★ Berg, Conrad [1544-1592]. Akomos// [in caratteri greci] cometa.// Considera//tio noui et inv//sitati cometae, qvi// exortus Anno Iesv Christi// M.DLXXII. mensibus conti//nuis quindecim ad Cassiopeae si//dus conspectus est, Heroico// carmine descripta// per// M. Conradvm Bergi//um Colbergensem Pomeranum. Vvitebergae// Iohan. Schvvertel// excudebat.// Anno M.D.LXXIV (1574).
In 4° (20 cm), A-C4, cc. [12]. Titolo in cornice xilografica. In versi. Il verso del titolo è bianco. Carattere corsivo. Dedica ad Andrea Borck datata in A3 verso Crossae 4. Idus Maias, Anno salutis reparatae 1574 (12 maggio 1574).
Il corpo celeste che a Berg era parsa una cometa, era in realtà una nova, scoperta da Tycho Brahe lo stesso anno, la sera dell’11 novembre, nella costellazione di Cassiopea. Poiché la scoperta contrastava con i principi aristotelici, molti preferirono non credergli e considerare dunque quella luce un fenomeno atmosferico, quali per l’appunto Aristotele riteneva fossero le comete. Altri astronomi e astrologi osservarono il fenomeno, e più precisamente, Georg Busch, Conretto del Monte Re[g]ale, Nicodemus Frischlin, Cornelius Gemma, «I.D.G.V.», Francesco Giuntini, Cyprian Leowitz, Aegidius Misner, Andreas Nolthius, Guillaume Postel, Annibale Raimondo, Erasmus Reinhold, Giovanni Francesco Spina, Jeronimo Muñoz, Bartholomaeus Reisacher. Aggiungo che una cometa era invece apparsa effettivamente l’anno precedente tra il 29 marzo (a Parigi) e il 13 agosto (a Torino) e dovette essere di particolare luminosità, tanto da indurre Antoine Crespin a scrivere ben 4 pronostici a Re Carlo IX e alla Regina Elisabetta d’Austria (vedi le schede 1525-1528). Quanto al contenuto del testo, è poesia e dunque non è rilevante sul piano per così dire tecnico.
Esemplari: Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (esemplare incompleto); Staatsbibliothek Berlin; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Sächsische Universitäts und Landesbibliothek, Dresden.
Bibliografia: Grassi p. 73; Zinner n. 2665.