★ Rotilenzi (o Rutilensi), Alberto [?-1640]. Lunario, e pronostico dell’anno nvovo MDCXXXIII. Calculato al meridiano di Toscana con vn breue raccolto di tutti gli Effetti, che si fanno nell’Aria, o in Terra detti Metereologici, oue breuemente si dice, che cosa sieno donde si cagionino, e che significhino. Del r.p.m.f. Alberto Rotilenzi Fior. De Serui, Pr. Residente alla Madonna del Sasso. Dedicato all’Illvstriss e Reverendiss. M. Signor Arciuescouo di Fiorenza Il Sig. Piero Niccolini. In Fiorenza [Firenze], nella stamperia de’ Sermartelli. Con lic. de’ Sup. [1633].
In 4° (19 cm), ✝2 A-H4, cc. [2], pp. 63 [1 bianca]. Titolo in cornice xilografica. Un’incisione a pagina 35. Capilettera e testatine xilografici. Carattere corsivo. l verso del frontespizio e di H4 sono bianchi. Note a stampa al margine. La data di stampa è ricavata dalla dedicatoria a Pietro Niccolini in ✝2 verso: Della Madonna del Sasso il di 10. Dicembre 1633.
Testo di meteorologia nel quale Rotilenzi spiega i 4 Elementi (aria, acqua, terra e fuoco), la Via Lattea, la natura (e i sinistri effetti) delle comete, i fuochi fatui, il fuoco labente (che si vede attorno ai cavalli dopo una galoppata), le stelle cadenti (che identifica con le esalationi della terra), altri fenomeni luminosi quali la capra saltante, la colonna di fuoco perpendicolare, il serpente, la piramide, la torcia candela, il tizzone ardente, le aperture e voragini nel cielo. Il testo prosegue poi con l’elencazione dei fenomeni della rugiada, della brina, della neve, delle nubi, della grandine, la descrizione dei venti, dei fulmini, dei tuoni e dei terremoti. Solo da pagina 53 Rotilenzi si occupa di astrologia e formula il suo pronostico per l’anno 1633, ma le previsioni hanno riguardo, direi ovviamente, alle vicende climatiche.
Esemplari: Bibl. Facoltà di Lettere e Filosofia, Univ. Firenze; Bibl. Naz. Centrale Firenze.
Bibliografia: Houzeau-Lancaster 15099 (genericamente, per “Discorsi” tra il 1628 e il 1640); Riccardi I 2 398 cita, senza averlo visto, un lunario con il titolo Pronostico calcolato al meridiano di Firenze (ma è probabilmente lo stesso opuscolo sopra descritto).