★ Sordi, Pietro [XVI secolo]. Discorso// sopra le Comete,// Di Pietro Sordi.// Alla Ill.ma Sig.ra La Sig.ra// Barbara Sanseverina// Contessa di Sala. In Parma,// Appresso Seth Vioto.// 1578.// Con licenza de’ Superiori.
In 4° (20 cm), ☾2 A-P4, cc. [2], 60. Errata all’ultima carta verso. Bella incisione (un unicorno che bruca) al frontespizio. Carattere corsivo. Bei capilettera. 4 incisioni nel testo, 2 delle quali sono schemi astrologici. Bella edizione. Dedica datata in ☾2 verso Di Parma il primo di Marzo. MDLXXVIII.
Aristotelico convinto, “vede” le comete più dal punto di vista filosofico che astronomico: esse appartengono alla suprema Sfera e si incendiano quando entrano nella Sfera del fuoco, salvo esaurirsi nel giro di poco tempo. Contrariamente a quanto rileva Riccardi (infra), che attribuisce a Sordi l’opinione secondo cui l’arrivo delle comete sarebbe prevedibile con valutazioni di carattere astronomico, Thorndike (infra) rileva che, invece, Sordi fa delle comete una valutazione di (mero) taglio astrologico. Ed ha ragione Thorndike, perché se Sordi (carta 37 recto) contesta le “generali” valutazioni di Albumasar (quando la Luna è “male affetta in segno aereo […] quell’anno qualche Cometa apparirà”; e così quando Marte sarà congiunto a Saturno ovvero ad esso opposto), afferma poi nella carta successiva che “le Comete si generano dalle Eclissi, quando Signor del Segno ove si ritrova il luminare che s’oscura, sarà Marte o Mercurio”. Che è, per l’appunto, valutazione di carattere squisitamente astrologico. La seconda parte dell’opera è in effetti dedicata apertamente all’astrologia (“una delle sette [arti] liberali”): essa, secondo Sordi, “inclinat sed non necessitat” e ha comunque incidenza di carattere fisico sugli uomini, senza interferenze con il loro intelletto o con il libero arbitrio. Quanto agli effetti delle comete, Sordi si allinea a tutti gli astrologi e racconta, a riprova, casi precedenti, nei quali le comete hanno portato con sé ogni genere di guai.
La cometa di cui Sordi tratta, resasi visibile alla fine del 1577, fu oggetto di altre, numerose, opere, che ho raccolto nella scheda n. 711 di Nicolas Bazel (Prognostication nouvelle de cest An calamiteux 1578), cui rinvio. Rinvio inoltre all’indice specifico nel quale ho elencato gli autori che hanno scritto opere sostanzialmente monotematiche su singole comete.
Esemplari: Bibl. Mun. Antonio Panizzi, Reggio Emilia; Bibl. Guido Horn d'Arturo del Dipartimento di astronomia dell'Università di Bologna e dell'Osservatorio Astronomico, Bologna; Bibl. universitaria Bologna; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; Bibl. Lancisiana, Roma; Bibl. Angelica, Roma; Bibl. Lincei e Corsiniana, Roma; Bibl. Apostolica Vaticana; Bibl. naz. Vittorio Emanuele III, Napoli; Bibl. Accademia degli Intronati, Siena; Bibl. Naz. Universitaria Torino; University of London; British Library; University of London; Manchester University; Staatsbibliothek Berlin; BNF (2); Bibl. municipale Nancy; Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen; Burndy Library, San Marino, California; Columbia University, New York; University of Oklahoma.
Bibliografia: Riccardi I 2 467 (“raro e prezioso libretto”); Thorndike VI pp. 93-95; Rosenthal 3635; Angelica 25 bis; Grassi p. 656; Haym p. 202.