★ Argoli, Andrea [1570-1657]. Andreae Argoli D. Marci Serenissimo Annvente Senatv Eqvitis, In Patauino Lyceo Mathematicas scientias profitentis, Brevis dissertatio de cometa, 1652. 1653 et aliqua de meteorologicis impressionibus. Patavii [Padova], Apud Paulum Frambottum Bibl. M.DC.LIII (1653). Superiorum permissu.
In 4° (24 cm), A-G4, pp. 53 [1 bianca]. Marca (con il motto “Pacis opus”) al frontespizio. Incisione geometrica a p. 34. Ulteriore e analoga incisione in rame a p. 36. La p. 2 è bianca.
Oggetto dell’opera qui descritta è la cometa non periodica avvistata in Sudafrica il 13 dicembre 1652 dall’astronomo Jan van Riebeeck. Ne trattarono numerosi autori. I seguenti: Ismael Boulliau, Friedrich Büthner, David Christiani, l’anonimo autore di The dangerous conditions of the Vnited provinces prognosticated and plainly demonstrated by Mr. William Lilly, Lorenz Eichstädt, Jacobus Ellrodius, Arise Evans, Michael Florenz van Langren, Fortunio Liceto, William Lilly, Gabriel Lopez de Bonilla, Caspar Marchen, Francesco Melega, Stephan Moltich, Tommaso Oderico, Giovanni Battista Odierna, Juan Ruyz, Johann Benjamin Schilter, Bartholomäus Schimpffer, Christoph Schorer, Giacinto Tananeo, l’anonimo autore di Theses astronomicae de nouissimo cometa annor. 1652. & 1653, Abdias Trew, Eberhard Welper. Rinvio comunque all’indice specifico, relativo agli autori di testi monotematici su singole comete.
Argoli riproduce l’esito delle osservazioni di altri astronomi e, nelle pagine successive, tratta dell’origine delle comete e della loro ritenuta “appartenenza” ai Pianeti, indicata secondo la tradizione astrologica dal loro colore. Il testo è nella sua prima parte d’astronomia e Argoli rivela d’essere ad ogni effetto un astronomo; tuttavia, egli è anche astrologo e dunque non può non occuparsi degli influssi che tradizionalmente sono associati al transito delle comete, specialmente quando, come nel caso della cometa oggetto di quest’opera, esse si “combinano” con eclissi (dell’8 aprile 1652 e 12 agosto 1654). Argoli rammenta al riguardo che, in vista di quelle eclissi egli aveva previsto coniurationes contra Principes, aliquando eorum mortem, novas seditiones, bella subditorum contumaciam in suos Principes, contentiones, locorum excidia, incendia, pyraticas invasiones, navium submersiones, militumque frequentiores tumultus, & his affinia; praeterea saepe noxiorum ventorum afflatus. Ebbene, scrive (pagina 39), l’arrivo della cometa sarà cum eadem eclipsi […] sympathicus e dunque sottolinerà questi eventi. Nelle pagine successive e fino alla fine Argoli, abbandonati i temi astronomici, tratterà esclusivamente di profili astrologici e in particolare degli effetti che le comete producono sulle vicende umane e sul clima a seconda dei Segni in cui si manifestano e dei rapporti in gradi (i cosiddetti aspetti) che hanno con i Pianeti.
Esemplari: Bibl. Estense Universitaria, Modena; Osservatorio Astronomico, Roma; Bibl. Prov. Tommaso Stigliani, Matera; BNF (2); Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Observatoire de Paris; Bibl. Nacional Madrid (2 esemplari con la seguente segnatura e paginazione: §2 A3 B-F4 G3 A-B4 C3, cc. [1], pp. 53 20); Staatsbibliothek Berlin; Gottfried Wilhelm Leibniz Bibliothek, Hannover; Brown University, Providence, Rhode Island; University of Michigan Library.
Bibliografia: Riccardi I 1 51 e II V 12; Grassi p. 35.