<<   N. 1933   >>

★ Crespin, Antoine (“Archidamus” o “Nostradamus”) (?) [XVI secolo]. Epistre// envoyée à M.// Crespin Nostradamvs,// Seignevr de Havteville,// Docteur & Conseiller, Astrologue ordinaire du grand Roy// & Empereur de France, Et de la Duchesse de Sauoye, & de// l’Admiral dudit Royaume: Par les six philosophes d'Egipte,// et l'Astrologue du Grand Seigneur de Constantinople: Sur vn// Deluge d'eau particulier, qui doit aduenir deuant qui soit passé// l'an mil cinq cents octante & trois. Dedié audit grand Roy Im//pereur de France, Charles IX. Et aux Autheurs des disputa//tions Sophistiques de ce Ciecle. A Vienne,// Par Nicolas Martin.//1573 {In fine: Donné a Costantinople, le vingt iesme de// Septembre, mil cinq cents septante & deux […]}.

In 4° (15 cm), senza segnatura, cc. [8]. Incisione al titolo che raffigura Nostradamvs Astrologve dv Roy. Capilettera e testatina al recto della seconda carta. Il verso della prima carta è bianco.

La plaquette figura scritta dai six philosophes d’Egipte e da Jean Cassandre d’Apollon, premier Astrologue du Grand Turc, a Michel Nostradamus, cui è attribuita la previsione di un Diluvio Universale, a causa di 14 congiunzioni per il febbraio 1583 in un Segno zodiacale non precisato: una previsione simile, dunque, a quella relativa al febbraio 1524, che nel testo è in effetti citata (vedi per tutti, sul tema, la scheda n. 18 (Abioso, Giovanni, Ioannes Abiosvs regni Neapolis ex Balneolo [...] uaticinans euētus anni MDXXIII per eclypsim primo Martii, ac etiam per uiginti planetarum coniunctiones in Februario anno domini MDXXIIII). Gli autori (ma con ogni probabilità l’autore è lo stesso Antoine Crespin, cui ritengo di attribuirla) negano che il diluvio possa aver luogo e fanno tutt’altre previsioni, dirette a Charles IX, al suo regno, a come regnerà e alla cristianità. Il problema che questa plaquette sembra peraltro risolvere – ed è per questo importante - è quello relativo all’identità e all’effettiva esistenza di Crespin quale soggetto e astrologo diverso da Michel de Nostredame/Nostradamus (sul tema vedi il commento della scheda n. 1922): qui egli, infatti, figura come detto destinatario dell’êpitre, nella sua qualità di Astrologue du Roy, ed è tenuto ben distinto dal defunct Maître Michel Nostradamus (scomparso nel 1566), al quale ultimo vengono attribuite le note previsioni oscure, oggetto di un complesso lavoro interpretativo che gli autori, ovvero Crespin, affermano d’aver fatto. Ne consegue ad evidenza che non solo Crespin visse e lavorò più o meno negli stessi anni in cui visse e lavorò Nostradamus, ma anche, ancor più ad evidenza, che il primo leggeva le Centurie. Ciò che personalmente non mi riesce di comprendere è, come ho già scritto nella scheda n. 1922, la vera ragione per cui Antoine Crespin, contemporaneo di Michel Nostradamus e certamente suo concorrente, abbia ritenuto di auto-attribuirsi lo stesso pseudonimo, sia pure intervallato o utilizzato in contemporanea con l’altro pseudonimo di Archidamus, qui peraltro sparito, dopo la sua apparizione nella plaquette dello stesso 1573, descritta nella scheda n. 1932. Non pare a me infatti che Crespin, ben sistemato astrologo di Corte, avesse necessità di farsi confondere con Michel de Nostredame: eppure così è stato, con conseguenti errate attribuzioni, all’uno o all’altro, delle rispettive opere.

Esemplari: BNF.