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Montalbani, Ovidio [1601-1671]. Pneumascopia ouero speculatione de’ venti discorso astrologico addattato all’anno di nostra salute 1634. Secondo la misura del meridiano di Bologna d’Ouidio Mont’Albani. In Bologna, presso Clemente Ferroni, 1633.

In 4°, A-E4, pp. 39 [1]. Frontespizio con xilografia della Sfera celeste con il motto non in quietem. Iniziali e fregi xilografici.

E’ il primo di una lunga serie di Discorsi astrologici, variamente e fantasiosamente intitolati, che furono pubblicati per 32 anni da Ovidio Montalbani, professore a Bologna, nel Pubblico Studio di Logica, Medicina Teorica, Matematica e Filosofia Morale, membro degli Accademici Gelati, con gli pseudonimi de Il Rugiadoso e Lo Stellato. Su questo astrologo (assai più astrologo che astronomo) ha scritto un’interessante nota Enzo Barillà, pubblicata nel n. 50 della rivista Ricerca ’90 (Astrologia in cattedra: Ovidio Montalbani e il Taccuino Astrologico presso lo Studio di Bologna). Rinvio a questa nota, salvo rammentare che “Il Tacuino consisteva nella descrizione mensuale dell’aspetto de’ pianeti, e delle loro fasi, e dei giorni atti a cavar sangue, ed esibire purganti. Nel nostro studio, e fino al 1400, era quello di pertinenza de Lettori di Astrologia, poi di Astronomia, e serviva a medici per regola del cavar sangue, e del esibir purganti, per la fede che si aveva a quei tempi nell’Astrologia giudiciaria” (Giovanni Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Vol. V, p. 194, Bologna, S. Tommaso d’Aquino, 1781-1794).

Di seguito ho descritto (e visto nella grandissima parte) le opere di Montalbani di contenuto astrologico; non ho invece schedato quelle di oggetto esclusivamente botanico, pur numerose, area nella quale Montalbani era una vera autorità.

Esemplari: Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Universitaria Pavia; Bibl. civica Aprosiana Ventimiglia; Bibl. Sanistici Univ. Pavia; Bibl. Universitaria Pavia; Bibl. e Musei Oliveriani Pesaro.

Bibliografia: Graesse IV 581 e Houzeau-Lancaster 15134 (il solo titolo, senza specificazioni di sorta); Orlandi pp. 222-223.