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★ Gadbury, John [1627-1704]. Natura prodigiorum: or, A discourse touching the nature of prodigies. Together with the kinds, causes and effects, of comets, eclipses, and earthquakes. With an appendix, touching the imposturism of the commonly-received doctrine of prophecies, spirits, images, sigils, lamens, the christal, &c. and the propugners of such opinions. By John Gadbury philomathematikos. London, printed by J.C. for Fr. Cossinet, at the Anchor and Mariner in Tower-street; and Tho. Basset in St. Dunstans-Church-yard in Fleetstreet, 1660.

In 8° (15 cm), A-N8 O4, cc. [8], pp. 200. Frontespizio inquadrato. In N1 verso è inciso l’oroscopo di Cornelio Agrippa. Numerosissimi errori di paginazione. Il verso della prima carta è bianco. M1 verso è bianca. Note a stampa al margine. Errata in A8 recto. Dedica a George Monk, Lord General of all his Majestie’s Forces in England, Scotland and Ireland senza data né luogo. Alla dedica fa seguito una lunga letter to the reader, fino agli errata. Advertisements editoriali in A8 verso. L’Appendix ha inizio a pagina 161.

Prima edizione.

Gadbury attacca i libri, in inglese e in latino, che hanno a oggetto I cosiddetti (e incontrollabili) prodigies, fenomeni (in)naturali di vario genere, terrestrial and Celestial: fatti comunque che generano in chi li vede o ritiene di vederli horror and amazement. Anticipa al riguardo che darà conto di tutti i prodigies verificatisi sopo la nascita di Cristo, nonché dei loro effetti. Comincia con un lungo elenco di bambini-mostri; passa poi ai terremoti (che non mi pare appartengano però alla categoria), alle piogge di latte o sangue, ai combattimenti in cielo di armate-fantasma, all’apparizione in cielo di Re Charles decapitato, apparizioni di comete nel cielo di dimensioni gigantesche e per tempi lunghissimi. Dopo aver cercato di riportare i prodigies a espressioni divine e quindi, di riflesso, a causa naturale indotta da quella volontà, Gadbury si domanda se sia o no vero che quando si verificano eventi prodigiosi accadono poi fatti importanti (in negativo). Conclude, dopo un lungo esame storico (da pagina 42 a pagina 91: più di cronaca popolare, direi) che the prodigies are antecedents of worldly changes. L’esame successivo, altrettanto analitico, attiene alle comete e alle eclissi, alla loro natura, alle loro cause e ai fatti che seguirono entrambe. In questa sezione il testo diventa squisitamente astrologico, a evidenza; parecchio complicata anche perché troppo analitica la parte che tratta dei decanati (penso gruppi di 10 gradi dei 30 di cui dispone un Segno) in relazione alle eclissi di Luna. A ognuno di questi decanati (3 per Segno zodiacale) segue l’indicazione di una conseguenza. Superata anche questa sezione dell’opera di Gadbury, si arriva alle meteore, che l’Autore suddivide in varie “razze” a seconda delle loro forme (capre, scintille volanti, travi, stelle cadenti, fuochi fatui, etc). In conclusione: il libro è particolarmente noioso, ma i cataloghi che contiene sono di notevole interesse.

Esemplari: Bibl. di Filosofia Univ. La Sapienza, Roma; British Library; Society for Physical Research Library, London; Bodleian Library, Oxford; Worcester College, Oxford; Petyt Library, Skipton; Wellcome Library; Senate House Library; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; University of Arizona, Tucson; Yale University; UCLA Library, Los Angeles; University of Wisconsin, Madison; Harvard University; Folger Shakespeare Library, Washington; Penn State University Park; Indiana University; University of Minnesota; University of Michigan; Cornell University, New York; Rutgers University, New Jersey; University of Alberta, Cameron Library, Canada

Bibliografia: Gardner 438; Graesse III 2.

Altra edizione: 1665, London, Printed for Fr. Cossinet, cc. [7], pp. 200. Esemplare della University of London.