<<   N. 6825 bis   >>

★ Romei, Annibale [?-1590]. Dialogo// del Conte// Annibale Romei// Gentil'huomo Ferrarese.// Diuiso in due Giornate.// Nella prima delle quali si tratta delle cause vniuer//sali del Terremoto, e di tutte le impressioni,// & apparenze, che, con stupor del volgo,// nell'Aria si generano.// Nella seconda, del Terremoto, della Salsedine del Mare,// della via Lattea, e del flusso, e reflusso del Mare s'assegnano cause particolari, diuerse d'Ari//stotele, e da qualunque Filosofo// sin' ad hora ne habbi scritto.// Al Molto Illust. Sig. Francesco// Bittignuoli Bressa. In Ferrara, per Vittorio Baldini// Stampator Ducale, con licenza de‘ Superiori. 1587.

In 8° (15 cm), ❡4 A-G8, cc. [4], pp. 108, cc. [2]. Incisione al frontespizio che ritrae un putto alato che lancia 3 dadi su un tavolo. A terra un libro aperto, un arco e frecce spezzate. Sullo sfondo un paesaggio montuoso con una città. Il motto è Sorte tandem. Capilettera e fregi xilografici. I verso della prima e della quarta carta e la p. 50 sono bianchi. La dedica di Vittorio Baldini è datata in ❡2 verso Di Ferrara il primo giorno dell’Anno 1587.

Non è, questa, opera propriamente d’astrologia, ma merita descrizione perché questa disciplina compare sia pur brevemente nel dialogo tra Cintio ed Erofilo, per esser condannata: “Da questo cavano li Astrologhi il lor giuditio, il quale è però fallace, perché le costellationi, se ben inclinano, non però necessitano, massime le humane attioni governate dalla ragione e dalla libera volontà, la quale come cosa che ha del divino alla temperatura del corpo non soggiace (pagina 15). Ancor più specificamente e con una certa razionalità (naturalistica) è affrontato il tema delle comete, alle pagine 34-35: è legittimo, afferma Erofilo, che esse portino guerre e carestie e per conseguenza di queste la peste, perché il caldo e il secco sollecitano l’ira e le risse e costringono le persone a cibarsi de’ cibi immondi; ed è altrettanto legittimo che le comete portino con sé i terremoti (tema principale dell’opera) per lo eccessivo calore che nella terra s’introduce. E’ assurdo invece pensare che esse siano responsabili della morte di Principi, che con caldo e secco e loro conseguenze nulla hanno a che fare. La conclusione non è tuttavia di completa chiusura: l’astrologia infatti non è in tutto da sprezzare, poiché ha qualch fondamento, essendo da tutti concesso che le stelle, se ben non sforzano, almeno inclinano. Questo non ha dubbio, però si può conchiudere, che il mondo inferiore dal superior dipende, & e da quello gouernato (pagina 19).

Esemplari: Bibl. Universitaria Bologna; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Malatestiana, Cesena; Bibl. Com. Ariostea, Ferrara; Bibl. Umanistica, Lettere, Univ. Firenze; Bibl. Naz. Centrale, Firenze; Bibl. Estense Universitaria, Modena; Bibl. Società Napoletana di Storia Patria, Napoli; Bibl. Com. Passerini-Landi, Piacenza; Bibl. Seminario Vescovile Padova; Facoltà Teologica del Triveneto; Bibl. Com. Giosuè Carducci, Spoleto; Bibl. Com. Paroniana, Rieti; Bibl. Universitaria Alessandrina, Roma; Bibl. Dipartimento Storia, Culture, Religioni Univ. La Sapienza, Roma; Bibl. Civica Bertoliana, Vicenza; Bibl. Fondazione Luigi Firpo, Torino; Bibl. Ottorino Marcolini, Università Cattolica, Brescia; Bibl. Istituto Naz. Geofisica e vulcanologia, Portovenere; British Library (2); Bristol University; University of London; Staatsbibliothek Berlin; University of Illinois; Thomas Fisher Rare Book, University of Toronto.

Bibliografia: Riccardi I 2 389; Pizzamiglio, pp. 114-117.