★ [“Raphael”] (Smith Cross, Robert) [1795-1832]. The Astrologer of the Nineteenth Century; or Compendium of Astrology, Geomancy and Occult Philosophy. London, William Charlton Wright, 65, Paternoster Row, 1825.
In 8° (22 cm), [A]8 B-Z8, pp. xvi 350, cc. [1, advertisements]. Numerose (circa 60) illustrazioni nel testo.
Prima edizione in volume.
L’anno precedente l’opera era stata edita in fascicoli settimanali (tra il 12 giugno e il 9 ottobre 1824) con il titolo di The Straggling Astrologer: tale originario titolo è presente nel testo in ciascuno dei 22 fascicoli di cui esso è composto. L’indicazione di Sixth Edition è dunque falsa.
Altra edizione (indicata come seventh), con alcune delle incisioni a colori: 1825, London, William Charlton Wright.
Inizialmente falegname, Smith dedicò la sua breve vita allo studio dell’astrologia. Fu il primo di una serie di sei astrologi inglesi a utilizzare il nome Raphael come pseudonimo (vedi la nota sub The guide to astrology di “Raphael”- Robert Cross: scheda n. 6564), derivandolo dall’Angelo Raffaele, tradizionalmente collegato al Pianeta Mercurio. L’uso dello pseudonimo venne fatto da Smith, peraltro, per proteggersi dalle critiche conseguenti alla trattazione di materie poco ortodosse come l’astrologia e la magia, a cui egli si dedicò nella seconda parte della sua vita, come racconta Gardner. Smith fece parte di un misterioso gruppo denominato Mercurii (di cui è traccia nel titolo dell’opera in commento, a pagina 3), composto da pochi e selezionati adepti.
The Straggling Astrologer, qui raccolto come detto in un unico volume, ebbe complessivamente 18 uscite, prima di terminare le pubblicazioni; i fascicoli vennero raccolti da Wright e utilizzati per l’edizione in volume, cui, rispetto all’uscita in fascicoli, vennero aggiunti una prefazione e un indice generale.
Il testo è quello di un almanacco (perché, in realtà, di tanto si tratta) di discreta qualità. Vi sono oroscopi, commentati, di qualche interesse, quale quello (pagina 61) del “unfortunate aeronaut Herris”, o quello (pagina 335) del musicista italiano Tartini. Si percepisce, comunque, la “simpatia” dell’Autore per profili che appartengono più alla magia che all’astrologia. Dal punto di vista editoriale, comunque, l’opera è curata.
Esemplari: Bibl. Trivulziana, Archivio Storico, Milano; British Library; Cambridge University; University of London; Manchester University; National Library of Wales; Fürstliche Bibliothek Corvey, Höxter; Library of Congress; Yale University; Newberry Library, Chicago; Duke University Library, North Carolina; Princeton University; UCLA Library, Los Angeles; Northwestern University, Illinois; Cleveland Public Library, Ohio; Rutgers University, New Jersey; New York Public Library Research; University of Texas, Dallas.
Bibliografia: Gardner 951 e 1072; Graesse I 242.