<<   N. 1958   >>

★ [Croce, Giulio Cesare] [1550-1609]. Pronostico// Almanacco Tacuino ouero Babuino so//pra l’Anno che hà da venire calco//lato al Meridiano d’Italia Città// di mattelica per il dottis//simo sotilissimo &// plusquam ingeniosissimo Astrologo Ma//stro Braga Bollita dalle Calcette.// Di Giuliocesare Croce.// Al nobiliss. Professore & sostentatore dell’arte mate//mattica il Sig. Gallina guerza da francolino p[er]//fetto in omnes genere misicorū & in vtro//que scientia peritissimo. In Cesena Con Licenza de’ Superiori. [dopo il 1575].

In 8° (12 cm), senza segnatura, cc. [4]. Al frontespizio incisione che ritrae la lotta di due animali mitologici.

E’ forse la più risalente delle numerose opere di questo genere (umoristico assai più che astrologico e ancor meno scientifico) scritte almeno fino al 1624 da Giulio Cesare Croce con vari pseudonimi. Croce ebbe una produzione letteraria di non molto inferiore a quella di Montalbani, Moneti, Zoboli, Albizzini, Caesius, Freymund, Carnevale, Cattinello, Crespin, Ingegneri, Carion, Ghirardelli, Gestrinus e della stirpe dei de Laet. Figlio di un fabbro di San Giovanni in Persiceto (Bologna), seguì professionalmente le orme del padre e dello zio, ma, ancora ragazzo, cominciò a scrivere quei versi intrisi di allegria e comicità (s’intende: dell’epoca; oggi Croce non farebbe ridere nessuno) che caratterizzarono tutta la sua opera. A 18 anni si trasferì da Medicina, in provincia di Bologna, in quest’ultima città e, abbandonato il mestiere di fabbro, si dedicò interamente all’attività di cantastorie. Pubblicò personalmente le sue opere, ispirate a storie popolari. Morì famoso ma povero, padre di ben 14 figli (note tratte da Maria Agostinelli).

Quanto al contenuto di questa minuscola plaquette, che ha la struttura apparente di un pronostico astrologico dell’epoca (suddivisione delle stagioni e relative previsioni; Del raccolto; Degli effetti che sucederanno tutto l’Anno), altro non è se non un totale nonsense. L’astrologia è soltanto un alibi, neppur tanto sfruttato, per far dell’umorismo: la si trova accennata al verso della seconda carta, nella frase […] pero chi nascera in questo tempo campara fin alla morte per essere Saturno chiuso in casa di Venere a porgarsi ne vuole vscir di casa fin chel sole non entra in libra ch’alora i fornari ingrossaranno le miche se venere non apre la bottega che quello causarebbe gran tristezza di boria come scriue suelide a Margarita da i coralli doue afferma che le farà nebia […]. Riproduco solo quel che ho scritto fin qui perché è esempio eccellente del contenuto del testo: come ho detto, un bizzarro nonsense.

Esemplari: Bibl. Universitaria di Bologna; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna.