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★ Caussin, Nicolas [1583-1651]. Regnum Dei, seu dissertationes in libros regum, in quibus quae ad institutionem principum, illustriumque virorum, totamque politicen sacram attinent, insigni methodo tractantur. Authore R.P. Nicolao Caussino Societatis Iesu. [Con] Domvs Dei. In qva De Mirabilibvs Coeli, Totaqve Astrologia et vita coelesti lvcvlente et copiose disseritvr. Addita quoque ad calcem, Ephemeris Astrologica, et historica cvm observationibvs aduersus superstitiosa de Astris Iudicia. Authore R.P. Nicolao Caussino Societatis Iesv. Parisiis, sumptibus Ioannis Du Bray, via Iacobaea, sub spicis maturis & rosario, M.DC.L (1650).

In 4° (34.5 cm), ãã4 A-R4 S-T6 ee2 §12 §4, cc. [8], pp. 148, cc. [7], pp. 106. Grande marca tipografica al frontespizio incisa in rame. Capilettera xilografici e fregi. Titolo in rosso e nero. Testo su 2 colonne.

Caussin, nativo di Troyes, fu famoso gesuita e moralista. Figlio di un medico, non ne seguì le orme sotto il profilo professionale. Fu chiamato da Richelieu per l’istruzione morale del giovane Re Luigi XIII, opera cui Caussin si dedicò con passione. Rientrò a Parigi alla morte di Richelieu, avvenuta nel 1643.

Il Regnum Dei non è opera in alcun senso astrologica. Caussin, autore del Politico infelice (stampato per la prima volta in italiano nel 1634 a Venezia appresso Marco Ginammi e successivamente ancora a Venezia per lo stesso Ginammi nel 1642, a Bologna per Carlo Zenero nel 1643 e nel 1649), tratta anche qui, più diffusamente, dell’amministrazione di uno Stato e di come deve condursi chi lo guida: i suggerimenti e le indicazioni di Caussin su quest’ultimo punto sono straordinariamente dettagliate e attengono persino all’alimentazione e al modo di vestire del Principe. A differenza di numerosi altri autori che raccomandavano o “vietavano” al Principe lo studio e la pratica dell’astrologia (rinvio al riguardo all’indice specifico e mi limito a rammentare, fra gli altri, Risicato, Coppa, Capaccio, Durante), Caussin, che pure, come subito si vedrà, conosceva bene la materia, nel Regnum Dei neppure ne accenna, nemmeno quando indica le attività culturali, utili o inutili, che il Principe a sua opinione dovrebbe coltivare. Analoga l’identità dell’Angelus Pacis, presente in alcune edizioni.

Costituisce, viceversa, un vero e proprio trattato di astrologia il Liber Tertius della Domus Dei, nonostante Caussin si sforzi di distinguere, all’interno di questa disciplina, quella cosiddetta naturale, ammessa o almeno tollerata dalla Chiesa, da quella giudiziaria, confliggente con il principio del libero arbitrio dalla parte per così dire umana e con la “concorrenza” della preveggenza divina. La prima parte dell’opera (i primi 2 libri) tratta di materia astronomico-fisica, della natura delle Stelle, della loro incorruttibilità. Quanto alle comete, Caussin respinge la tesi aristotelica e afferma che esse sono corpi celesti e non mere espressioni metereologiche. Nei primi 2 libri, inoltre, Caussin descrive i Pianeti e le Stelle Fisse, nonché i loro moti e la loro natura. Ogni tanto, qua e là, rammenta i significati che ad essi sono attribuiti dagli astrologi e spesso li contesta, come è il caso di Saturno, ingiustamente accusato, secondo Caussin, di esser simbolo e portatore di tutti i guai. Dicevo del Liber Tertius (De vera astrologia): l’attacco nei confronti dei “Genethliaci” è particolarmente accanito e sviluppato secondo le linee argomentative consuete, da Pico della Mirandola in avanti; sono invece considerate pratiche astrologiche innocenti quelle relative alla previsione delle mutationes aeris, quelle riguardanti l’agricoltura e, infine, quelle utilizzate in sede terapeutica o diagnostica dai medici. Caussin, inoltre, attribuisce significati alle eclissi e al transito delle comete e, a riprova, cita una serie di precedenti. Ancora: sia pure in termini sintetici, Caussin esamina partitamente i 12 Segni e ne tratta come un astrologo qualsiasi, e dunque dando atto delle caratteristiche proprie (caratteriali, intendo) dei vari appartenenti ai singoli Segni. Identico trattamento è assegnato ai 7 Pianeti. La contraddizione è dunque evidente: gli stessi “valori” astrologici condannati per gli oroscopi individuali sono disinvoltamente utilizzati quando attengono ad effetti sulle masse! Infine, il Liber quartus tratta della vita celeste e nulla dunque ha a che fare con gli argomenti trattati nei 3 libri precedenti.

Resta da dire dell’Ephemeris Astrologica. La prima parte tratta della determinazione del sorgere e del tramonto del Sole e della Luna e contiene un elenco di eventi attinenti a Santi, Padri della Chiesa, Re, Principi e personalità “civili”: anche qui, ogni tanto, compaiono peraltro notazioni tipicamente astrologiche, quali il passaggio di una cometa horribilis che determinò inauditi morbi & casus graves attorno al 1400. L’astrologia rientra in scena nelle 12 Observationes antiquae quibus supersitiosa astrologia exagitatur, che costituiscono l’ultima parte dell’Ephemeris (almeno nelle edizioni che ho visto). Caussin trae notizie dall’opera di Sextus Hemminga (vedi la scheda n. 3650), che aveva scrupolosamente esaminato decine di oroscopi per dimostrare l’inconsistenza dell’astrologia. Riporta così 12 casi: posso dire che alcuni di essi sono piegati a conclusioni preconcette (così, per esempio, quello di Giovanni de’ Medici, divenuto Leone X), mentre per altri (quello di Papa Giulio II, per esempio) la dimostrazione è raggiunta.

Detto in sintesi del contenuto, passo alla difficile ricostruzione delle varie edizioni.

Quella descritta qui sopra è probabilmente l’edizione originale, anche se non ne sono per nulla certo. Le descrizioni delle biblioteche pubbliche sul web non consentono di chiarire in effetti se questa edizione sia preceduta, o meno, da altra di Parisiis, apud Dionysium Bechet, via Iacobaea, sub Scuto Solari nello stesso anno 1650. Neppure mi è stato possibile determinare con certezza se Regnum Dei e Domus Dei abbiano avuto edizione separata l’una dall’altra, ovvero siano state pubblicate fin dall’origine assieme. Si tratta comunque di due opere come ho detto ben diverse, talora seguite dalle 15 pagine di Angelus pacis ad principes christianos iuxta exemplar in Gallia nuper impressum, e talaltra no. La gran differenza, per contenuto e destinatari, mi fa concludere che le 2 opere furono vendute anche separatamente, oltre che in unico contesto editoriale (rectius: fisico).

Oltre all’edizione che ho sopra descritto, altra ne ho vista e credo sia utile descrivere anche questa analiticamente. E’ quella di Colonia del 1652, che contiene in unico volume tutte le opere di Caussin oggetto di questa scheda e in più l’Ephemeris Astrologica (vedi in calce). E’ peraltro improbabile, come ho già detto, che Regnvm Dei e Domus Dei, pur pubblicate contemporaneamente, debbano considerarsi “obbligatoriamente” assieme dal punto di vista bibliografico. In questa edizione, invece, è “obbligatorio” che di seguito alla Domus Dei si trovi l’Ephemeris Astrologica, che, pur avendo registro, paginazione e frontespizio autonomi, è richiamata nel titolo principale.

Ed allora:

★ Prima opera: Coloniae Agrippinae [Köln] Apud Ioannem Kinchium Sub Monocerote Veteri M.DC.LII. Permissu Superiorum & Priuilegio S. C. Majest., con il titolo R. P. Cavssini E Soc. Jesu Regnvm Dei. Sev dissertationes ad Libros Regvm. In qvibvs Totivs operis Cvriae sev Avlae Sanctae Compendium continetur. Ad institutionem Principum, Et Illustrium Virorum, Totam Politicen Sacram insigni Methodo complectens. Antiporta fuori registro, incisa con i ritratti di Reges (tra i quali Davide, Salomone, Manasse, Saul, Geroboamo, Ezechiele) e piccole figure che rappresentano le virtù e i vizi e in calce: Regnvm Dei R.P. Nicolas Cavssinis Jesv Sacerd. Coloniae Agrippinae Apud Ioannem Kinchivm Bibliopolam Colon. Anno MDCLII, in 4° (20.4 cm), )?(4 )?(2 A-Z4 Aa-Rr4, cc. [6], pp. 300, cc. [10]; il verso della prima carta è bianco; capilettera xilografici, testatine e fregi; testo su 2 colonne; note a stampa al margine; dedica a Carl Caspar, Vescovo di Treviri datata in )?(3 recto Coloniae Agrippinae, Anno salutis M.DC.LII Pridie Kal. Septembris (31 agosto 1652). L’Angelus Pacis si trova tra p. 286 e p. 300. Seconda opera: Coloniae Agrippinae Apud Ioannem Kinchivm sub Monocerote Veteri. Anno M.DC.LII. Permissu Superiorum & Priuilegio S. Caes. Majest., con il titolo Domus Dei in qva de Mirabilibvs Coeli totaqve astrologia, et vita coelesti luculenter & copiosè disseritur. Additvr ad finem Ephemeris astrologica et historica, cvm observationibus aduersus superstitiosa de Astris Judicia. Avtore R.P. Nicolao Cavssino Societatis Iesv. Antiporta fuori registro, incisa con simboli dello Zodiaco e sotto di loro le fiamme dell’Inferno, con il diavolo in mezzo; nella parte superiore il Paradiso e i Beati; in calce: Domvs Dei Authore R.P. Nicolao Cavssino Societ. Jesv Coloniae Agrippinae Apud Ioannem Kinchivm Sub Monocerote Veteri Anno MDCLII. Cum priuil. S.C.M., in 4° (20.4 cm), ✳4 ✳✳2 A-Z4 Aa4; A-O4, cc. [6], pp. 192; pp. 111 [1]; capilettera xilografici, testatine e fregi; testo su 2 colonne; note a stampa al margine; dedica al Principe Theodorus Adolphus datata in ✳✳1 recto Coloniae Agrippinae, pridie Natae Virginis Immaculatae Anno M.DC.LII (8 dicembre 1652). L’Ephemeris Astrologica ha frontespizio, segnatura e paginazione autonomi. Esemplari, non esaustivamente, di questa edizione (tutti considerano separatamente le 2 opere): Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (2 esemplari); Bibl. Civica Bertoliana, Vicenza; Bibl. Naz. Vittorio Emanuele III, Napoli; Bibl. Mun. Albi; University of Helsinki; Kungl. Bibliotheket Stochkolm; Die Landesbibliotheken Österreichischen und Südtirol; Universitätsbibliotek Salzburg; Universitätsbibliotek Graz (la sola Ephemeris Astrologica); Universitätsbibliothek Basel; Stiftsbibliothek St. Viktor, Xanten; Bibliothek Domus Presbiteriana, Goch; Staatsbibliothek Berlin; Bayerische Staatsbibliothek München; Universitätsbibliothek Eichstätt Zentralbibliothek und Teilbibliotheken; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Forschungsbibliothek Gotha; Staatliche Bibliothek Regensburg; Russian State Library. Bibliografia relativa: CATAF; Houzeau-Lancaster 5203.

Fatta questa premessa, indico di seguito le biblioteche che posseggono esemplari descritti in modo sufficientemente analitico, tale, comunque, da consentire l’attribuzione all’una o all’altra delle edizioni di cui ho fatto cenno, diverse da quella, analiticamente esaminata, di Colonia.

E così:

L’edizione descritta, con le relative caratteristiche sopra riprodotte (per intenderci: quella stampata da Du Bray), è posseduta, non esaustivamente, dalle seguenti biblioteche: Bibl. Universitaria Cagliari; Bibl. Centrale Regione Siciliana, Palermo;

La Ohio State University possiede l’edizione di Du Bray, ma in essa figura anche l’Angelus pacis ad principes christianos iuxta exemplar in Gallia nuper impressum, nelle ultime 15 pagine;

La Library of Congress possiede l’edizione di Du Bray, ma con le seguenti segnatura e paginazione: [ ]1 ã4 A-D12 E6, cc. [5], pp. 106, cc. [1 bianca], in 12°;

La Bayerische Staatsbibliothek München possiede l’edizione di Du Bray con paginazione cc. [6], pp. 218, cc. [7];

La stessa Bayerische Staatsbibliothek München possiede peraltro altro esemplare dell’edizione di Du Bray con paginazione cc. [4], pp. 148, cc. [6], pp. 106, pp. 15 [1], contenente dunque anche l’ Angelus pacis ad principes christianos iuxta exemplar in Gallia nuper impressum;

L’edizione del 1650 stampata da Dyonisium Bechet, con identiche caratteristiche per segnatura, paginazione e presenza di parti, è posseduta, non esaustivamente, dalle seguenti biblioteche: Bibl. Universitaria Cagliari; Bibl. Estense Universitaria, Modena; Bibl. Seminario Maggiore, Padova; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; Universiteit Utrecht; BNF; Middle Temple Library, London;

La York Minster Cathedral Library possiede il solo Angelus pacis ad principes christianos iuxta exemplar in Gallia nuper impressum, di pp. 106, in 12°, edito nel 1650 da Du Bray, a Parigi (e questo fa pensare che anch’esso abbia avuto una prima edizione autonoma, ma con dimensione ben diversa delle 15 sole pagine che gli vengono attribuite dalla Bayerische Staatsbibliothek München e dalle biblioteche inglesi British Library, Lambeth Palace Library, London, Cambridge University, Leeds University e Bodleian Library, Oxford, infra indicate);

La Bibl. Monumento Nazionale di Montecassino possiede il solo Angelus pacis ad principes christianos iuxta exemplar in Gallia nuper impressum, con paginazione cc. [4], pp. 106, cc. [1];

La British Library, la Lambeth Palace Library, London, la Cambridge University, la Leeds University e la Bodleian Library, Oxford, posseggono l’edizione di Dyonisium Bechet del 1650, ma con paginazione cc. [5], pp. 218, cc. [7], pp. 15 [1]; le ultime 15 pagine contengono l’Angelus pacis ad principes christianos iuxta exemplar in Gallia nuper impressum, che è invece assente nelle biblioteche italiane.

Altre biblioteche posseggono l’opera (rectius: le opere) qui descritte; tuttavia ritengo sia più opportuno non indicarle in assenza di dati di identificazione idonei a distinguere le diverse stampe. Le stesse considerazioni e conclusioni valgono per i riferimenti bibliografici (in un quadro di maggiore chiarezza, peraltro, avrei dato atto che vi sono citazioni di Houzeau-Lancaster 5186 e CATAF).

Altre edizioni:

- 1651, Parisiis, Sumptibus Ioannis Du Bray, via Iacobaeâ sub Spicis Maturis & Rosario, Angelus pacis ad principes christianos, in 12°, ã4 A-D12 E6, cc. [4], pp. 106, cc. [1 bianca], con dedica a Gaston Borbon. Esemplare della BNF;

- 1652, Bononiae, Typis Caroli Zeneri, con il titolo Angelus pacis ad principes christianos, seu Oratio paraenetica, qua christiani principes hortantur ad pacem. Auctore P. Nicolao Caussino Soc. Iesu. Additae sunt in fine obseruationes astrologiae eiusdem auctoris, quibus astrologia iudiciaria exagitatur, in 12°, A-E12 F6, pp. 127 [1], cc. [2]. Esemplare della Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma;

★ - 1652, In Bologna, per Carlo Zenero, Con lic. De’ superiori, in 12°, 13.7 cm, a12 A-U12 V11, cc. [24], pp. 477 [1 bianca], prima edizione in italiano (Dedica di Carlo Zenero, datata in a6 verso Bologna li 12 luglio 1652), con il titolo Effemeride Astrologica, et Historica del P. Nicolò Cavsino della Compagnia di Giesv’, Opera curiosissima, & vtilissima à chiunque è desideroso di eruditioni. Tradotta dalla lingua Latina nell’Italiana. All’Illustrissimo Sig. Il Sig. Co. Annibale Ranvzzi, posseduta dalle seguenti biblioteche: Bibl. Guido Horn d'Arturo del Dipartimento di astronomia dell'Università di Bologna e dell'Osservatorio Astronomico, Bologna; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (2); Osservatorio Astronomico di Roma; British Library; Glasgow University; Médiathèque de l’agglomération Troyenne, Troyes; Bibl. Mun. Chalons-en-Champagne; BNF; Bibl. Publica del Estado, Còrdoba; Bibl. Nacional de Portugal; Württembergische Landesbibliothek Stuttgart; Bayerische Staatsbibliothek München; UCLA Library, Los Angeles; Boston College; Cornell University, New York; The National Library of Medicine of the USA. Bibliografia relativa: Bibl. Magica 43; CATAF; Piantanida 1503; Grassi p. 148;

- 1653, Bononiae, Typis Caroli Zeneri, con il titolo Angelus pacis ad principes christianos, auctore p. Nicolao Caussino […] additae sunt in fine Obseruationes astrologicae eiusdem auctoris. Bologna, in 12°, pp. 127 [1]. Esemplare della Bibl. Naz. Centr., Firenze;

- 1675, En Madrid, por Ioseph Fernandez de Buendia, a costa de Lorenço de Ibarra, 1675, in 4°, ¶-¶¶8 ¶¶¶4 A-Z8; [ ]4 A-V8 X4 a-c8 d4, cc. [20], pp. 368; cc. [4], pp. 316 [i.e. 328] 56, con il titolo Corte diuina, o Palacio celestial primero, y segundo tomo, que son diez y onze de la Corte Santa escriuiola en lengua latina […]. Observaciones antiguas con que se conuence de supersticiosa a la Astrologia Iudiciaria. Esemplare della Facultad de teologia de la Compañia de Jesùs, Granada (e altre 10 biblioteche nella sola Spagna);

- [1725 circa] [Nürnberg] [Endter?]. Esemplare della Bayerische Staatsbibliothek München.

★ Non rientra invece nell’ambito astrologico, neppure se, come sempre ho fatto, latamente inteso, la fortunata opera di Nicolas Caussin pubblicata per la prima volta nel 1618, con il titolo De Symbolica Aegyptiorvm Sapientia. Auctore P. Nicolao Cavssino Trecensi è Societate Iesv. Pariis, Sumptibus Romani de Beavvais Bibliopolae Rothomagensis. M. DCXVIII., in 4°, ā4 ē4 ī² A-2F4 2G² ✳-✳✳4, cc. [10], pp. 1-214, cc. [1, bianca]; pp. 215-236 (i.e. 234), cc. [7] [1, bianca]. Frontespizio stampato in rosso e nero, con marca xilografica. Evoco quest’opera (che ebbe ulteriori edizioni negli anni 1623, 1631, 1634, 1647, 1654 e 1727), nonostante non appartenga all’area coperta da questa bibliografia, perché spesso essa a tale area è erroneamente attribuita.