★ [Virdung Von Hassfurt, Johannes] [1465?-1535?]. [recto della prima carta, righe 1-3] Iudicium Liptzense. W. Cracouiensis.// Mundi huius inferioris machina virtuti celorum & stellarum// subiecta[m] fore quis sapientu[m] dubitauit […] [recto della prima carta, righe 28-32] Quo[rum] quide[m] ve//stigia (ego iohan[n]es W. cracouiensis) imitaturus deliberaui// ad laudem astripote[n]tis gloriamq[ue] & castissime virginis marie// insup[er]q[ue] p[er] vulgi [com]is vtilitate p[rae]dicere hoc i[n] p[ro]nostico anno no//stre etatis 1492 currente effectus fu[tur]os […] [al verso dell’ultima carta, ultime 2 righe] Et eaque dixi nõ vt necessario euenient sicuti vis astro[rum]// nobis minat […]. [Leipzig] [1492].
In 4° (21.8 cm), senza segnatura, cc. [8]. 34-35 righe per pagina. Carattere gotico.
Virdung, bacchettando chi, inesperto della scienza (così la definisce) astrologica, ugualmente la pratica, identifica Saturno e in subordine Venere quali cosiddetti dispositori dell’anno 1492 e formula poi il suo pronostico per conseguenza (astrologica) in relazione ai temi consueti per l’epoca. Tratta così delle possibilità di guerra, dell’abbondanza o mancanza di risorse agricole (in particolare: vino e zucche), della salute e delle malattie della gente (l’incubo della peste e di altre pandemie era sempre presente) e della condizione dei potenti e dei singoli regni.
Esemplari: Bayerische Staatsbibliothek München.
Bibliografia: GW M50725; Hain 5799 (come anonimo); Klebs 1039.6; Zinner n. 534.
Questo pronostico non è comunque il primo scritto da Virdung von Hassfurt nel XV secolo. Di seguito ne elenco sinteticamente qualcuno, cui non ho dedicato schede specifiche:
1489 [Stendal, Joachim Westval], frammento di 2 carte, 33 righe per pagina, in niederdeutsch (esemplare della Universitätsbibliothek Rostock; bibliografia relativa: GW M50715; Klebs 1039.2);
1490 [Leipzig, Konrad Kachelofen], in 4°, a6 [b]4, cc. [10], in tedesco (esemplare della Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; bibliografia relativa: GW M50716);
1492 [Leipzig, Konrad Kachelofen], in 4°, a6 [b]4, cc. [10], 32-33 righe per pagina, in tedesco (esemplare della Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; bibliografia relativa: GW M50723).
Le biblioteche tedesche posseggono numerose Practicae pubblicate in e per gli anni successivi a quelle cui ho dedicato autonoma scheda. E così, non esaustivamente, quelle per il 1528 (cc. [8], in niederdeutsch, Köln; Zinner n. 1370), per il 1529 (cc. [8], dati editoriali non noti), per il 1530 (cc. [8], Speyer), per il 1531 (cc. [8], Speyer; Zinner n. 1549), per il 1532 (cc. [8], Speyer), per il 1533 (cc. [8], Speyer; ), per il 1534 (cc. [8], Speyer; Zinner n. 1582), per il 1535 (cc. [8], Speyer; Zinner n. 1616), per il 1536 (cc. [8], Speyer), per il 1537 (cc. [7], Speyer; Zinner n. 1679), per il 1538 (cc. [8], Speyer), per il 1543 (Die Grosz Practica, cc. [20], Straßburg, Jacob CammerLander; Zinner n. 1810) sono possedute dalla Universitätsbibliothek Leipzig; quella del 1525 (cc. [8], Speyer; Zinner n. 1309) è in possesso della Pfälzische Landesbibliothek.