★ Dee, John [1527-1608]. Monas Hiero//glyphica Ioannis// Dee, Londiniensis.// Ad// Maximilianvm, Dei// Gratia Romanorvm, Bo//hemiae et Hvngariae Re//gem sapientissimvm. Francofvrti// Ioannem Wechelum & Petrum// Fischerum consortes// MDXCI (1591). [A p. 107: […] Januarij// 25. die eiusdem 13,// Inchoatos:// An. 1564. Antvverpiae].
In 8° (17 cm), A-F8 G6, pp. 107 [1 bianca]. Testo in cornice. Note a stampa al margine. Incisioni di numerosi simboli, anche astrologici, nel testo. La p. 2 è bianca. La Praefatio ad Regem è datata a p. 32 Antwerpiae, Anno 1564. Ianuarii, 29; la lettera del tipografo Guglielmo Silvio a John Dee è datata a p. 37 Ex Museo nostro Antwerpiensi.// Anno 1564. Ianuarii 30.
Seconda edizione.
Figlio di un modesto cortigiano di Enrico VIII, Dee fece una brillante carriera a Cambridge, dove divenne lettore di greco all’età di diciannove anni. La sua passione per la meccanica gli permise di costruire uno scarabeo volante per la rappresentazione di una commedia di Aristofane; la perfetta realizzazione dello scarabeo gli valse la prima accusa di stregoneria, replicata più volte nel corso della sua vita. Fu un guaio per lui la morte di Edoardo VI, che lo proteggeva; fortunatamente Maria Stuarda lo prese in simpatia e gli chiese di fare l’oroscopo a lei e al suo futuro sposo Filippo di Spagna. Abile dal punto di vista diplomatico-politico, Dee prese contatto anche con la futura Elisabetta I, che viveva allora in semi-cattività. Commise tuttavia l’errore di discutere dell’oroscopo di Maria Stuarda con Elisabetta I, e quando Maria Stuarda lo scoprì, lo fece arrestare con l’accusa di eresia e tradimento. Per fortuna di Dee, la perfetta conoscenza delle Scritture e la difesa che potè così costruire attorno ad esse confuse i giudici e gli consentì di ottenere presto la libertà. Divenuta regina nel 1558, Elisabetta I gli chiese quale fosse il giorno propizio per l’incoronazione. Non solo le buone relazioni con Elisabetta I, ma anche il suo aspetto (Dee era di alta statura, un bell’uomo, con una lunga barba bianca), gli valsero onori e celebrità. Sempre più interessato alla magia e all’occultismo, Dee si riteneva in grado di scoprire l’elisir di lunga vita e la pietra filosofale. Poiché Dee viaggiava molto all’estero, talvolta per conto di Sir Francis Walsingham, sembra che la regina gli confidasse importanti segreti di Stato (note tratte da Parker, pagina 186).
Opera di grande importanza, ma di portata più cabalistica e alchemica che astrologica. Dee peraltro esamina, in questo ambito, anche i simboli dell’astrologia.
Esemplari (non esaustivamente): Glasgow University; Wellcome Library; Cambridge University; University of London (2); Middle Temple Library, London; Bodleian Library, Oxford (2); Queen’s College Library, Oxford; Exeter Cathedral, Oxford; BNF; Bibl. Mun. d’études et d’information, Grenoble; Kungl. Biblioteket Stockholm; Staatsbibliothek Berlin; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Herzogin Anna Amalia Bibliothek, Weimar; Universitätsbibliothek Mannheim; Württembergische Landesbibliothek Stuttgart; Bayerische Staatsbibliothek München; Staats und Stadtbibliothek Augsburg; Universitätsbibliothek Bayreuth; Universitäts und Stadtbibliothek, Hauptabteilung, Köln; Bibl. Nacional Madrid; Österreichische Nationalbibliothek Wien; Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen; Bibl. Naz. Centr., Firenze; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; Bibl. Universitaria Alessandrina, Roma; Bibl. Vallicelliana, Roma; Russian State Library; Library of Congress; New York Public Library; Brigham Young University Library; Getty Research Library, Los Angeles.
Bibliografia: Caillet I 2875; Adams D 221; Duveen 163; Rosenthal 8650; Grassi p. 201; Zinner n. 3436.
Prima edizione: 31 marzo 1564, Antuerpiae, excudebat Gulielmus Silvius typographus pridie Calend. Aprilis, in 4°, A-G4, cc. 28, marca al frontespizio e in fine, con lo stesso titolo della seconda edizione. Esemplari (non esaustivamente): Bodleian Library, Oxford; All Souls College Library, Oxford; British Library; Salisbury Cathedral; York Minster Cathedral; London Library; Cambridge University; Wellcome Library; Glasgow University (2); Bibl. Mun. Nancy; Bibl. Mun. Rouen; Bibl. Mun. Lyon; BNF (5); Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen; Bibl. De D. Francisco Zabalburo, Madrid; Bibl. Nacional Madrid; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Universitaria Alessandrina, Roma; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; Bibl. Casanatense, Roma; Bibl. Dipartimento di Matematica Guido Castelnuovo, Univ. La Sapienza, Roma; Österreichische Nationalbibliothek Wien; Bayerische Staatsbibliothek München; Staatsbibliothek Berlin (2); Herzog-August-Bibliothek, Wolfenbüttel; Landesbibliothek Oldenburg; Universitäts und Landesbibliothek Sachsen-Anhalt Halle; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Universitätsbibliothek Erfurt; Universitätsbibliothek Mannheim; Berlin Frei Universität; Russian State Library; Princeton University; Harvard University, Houghton Library; Newberry Library, Chicago; Library of Congress; Yale University; Yale University Medical Library; University of Michigan. Bibliografia relativa: Caillet I 2875; Adams D 220; Grassi p. 201.
Altre edizioni:
1613, quale parte di Theatrum chemicum, in 6 volumi, Argentorati. Esemplare della Staatsbibliothek Berlin. Bibliografia relativa: Caillet I 2876;
1659, London, quale parte del Theatrum Chemicum di Zetner. Esemplare della British Library.
Riproduzioni moderne (che eccezionalmente cito, attesa la grande importanza dell’opera):
1947, London, J. M. Watkins, pp. 76, in inglese. Esemplare della Cambridge University;
1964, s.l., C.H. Josten. Esemplare della British Library;
1975, Milano, Sebastiani, pp. 59, in francese. Esemplare della Bibl. Naz. Braidense, Milano;
1982, in tedesco, Interlaken, Ansata, pp. 178. Esemplare della Museum of the History of Science Library, Oxford;
1982, Barcelona, Artesania, in spagnolo;
1992, Barcelona, Obelisco, in spagnolo, pp. 157 28. Esemplare della BNF;
2000, York Beach, U.S.A., Weiser, in inglese. Esemplare della National Library of Medicine of the USA.