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★ Titi[s], Placido (de) (“Didacus Prittus”) [1601-1668]. Qvadraginta geneses prae caeteris, quas posuit excellentissimus Andreas Argolvs a Talliacozzo in suo de diebus criticis Opere A’ Didaco Pritto Pelvsiensi in exempla ad suarum de Directionibus Thesium atque canonum comprobationem assumptae. Mediolani [Milano], ex Typographia Io. Baptista Malatestae Reg. ac Cam. Impressoris. [1641].

In 4° (22 cm), [A]4 B-H4 (F1 è segnata E1), pp. 64. Fregio al titolo. L’imprimatur è datato al verso del titolo 3 giugno 1641. Capilettera e testatine xilografici. [A]3 verso è bianca.

Il testo di riferimento di quest’opera è il De Diebus criticis di Andrea Argoli (scheda n. 338). Argoli aveva descritto e commentato 126 oroscopi di personaggi famosi all’epoca: Titis ne surcommenta, criticamente, 40, formulando le sue ipotesi interpretative delle vicende dei soggetti presi in considerazione secondo la sua visione dei temi. L’opera è destinata esclusivamente ai super-tecnici della disciplina astrologica, non certo a chi ne avesse solo un’infarinatura, che di questo testo non capirebbe nulla. Tra i personaggi di cui è ri-esaminato l’oroscopo rammento il Cardinale Federico Borromeo, Francesco Gonzaga Duca di Mantova, il Cardinale Andrea Peretti, il Principe Giorgio Aldobrandini, Marcantonio Colonna e il re di Svezia Gustavo Adolfo.

Esemplari: Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; Bibl. Naz. Marciana, Venezia; Bibl. Naz. Vittorio Emanuele III Napoli; BNF; Bibl. Nacional Madrid; University College London (esemplare con 1 carta iniziale in più); Royal College of Physicians of Edinburgh; University of St. Andrews; Harvard University, Houghton Library; New York Public Library Research.

Bibliografia: Riccardi II II 151; Houzeau-Lancaster 5892.