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★ "Regiomontanus" (pseudo) (Muller, Johannes; Giovanni da Monte Regio) [1436-1476]. Delle// significatione// de pianeti quando// sono signori delle// Hore; & quale operationi si habbi//no a fare in esse, per conseguir// il suo intento, secondo la// sententia di Bethen,// & altri antichi sa//uij di Ba//bilonia.// Nuouamente descritta dal Monte Regale. [Al verso dell’ultima carta: In Venetia, in Frezzaria al segno della Regina.// M.D.L.XXVIII (i.e. 1578).

In 8°, senza segnatura, cc. [4]. Incisione al frontespizio: tre belve inseguono una ragazza. Fregio al verso della carta [1]. La Tavola del dominio dei Pianeti occupa l’intero recto della carta [2]. 1 capilettera xilografico.

Seconda (?) edizione.

Rarissima plaquette scritta in una sorta di veneziano-italiano, con termini talora pesantemente storpiati (Giove è chiamato Giobbia, per esempio) e talatra modificati sensibilmente (Mercurio diventa Mercore). La conoscenza dei Pianeti cosiddetti dominatori delle ore consente, secondo Regiomontanus o chi per lui di scegliere il momento adatto per fare cose: nell’ora del Sole per esempio va bene fare affari con i Signori e con quelli che sono rossi di pelo, ma non bisogna mettersi nuovi vestimentipigliar medicina. Nell’ora di Venere (quella in cui sono nato io!) invece va bene negociar con donne, e andare al bagno, ma non medicar le parti genitali. Naturalmente nascere nell’ora di Saturno non va bene per niente. Seguono indicazioni più specifiche perché desunte dagli aspetti dei Pianeti tra loro, per sapere i “momenti giusti” e quelli no. La plaquette, divertente e originale, si chiude con il consueto (e sempre diverso) elenco dei luoghi sottoposti ai Segni dello Zodiaco e ai Pianeti.

Per alcuni cenni biografici sull’Autore, vedi la scheda n. 6625.

Esemplari: British Library.

Bibliografia: Gardner 841.

Prima (?) edizione, apparentemente non presente nei cataloghi delle biblioteche sul web (anche se la differenza di paginazione, davvero notevole, mi fa pensare a un’altra opera o forse a un cosiddetto ghost): 1559 (Tübingen, in 4°, cc. [3], pp. 156). Fonte relativa: Gardner, cit.