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★ Everaert, Marten [1540-1601]. Martini Everarti Bevgensis Ephemerides novae et exactae. Accesserunt priori editioni Ephemerides annoru[m] quinque, ex novis Tabulis Belgicis ab eodem supputatae, & productae in annum 1615. Ad longitudinem 24.0 Ad latitudinem 51.30 Graduum. Aeditio secunda. Natvra et arte. [Heidelberg] In Officina Commeliniana. Anno M.DC.II. (1602).

In 4° (22 cm), ✳4 A-Kk4; 2A4-2B2; Ll-5Z4 A-6Y4, cc. [552]. Tra 2A4 e 2B2 si trovano, con autonomo frontespizio e marca, le Tabulae declinationis eclipticae e le Tabulae parallaxium solarium di Tycho Brahe, nonché i Canon parallaxium Solis et Lunae novae di Erasm Reinhold, che recano i seguenti dati editoriali: Lvgdvni Batavorvm Anno M.D.XCXIX (Leiden, 1599). Frontespizio principale in cornice con fregio. Capilettera xilografici. Numerose incisioni di oroscopi coincidenti con l’ingresso del Sole nei Segni cardinali. ✳4, Kk4 sono bianche. Sono bianche al verso le carte che chiudono le effemeridi di ogni anno.

Le effemeridi sono … effemeridi e la loro natura non permette in genere commenti particolari La loro qualità dipende infatti, nel XVI secolo come oggi, dalla correttezza dei calcoli. Il testo è comunemente ridotto (e quello qui descritto non fa eccezione, a differenza delle effemeridi di Argoli e di Magini) alle istruzioni sull’uso delle tavole, che si trovano qui come in tutti gli altri casi nelle primissime carte.

Esemplari: Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Bibl. Mazarine Paris; Université Lausanne; Bodleian Library, Oxford; Edinburgh University; Staatsbibliothek Berlin.

Bibliografia: Houzeau-Lancaster 14922; Zinner n. 3932.