<<   N. 869 bis   >>

★ Bignoni, Mario (de) [XVII secolo]. Serafici splendori da gli opachi delle più celebri Academie rilucenti trà l’ombre di vaghi geroglifici compartiti In concetti tratti dalle Diuine Lettere, contrapuntati dalle Professioni Humane per li giorni ordinarij di Qvaresima; Opera Scritturale, Erudita, Curiosa, Sacra, Morale, & Vtile. Del P. Mario De’ Bignoni Da Venetia Capuccino, Predicatore, Lettore di Teologia. Con quattro Tauole, vna de’ Discorsi, l’altra de i luoghi della Sacra Scrittura, la terza delle eruditioni, l’vltima delle cose più mirabili Morali. In Venetia, Per Giunti, e Baba. M.DC.XLIX (1649). Con Licenza de’ Svperiori, e Privilegio.

In 4° (21 cm), a-h4 A-B8 C-Z4 Aa-Zz4 AaaLll4, cc. [32], pp. 472. Titolo stampato in rosso e nero. Giglio fiorentino inciso al frontespizio. Capilettera e fregi xilografici. Il verso del titolo è bianco. Testo su due colonne. Note a stampa al margine. Dedica al Padre Alvise da Verona datata in a2 verso Di Venetia li 15. Maggio 1649. La dedica è seguita dalla lettera ai lettori e dalle approvazioni fino ad a4 verso. Seguono poi per le successive [28] copiosi indici.

Prima edizione.

Come osserva Piantanida (infra cit.) si tratta davvero di un’opera curiosa e il sospetto per la verità sorge fin dalla lettura del suo titolo, scritto con termini oscuri e volutamente ricercati. Vi si tratta in effetti di argomenti della natura più varia e non collegati l’uno all’altro: le Sacre Scritture, le arti meccaniche, l’astrologia, la chiromanzia, la cosmografia, la geografia, la filosofia, l’astronomia, la prospettiva, gli emblemi, le imprese, la matematica, la medicina, la meterologia, la poesia le leggende, i mostri, gli eventi anomali (quali le piogge di sangue e quelle di rane). Secondo lo stesso Piantanida il fil rouge che fa in qualche modo da collegamento a tutto questo è l’occultismo e si tratta di osservazione acuta, cui mi permetto di aggiungere il gusto per tutto ciò che è “strano”. Insomma: più che un libro enciclopedico, quello di Bignoni pare essere opera divulgativo-sensazionalistica ante litteram, destinata a un pubblico non composto, almeno in prevalenza, da studiosi, ma collocato più su del basso popolino (che peraltro non sapeva generalmente leggere). Quanto all’astrologia, l’opera ne è letteralmente attraversata e con una buona competenza. Bignoni l’ha studiata e anche se in un passo accenna alla vanità degli astrologi, utilizza continuamente questa disciplina. Così, quando tratta della fortuna maior (Giove) e della minor (Venere) e dei vari guai alla natura delle persone e in relazione ai fatti della vita che determinano certe posizioni e certi aspetti di Marte e Saturno; oppure quando dedica un intero capitolo ai Pianeti in segni conformi, secondo le regole basiche dell’astrologia. In sintesi: pur essendo privo di indicazioni di carattere matematico (come si calcola un oroscopo, per esempio, non figura mai nel libro), questo testo può considerarsi al livello di un manuale di astrologia, pur se miscelato ad altri ed estranei argomenti, destinato a chi già la conosce ed è interessato ad approfondire il lavoro di interpretazione. Concludo: proprio la congerie di argomenti trattati e forse lo stesso, oscuro titolo, hanno fatto sfuggire quest’opera a quelle che a buon diritto vanno collocate nella “famiglia” di quelle astrologiche. Io stesso l’ho scoperto per caso e con gra ritardo (e sorpresa).

Esemplari: Bibl. Com. Giuseppe Tanfani Ostra Vetere; Bibl. Com. Planettiana Jesi; Bibl. Com. Giovanni Giovannini, Bibbiena; Bibl. Naz. Sagarriga Visconti Volpi Bari; Bibl. Com. F. Angelini de Miccolis Putignano; Bibl. Capitolare Finia Gravina di Puglia; Bibl. Diocesana Leone XIII Sessa Aurunca; Bibl. Zelantea Acireale; Bibl. Com. Lequile S. Francesco Lequile; Bibl. Statale Lucca; Bibl. Egidiana Tolentino; Bibl. Prov. Tommaso Stigliani Matera; Bibl. Prov. Laurenziana Napoli; Bibl. Centrale Regione Siciliana Alberto Bombace, Palermo; Bibl. Del Monte Perugia; Bibl. Com. Manfrediana Faenza; Bibl. Naz. Centrale Vittorio Emanuele II Roma; Bibl. pubblica Don Giuseppe Cataldo Santa Marina di Salerno; Bibl. Com. Giuseppe Bianca Avola; Bibl. Com. Vito Carvini Erice; Bibl. Com. Francesco Saladino Partanna; Bibl. Civica Bertoliana Vicenza;Bibl. Padri Cappuccini Trento; Bibl. Seminario Teologico Trento; Bayerische Staatsbibliothek München; Staatliche Bibliothek Regensburg; Staatsbibliothek Berlin; ZB Solothurn; Bibl. Naz. Repubblica Ceka; Cobiss.Si Izum, Presernova, Slovenia; Nukat Varsavia; University of Pennsylvania; Saint Bonaventure University; Newbwrry Library Chicago.

Bibliografia: Piantanida 4735.

Altre edizioni:

- 1651, In Venetia, per Francesco Baba, a-h8 A-B8 C-Z4 Aa-Zz4 AaaLll4, cc. [32], pp. 472. Esemplare della Bibl. Prov. Salerno;

- 1654, In Venetia per i Giunti, in 8°, a-d8 A-Z8 Aa-Ff8 Gg4, cc. [32], pp. 472. Esemplare della Bibl. Prov. Frati minori Cappuccini Torino;

- 1660, In Venetia, per li Baba, in 8°, 21 cm, a-d8 A-Z8 Aa-Ff8 Gg4, cc. [32], pp. 472, cc. [1 bianca]. Esemplare della Bibl. de Navarra.