<<   N. 6450 bis   >>

★ [Quatrehomme, Louis] [XVI-XVII secolo]. Discours en forme de comparaison sur les vies de Moyse & d'Homere, où sont incidemment faits quelques essais sur diverses matieres. A Paris, Chez Iean Gesselin, rue Sainct Iacques à l'image S. Martin, & en sa boutique au Palais, en la gallerie des prisonnier, 1604. Auec priuilege du Roy.

In 12° (13.5 cm), [ ]1 A-N12 (N6 è segnata N5) O9, cc. [1: il titolo, bianco al verso], pp. 329 [1: extrait du privilège, datato le 10. jour de 1603]. Incisione al frontespizio (un cavallo alato con il motto Sic aetas non retinenda fugit). Testatine e capilettera xilografici.

L’esemplare descritto in questa scheda è quello, digitalizzato, della Bibl. Mun. Lyon, uguale a quello della British Library. Altri esemplari, tuttavia, hanno una préface: quello della Trinity Library, per esempio, ha una préface di cc. [3] e così gli esemplari delle biblioteche canadesi e degli USA, con l’eccezione di Princeton, che ha solo pp. 329; quello della BNF una préface, ma senza indicazione delle pagine che la compongono; quello della Cambridge Library, Trinity College, ha invece, dopo la préface di [3] carte, pagine finali in più. E’ a mio parere probabile che la préface debba esserci per considerare il libro completo; non mi convince la tesi che suppone vi siano state due diverse tirature della stessa edizione.

Quest’opera, attribuita dalla British Library a Louis Quatrehomme, è davvero originale, o, più precisamente, lo è il tema che essa tratta. L’assunto è che Omero deve aver avuto un profilo divino ed essere discendente da uno degli Ebrei che avevano ricevuto la manna, non avendo potuto avere, per l’epoca in cui è vissuto, accesso al Pentateuco. Quanto a Mosè, l’altro personaggio portante di quest’opera, Quatrehomme lo collega a Omero per ragioni astrologiche, pur non potendo averne la prova in mancanza di dati certi sulla loro nascita. In realtà, Quatrehomme miscela significati dei Pianeti sia astrologici sia mitologici, ma, come spesso ho avuto modo di scrivere, non si tratta di profili troppo diversi: i significati (astrologici) di Mercurio, Venere e Marte, per dire di qualcuno dei Pianeti, infatti sostanzialmente coincidono con quelli che sono attribuiti agli Dei del mito: Mercurio mobile et changeant et qui fourre son nez par tout roi, Venere lassive & impudique e Marte assasin & meurtrier.

Esemplari: BNF; Bibl. Mun. Lyon; Bibl. Mazarine Paris; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Trinity College Dublin; British Library; Cambridge University, Trinity College Library; Salisbury University; Herzog August Bibliothek Wolfenbüttel; Connecticut University; University of Maryland; Jefferson Library; Princeton University; Virginia Commonwealth University; West Virginia University; Virginia Tech; Center for Research Library Chicago; De Paul University Chicago; Vincent G. Rinn Library Chicago; Beloit College Library; Butler University Indianapolis; Macalester College; University of Wisconsin Madison; University of Governamental Studies Berkeley; Larence Berkeley National Laboratory Berkeley; University of California Berkeley; The Claremont Colleges; Pepperdine University Malibu; University of Washington; University of Iowa; University of Victoria; McGill University Montreal; Concordia University Montreal; Monasch University.

Bibliografia: Barbier, 1, 1015.