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★ Hera y Varra, Bartolomé Valentin (de la) [XVI secolo]. Reportorio// del mvndo particvlar,// de las Spheras del Cielo y Orbes elementales y// de las significationes, y tie[m]pos correspo[n]dientes a// su luz, y mouimiento: con los Eclipses, y Luna//rio, desde este año de mil y quinientos y oche//[n]ta y tres, hasta el de mil y seyscie[n]tos y qua//tro, añadido el Prognostico tem//poral, de las mudanças y pas//siones del Ayre.// Compvesto por Bartholome// Balentin [sic] dela Hera y dela Varra. Calculado para// este meridiano de Madrid.// Dirigido al Illustrissimo y Reuerendissimo señor Don Geroni// Manrrique Obispo, de Cartagena y del Consejo// de su Magestad.// Genesis I. in signa & tempora, dies & annos:// Con Privilegio. Impresso en Madrid, Impresso en casa de Guillermo Druy Impressor// de libros Año de M.D.Lxxxiiij (1584).

In 4° (19.8 cm), ¶4 A-Z4 Aa-Hh4 Ii8, cc. [4] 3-127 [7, la Tabula]. Incisione al frontespizio che raffigura un caprone in ovale la cui cornice è costituita da un serpente attorcigliato, con il motto Infato. Capilettera xilografici. Note a stampa al margine. La Lettera al lettore ha inizio in ¶3 recto, ove pure figura il nome dell’Autore. Il testo (del Primero libro) ha inizio in A1 recto. Sono bianchi i verso della prima e della terza carta. Errata al verso della carta [3].

Opera di astrologia, cosmografia e sul calendario, suddivisa in 3 Libri. Di astrologia tratta, quasi esclusivamente, il Primero Libro, nel quale l’Autore offre tutte le necessarie (quanto semplificate) nozioni di base sulla disciplina astrologica. Le prime carte accennano in brevi paragrafi alla Creazione, al concetto di tempo, ai 4 elementi, alle Sfere dei Pianeti, alle Stelle Fisse e alla loro grandezza, ai Meridiani, ai Coluri, ai solstizi, agli equinozi, alle grandezze dei Pianeti (Marte, scrive Hera, è una volta e mezza più grande della Terra e Giove è più grande di Saturno). Il seguito del Libro, dopo questa premessa, è interamente dedicato all’astrologia: dominio dei Segni sui luoghi, caratteristiche di base, e successivamente più analitiche, dei Segni, rapporti tra i Segni e le parti del corpo umano, gli aspetti e i loro significati, il numero di gradi di tolleranza per poter considerare effettivo un aspetto, le Case zodiacali, i domicili, gli esili, le esaltazioni e le cadute dei Pianeti nei Segni, i significati dei 7 Pianeti, le direzioni e le progressioni. Il Libro segundo tratta invece di geografia (non c’è nemmeno un cenno sull’America). Il Libro Tercero, infine, tratta del calendario e delle ricorrenze. L’astrologia vi riemerge nel rapporto con le attività agricole. Opera semplice, ma chiara e interessante. Nelle ultime carte prima dell’indice si trova il lunario, fino all’anno 1604.

Vi furono 2 tirature/edizioni di quest’opera, assai diverse per segnatura l’una dall’altra. Quella che ho esaminato corrisponde agli esemplari della Biblioteca dell’Universidad de Sevilla, della Universidad de Salamanca e dell’Universidad de Granada.

Gli esemplari delle biblioteche Universidad de Oviedo; Bibl. General Universidad de La Laguna, Tenerife; Bibl. de Menéndez Pelayo, Santander; Bibl. de la Provincia Franciscana de Castilla-La Mancha, Toledo; Universidad de Valencia; Real Academia de la Historia, Madrid (2); Bibl. Nacional Madrid; Real Academia de ciencias morales y politicas, Madrid; Real Academia Española, Madrid, hanno invece la segnatura, la paginazione e l’incisione che seguono: ¶6 A-Q8\S R4\S, cc. [4] 3-127 [7]; incisione che raffigura un astronomo che osserva il cielo stellato della Sierra Nevada e marca al frontespizio. L’esemplare della Universidad de la Salud, Sevilla, e altro esemplare dell’Universidad de Sevilla hanno segnatura ¶4 A-Q8 R4 e paginazione cc. [2] 127 [7].

Altri esemplari, nelle cui descrizioni non figurano specificazioni idonee (la segnatura) a distinguere tra una tiratura e l’altra: Bibl. Nacional de Portugal; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Cambridge University; New York Public Library Research (2); University of Texas, Austin.

Bibliografia: Palau 113117.