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★ Rollet, Maurice [XIX-XX secolo]. Thèse pour le doctorat en medicine. Par Maurice Rollet Licensé ès-sciences Ancien interne à l’Hôpital de Saint-Denis Sécretaire de la Société de l’histoire de la médecine. Medécins astrologues. Président M. Blanchard: Professeur. Paris, A. Maloine Editeur 25-27 rue de l’école de médecine, 25-27. 1910.

In 8° (22 cm), pp. 179 [1 bianca], c. [1] fuori testo, dopo pagina 58, nella quale è riprodotta a piena pagina un’incisione di Simon Vastre, in cui sono forniti suggerimenti per l’alimentazione. Incisione di un oroscopo a pagina 94.

Tesi universitaria discussa alla Facoltà di medicina de La Sorbonne. L’Autore manifesta la sua sorpresa per il fatto che l’astrologia non sia tenuta in alcuna considerazione nella storia della medicina, nonostante elle jette une clartè singulière sur la théorie des humeurs et des quatre éléments, que chacun connaît un peu. Elle méritait bien une tête de chapitre.

E’ un libro bellissimo, scritto divinamente e riporto, a titolo di esempio, una frase che si trova a pagina 10 che mi ha colpito per la sua poesia: L’astrologie a séduit nos ainés. Il lui consacrérent des siècles. Parlons-en quelque minutes, comme à des heures lumineuses, les hommes parlent volontiers de certaines erreurs de jadis, parce qu’elles sont toute leur Jeunesse. Senza pretesa di sintetizzare il testo, rilevo che la storia della nascita dell’astrologia e le regole di quest’ultima sono delineate con semplicità e, perennemente, con lo sguardo rivolto alla storia antica. Aggiungo che il libro contiene brevi biografie di Roger Bacon, Agrippa di Nettesheim, Gerolamo Cardano, Paracelsus, Guy de Chauliac, Benoît Textor, Claude Fabri, André du Breil, Claude Dariot e molti altri, con particolare attenzione a coloro che attribuivano la peste a certi aspetti zodiacali. Un paio di pagine sono dedicate al più importante, pur se non medico, astrologo francese, Jean-Baptiste Morin. Ricca la bibliografia, nella quale però mancano numerosi autori italiani (ma l’Autore è francese e non è quindi il caso di sorprendersi).

Esemplare (tra l’altro) della Bibl. Mun. Lyon.