★ Du Moulin, Pierre [1568-1658]. Petri Molinaei vates, seu De Praecognitione futurorum, et Bonis Malisque Prophetis. Libri V. in quibus etiam explicantur difficiliores nonnullae Veteris et Novi Testamenti prophetiæ. Lugduni Batavorum [Leiden], ex Officina Johannis Maire, 1640.
In 8° (16 cm), (?)8 A-Ll8, cc. [8], pp. 543 [1]. Incisione al frontespizio: un contadino scava il terreno. Il verso del titolo è bianco. L’introduzione è datata in (?)3 verso Datum Sedani Nonis Apri.1640 (5 aprile 1640). Seguono le carte dell’indice, fino a (?)8 verso.
Du Moulin è soprattutto noto per esser stato il primo pastore protestante del tempio di Charleton. Visse a Sedan, in Olanda e infine in Inghilterra. Fu oratore particolarmente stimato.
E’ un testo di profezie e se l’avessi letto quando l’ho inserito … non l’avrei inserito certamente. La precognizione è una cosa; l’astrologia, per quanto assai discutibile, ha pur sempre un legame originario, sia pure deviato, con la scienza dell’astronomia. Le fonti dell’una (la profezia) e dell’altra (l’astrologia) sono dunque completamente diverse. Sono stato un po’ ingannato dalla diversa opinione del CATAF e soprattutto del grande Thorndike (infra). Quest’ultimo scrive Du Moulin accepts, however, the influence of the stars upon inferior creation, including the human body and appetites, but saving freedom of the will. In realtà non è così: Du Moulin infatti (in un paio di pagine su quasi 600 del testo) accenna agli astrologi o Genethliaci e all’astrologia, ma non l’accetta affatto. La condanna, anzi (come tutte le altre forme di divinazione), affermando che sunt enim hujus disciplinae regulae fallaces, & inanis coniectatio. Anche se qualche riga dopo ammette che Astrorum quidem est quaedam vis in animos hominum, quatenus afficiunt elementa, & per elementa humores corporum, qui quidem sunt irritamenta appetitum, non c’è dubbio che si tratti di cosa diversa dall’accettazione dell’astrologia come mezzo tollerabile di divinazione.
Prima edizione.
Esemplari: Bodleian Library, Oxford (3); University College Library, Oxford; Christ Church Library, Oxford; Edinburgh University; National Library of Scotland (2); Durham University; Cambridge University; British Library; University College London; Lambeth Palace Library; St. George’s Chapel Library; Bibl. del Seminario Vescovile, Biella; Bibl. della Fondazione Centro Culturale Valdese, Torre Pellice, Torino; Bibl. Naz. Centrale Firenze; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Bibl. Mazarine Paris; Bibl. Universitaire Strasbourg; Bibl. Mun. Chalons-en-Champagne; Médiathèque Louis Aragon, Le Mans; Médiathèque Michel Crépeau, La Rochelle; BNF (2); Bibl. d’études et d’information, Grenoble; Bibl. Mun. Nantes; Universitätsbibliothek Basel; Universitäts und Landesbibliothek Sachsen Anhalt, Halle; Studienbibliothek Dillingen; Universitätsbibliothek Rostock; Universitätsbibliothek Lepzig; Universitätsbibliothek Greifswald Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Universiteit Utrecht; Bibliotheek Van de Universiteit Van Amsterdam; Universiteit Leiden; Tresoar, Leeuwarden; Yale University; University of Chicago; Princeton University; University of Illinois; Boston Athenaeum; Pitts Theology Library, Atlanta.
Bibliografia: Dorbon 5719; Thorndike VIII p. 486; CATAF.
Altre edizioni:
1672, Gorinchemi [Gorchum], ex Officina P. Vink, in 8°, cc. [8], pp. 344, cc. [4], con titolo in rosso e nero. Esemplare della National Library of South Africa, Cape Town. Bibliografia relativa: Thorndike VIII p. 486;
1679, Gorinchemi, ex Officina T. Vink. Esemplare della Bibl. Municipale Chalons-en-Champagne, Marne;
1687, Lugduni Batavourm [Leiden], Apud Jordanum Luchtmans, in 8°, cc. [8], pp. 344, cc. [3], con titolo in rosso e nero. Esemplare della Staatsbibliothek Berlin.
Vedi anche sub Nifo, Agostino, De auguriis, edizioni del 1634 e del 1664 (scheda n. 5574).