★ Montelli, Ascanio [XVI secolo]. Lettres Dv Sei//gnevr Ascanio Mon//telli Medecin, Et Ma//thematicien Napolitain, tra//duit d'Italien en François.// Contenant la prediction des affaires de Flandres, &// d'autres guerres des Chrestiens, selon la significa//tion d'vn Comette apparue n'agueres: les Ecli//pses de la Lune: la conionction de Saturne & Mars,// & plusieurs nativitez des princes. Auec un discours// de merueilleux presages & accidents menacez par// la grande cõionction des planettes de l'an 1583 &// des troubles qui doyuent suruenir à aucuns, empi//res, monarchies & estats, selon l'opinion de plu//sieurs sçavans hommes Astrologues. A Paris,// Pour Jean de Lastre libraire: ruë Saint Iean// de Latran, pres le College de Cambray.// Avec Privilege dv Roy. [circa 1579].[In E3 verso: De Palerme ce 28. d'Aout 1578].
In 4°, A-E4, cc. [20]. Incisione al frontespizio che riproduce la cometa. I verso della prima e dell'ultima carta sono bianchi. Capilettera. Tra B4 recto e C1 verso sono incisi: 1) l'oroscopo del cielo al momento dell'eclissi del 17 ottobre 1577, calcolato a Napoli; 2) quello del 9 novembre 1577, anch'esso calcolato a Napoli e relativo all'apparizione della cometa; 3) quello della congiunzione tra Giove e Saturno del 18 maggio 1527; 4) quello del Re di Spagna (11 maggio 1527); 6) quello del Duca d'Anjou (17 marzo 1555); 7) quello di Jean d'Austriche (25 febbraio 1547). Nelle carte successive sono riprodotti i calcoli delle cosiddette Rivoluzioni del Re di Spagna e del Duca d'Anjou.
Cometa trascurata dagli astrologi, quella del 1578, ma fondamentale per la scienza dell’astronomia. Se quanto ho letto è corretto, infatti, Tycho Brahe utilizzò per la prima volta il metodo della parallasse per calcolarne la distanza, accertando così che essa, essendo almeno 6 volte più distante dalla Terra quanto lo fosse la Luna, non poteva essere un fenomeno atmosferico, ma un corpo celeste. Per gli autori, molto numerosi, che scrissero di questa cometa vedi la scheda n. 711. Quanto al testo: la lettera era stata scritta da Montelli al Viceré di Napoli il 28 agosto 1578 e non è mai stata stampata. Le previsioni non sono quelle che di consueto sono associate al transito delle comete perché l'Autore sostiene che esse non sono tojours prenonciatives de malheur. Del resto, il fuoco, di cui esse sono fatte, non è tradizionalmente visto come apportatore di sfortune. Il bene o il male che le comete, la cui natura è oscura e sconosciuta, portano con sé, dipende piuttosto dai Pianeti cui esse sono collegate in ragione del loro colore e se dipendono da Giove o da Venere non sono certamente apportatrici di sventure. Segue una serie di esempi nei quali i transiti di comete hanno determinato (o accompagnato) eventi positivi. Il resto del testo è dedicato ad un'accurato esame degli oroscopi del Re di Spagna e del di lui fratello Duca d'Anjou, tenuto conto della "presenza" in essi della cometa. Dal punto di vista tecnico-astrologico è un libro tanto raro quanto interessante: non è in effetti frequente un'indagine astrologica (a stampa) così personalizzata.
Esemplari: BNF; Staatliche Bibliothek Regensburg; Bayerische Staatsbibliothek München; Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen.
Bibliografia: Grassi p. 472; CATAF (che data 1577).