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★ Partridge, John [1644-1715]. Mikropanastron [caratteri greci]: Or an Astrological Vade Mecum. Briefly Teaching the whole Art of Astrology, Viz. Questions, Nativities, with all its Parts, and the whole Doctrine of Elections, never so Comprised, nor Compiled before; so that the young Students may learn as much here as in the great Volumes of Guido, Haly, or Origanus. By the Author J. Partridge, M.R. Student in Physic and Astrology. London, Printed for William Bromwich, at the Sign of the Three Bibles in Ludgate-Street. 1679.

In 12° (13.2 cm), A12 ✳12 B-P12 Q6, cc. [24], pp. 348. Ritratto dell’Autore all’età di 35 anni all’antiporta, a firma R. White. Qualche incisione (schemi astrologici) nel testo e tavole delle Case alle cc. da [14] a [21] recto sono tavole delle Case. Dedica a George Wharton. Lettera all’Autore di John Gadbury, fatta in Brick-Court, by the Dean’s Yard, Westminster (A7 verso). Epigrammi all’Autore di Thomas Trigge e John Gibbon in A11-12. The letter to the ingenious reader di Partridge è scritta from Henrietta Street Covent Garden, where Astrology is Studied and Practised by J.P. (A10 verso). Gli errata sono al verso della carta [24].

Prima edizione.

Medico e astrologo, Partridge studiò da autodidatta (era apprendista ciabattino) il latino, il greco e l’ebraico. Imparò l’astrologia da Francis Wright. Non ebbe protettori e questo lo costrinse a difendersi da solo da vari avversari e detrattori. Sposò il sistema di domificazione di Placido Titi (vedi le schede nn. 8019-8033), abbandonando così l’applicazione rigida delle regole di Ptolemaeus.

L’opinione che Partridge ha dell’astrologia si coglie dalla pagina 1 del testo: “Astrology, is a singular, innocent, Science; Teaching how to judge of all Future Events, by the Motions of the Stars only, and not by the help of any kind of Prophetical or Diabolical Inspirations, as some think; and doth contain four distinct parts, viz. Questions, Nativities, Elections, and Mundane Revolutions […]”. Il Mikropanastron è assai di più che un vademecum: è infatti, a dispetto del piccolo formato, un trattato di astrologia vero e proprio, organizzato nei modi consueti per il Secolo e per gli astrologi inglesi. Prima i temi di carattere generale sui Segni, i Pianeti, le Case, gli aspetti, le Dignità dei Pianeti, la terminologia da usare; poi le “Questions”, cioè la trattazione di temi specifici, posti attraverso la formulazione di domande con le relative risposte (Sarò ricco o povero? Durevolmente o no? Mi arricchirò con mezzi leciti o illeciti? A che età troverò moglie? Quante? Farò fatica? E così via). Si affaccia anche un quesito per le donne, perché a loro è dedicata la pagina 142, relativa alla ricerca del marito. Dopo le Direzioni e i Transiti (parti dell’astrologia predittiva o giudiziaria, per usare un termine proprio del XVII Secolo), Partridge trascrive, avendoli tradotti dal greco, i 100 aforismi astrologici tolemaici, i 100 di Bethem e 100 suoi propri.

Oltre alle numerosissime opere di Partridge infra descritte, va inoltre rammentato lo scherzo feroce di cui egli fu vittima da parte di Jonathan Swift (vedi le opere sub Isaac Bickerstaff, schede nn. 853-867).

Esemplari: Bayerische Staatsbibliothek München; Manchester University; Cambridge University; British Library, Bodleian Library, Oxford; Worcester College, Oxford; Longleat House, Warminster; National Library of Scotland; Society of London; Harvard University; Library Company of Philadelphia; Folger Shakespeare Library, Washington; Yale University; UCLA Library, Los Angeles; Henry Huntington Library Art Collections and Botanical Gardens, San Marino, California; University of California, Berkeley.

Bibliografia: Gardner 909.

Altra edizione: 1692, London, printed for Edward Brewster, at the Crane in St. Paul Church-Yard, in 12°, cc. [24], pp. 348, cc. [1 di tavole]. Esemplare della British Library.