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★ “Ambrus Da Garbagna’” [XVII secolo]. Discorso Astrologico per l’Anno MDCXLVII. Fatto in Dialogo da Ambrus Da Garbagnà Discepolo del Gran Zaboi da Monscia, con Bosin da Venegon. Doue sopra i migliori fondamenti della professione si fabbricano le più belle predittioni, che si possano desiderare da i volonterosi di saper l’auuenire. In oltre si porta vn modo breuissimo per far le direttioni, e trouar, ipso facto, i circoli di positione di qualunque significatore in qual si voglia figura di Cielo; Inuentione bellissima del già Eccellentiss. Sig. Dottor Zoboli, publicata in vno de’ suoi Astrologici Discorsi, & hora desiderata sommamente da gli studiosi dell’Astrologia. Al Molt’Illust. Reuer. & Eccellentis Sig. D. Gio. Battista Codronchi Dell’vna, e l’altra Legge Dottore, e Rettor Curato della Chiesa Parochiale di S. Catterina di Saragozza nella Città di Bologna. In Bologna, per Giacomo Monti. Con licenza de’ Superiori. [1646].

In 8° (20.4 cm), A-B8, pp. 29 [1], cc. [1]. Capilettera incisi. La pagina 2 e il verso dell’ultima carta sono bianchi. La dedica è firmata da Giacomo Monti.

Richiamo il commento della scheda precedente, che vale anche, parzialmente, per questa uscita del Discorso astrologico di Ambrus da Garbagna’; anche qui infatti il Discorso si sviluppa in forma di dialogo tra “Ambrus” e “Bosin” e anche qui il primo parla/scrive in italiano, mentre il secondo parla/scrive in dialetto lombardo; anche in questo caso è assente qualsiasi componente satirica, così come essa non compariva nell’edizione del 1645. Qui, invece, da p. 10 a p. 16, sono stampate tavole per il calcolo semplificato delle cosiddette Direzioni, che l’Autore scrive d’aver ripreso da Alfonso Zoboli, che scrisse Discorsi astrologici tra il 1615 e il 1633 (vedi le opere sub schede nn. 8957-8969). In realtà, tuttavia, non da uno di essi, ma dal Librvm Posthvmvm De Directionibvs, pubblicato nel 1620 e tradotto in italiano da Sirigatti (vedi la scheda n. 8962). La seconda parte dell’opera, dopo le tavole e da p. 17 in fine, è costituita dal Giuditio astrologico per il 1647 e vi si prosegue nella forma del dialogo bilingue di cui ho detto sopra.

Nella scheda n. 2193 ho descritto sommariamente altra opera, anonima, che potrebbe però essere anch’essa di Ambrus da Garbagna’ (Discorso astrologico sopra l'anno bisestile 1644, del gran Zaboi da monza e Jacomette da oren).

Confesso infine la mia grande passione per opere super-popolari come questa e per questa in particolare, perché scritta (parzialmente) in dialetto. A ciò, ad inquinare ancor di più la mia serenità di giudizio, si aggiunga che l’esemplare che mi è accaduto di vedere era di bellezza commovente, come direbbe il grande libraio antiquario, e amico, Luca Pozzi di Milano.

Esemplari: Bibl. Naz. Centrale Firenze.