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★ Moscheni, Carlo [XVII secolo]. Discorso sopra gli effetti della cometa di dicembre 1664. Venezia. [1665?].

In 12°, A12 B6, pp. 36. Incisione dello stato del cielo al transito della cometa a pagina 13 (l’oroscopo è nell’inconsueta forma rotonda). Pagina 14 è bianca. Capilettera xilografici. Note a stampa al margine. La dedica è datata in A2 verso D’Ancona li 20. Genaro 1665.

Per un breve commento su questa cometa e per verificare chi, tra gli autori di cui ho descritto le opere, ne trattò, vedi la scheda n. 26 (oltre all’indice specifico). Quanto a quest’opera, che ho letto in versione digitale della biblioteca infra indicata (e dunque priva del frontespizio): Moscheni afferma che senza dubbio la cometa è di Dio, che la materia di cui è fatta è secca di secchezza, ma mischiata con l’aria untuosa è infiammabile; che è effetto del riscaldamento provocato dai raggi del Sole e che è “figlia”, non si sa bene come, di Saturno, effetto del suo passaggio dal Sagittario al Capricorno. La coda, scrive, è lunga, e dunque è una cometa Pagonia (i.e. Pogonia) e si è resa visibile non nel Segno della Bilancia, come alcuni hanno scritto, ma in quello della Vergine. Gli influssi sono infausti e colpiranno tutti i luoghi sottoposti al Segno della Vergine (tra i quali Novara, Parigi, Brindisi, la Francia, la Croazia e molti altri): così si avranno pestilentiali febbri, morbi acuti, guerre crudeli, dissentioni civili, carestia, morte di Principi e Sovrani. La fonte cui Moscheni si ispira è prevalentemente Gerolamo Cardano, ripetutamente citato.

Esemplari: Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (mutilo del frontespizio).