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★ Cardano, Gerolamo [1501-1576]. Hieronymi Cardani Mediolanensis, De propria vita liber. Ex Bibliotheca Gab. Navdaei. Parisiis, Apud Iacobvm Villery, in Palatio sub Porticu Delphinali. M.DC.XLIII (1643).

In 8° (16.3 cm), ã88 ī8 õ8 û88 A-Z8 Aa4, cc. [48], pp. 374, cc. [1 bianca]. Fregio al frontespizio. Capilettera xilografici. Il verso della prima carta è bianco. Dedica a di Gabriel Naudé a Elio Diodato datata in a3 verso Parisiis Kalend. Octob.// M.DC.XLII (1 ottobre 1642). Dalla carta [4] recto alla carta [47] recto si trova il De Cardano ivdicivm di Gabriel Naudé.

Prima edizione.

L’opera qui descritta non può definirsi strettamente astrologica, ed è questa la ragione per cui non avevo originariamente ritenuto di descriverla, ma re melius perpensa, ritengo non possa mancare in una bibliografia astrologica. Cardano è in effetti stato fra l’altro un grande astrologo, spesso geniale e anticipatore, anche grazie alla sua smisurata cultura; Gabriel Naudé, editore e autore della lunga prefazione (quasi un’altra opera), d’altra parte, trattando diffusamente del personaggio Cardano, non può far a meno di rammentarne le opere di contenuto astrologico (non però i 2 pronostici oggetto delle schede nn. 1411-1412, ignorati anche nell’elenco delle opere fatto dallo stesso Cardano). Naudé (del quale rammento l’opera Apologie pour tous les grands personnages qui ont este faussement soupconnez de magie, al cui commento rinvio: scheda n. 5485) curò la pubblicazione a stampa della biografia di Cardano traendola da un manoscritto (del quale si è perduta traccia), tra i numerosi che egli aveva lasciato e indicato nel suo testamento. Quanto all’importanza dell’opera (ho una vera passione però per il personaggio Cardano e sono dunque di parte) riproduco quel che scrive Bellini (p. 299): “L’unico libro che viene letto tuttora con grande interesse è il libro De propria vita, che egli aveva buttato giù negli ultimi mesi, non immaginando che vi avrebbe connessa la sua fama presso i futuri. Egli è che l’Autobiografia consegnata alla posterità dal Cardano è generatrice di idee; vi ferve la vita; costituisce un documento di grande importanza per la storia della cultura del Rinascimento italiano; rappresenta un’anima, il cui sentimento, le cui aspirazioni, le cui sofferenze riflettono icasticamente l’immutabile natura dello spirito umano, in modo ben più netto e convincente delle usuali trattazioni scientifico-storiche. Aveva ragione Volfango Goethe di giudicare il Cardano come un prototipo del suo secolo e forse dell’intera umanità; e che simili uomini debbono considerarsi spiriti alati, capaci di far sentire intensamente quello che, sia pure in modo più tenue, è già insito in ciascun petto umano”. A queste note val la pena di aggiungere quanto Cardano, accusato in vita e dopo la morte di praticare stregoneria, precisa nel capitolo XXXIX: “Non mi applicai all’arte magica, che agisce per incantesimo od evocando demoni o spiriti di trapassati […] Mi dedicai alla magia naturale, cioè allo studio delle proprietà dei corpi e simili cose, come sarebbe a dire l’ambra che conserva il calore innato e il perché” (traduzione di Bellini, p. 315).

Per le note biografiche su Cardano vedi la scheda n. 1417.

Esemplari (non esaustivamente): Bibl. Naz. Braidense, Milano; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; Bibl. Universitaria Alessandrina, Roma; BNF (3); Bibl. Mun. d’étude et d’information, Grenoble; Médiathèque Michel Crépeau, La Rochelle; Bibl. Mun. d’étude et du Patrimoine, Toulouse; Bibl. Méjanes, Aix-en-Provence; Bibl. d’étude et de conservation, Montpellier; Bibl. Interuniversitaire de médecine et d’odontostomatologie, Paris; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Bibl. Mun. Montpellier; Bibl. Mun. d’étude et de conservation, Besançon; Bibl. Mun. Lyon; Koninklijke Biblioteek; Universiteit Leiden; Rijksuniversiteit Gröningen; Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen; Glasgow University; British Library; Manchester University; Canterbury Cathedral; Carlisle Cathedral; Mayo Clinic Library, Rochester; National Art Library Victoria & Albert Museum, London; University of Sheffield; Queen’s University, Science Library, Belfast; St Paul’s Cathedral; Bodleian Library, Oxford; Humboldt Universität Berlin; Staatsbibliothek Berlin; Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Hamburg; Thüringer Universitäts und Landesbibliothek, Jena; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Bayerische Staatsbibliothek München; Sächsische Landesbibliothek Staats und Universitätsbibliothek, Dresden; Universitätsbibliothek Heidelberg; Bibliothek der Ludwig Maximilian, Universität München; Universitätsbibliothek Erlangen-Nürnberg Hauptbibliothek; Staats und Stadtbibliothek Augsburg; Yale University; Yale University Medical Library; University of Minnesota, Bio-Medical Library, Minneapolis; University of Chicago; Cornell University, New York; Dartmouth College, Hanover, New Hampshire; Boston College, Chestnut Hill; Free Library of Philadelphia; John Hopkins University, Baltimore; Smithsonian Institution, Washington; Brown University, Providence, Rhode Island; The National Library of Medicine of the USA; Library of Congress; University of Pennsylvania; Princeton University; University of Iowa; Clendening Hist. of Medical Library, Kansas City; University of California, Berkeley; University of California, San Francisco; Claermont College’s Library; University of Southern California; University of Wisconsin, Madison; University of Toronto, Thomas Fisher Rare Book.

Bibliografia: Bellini, pp. 283-311; Brunet I 1574; Graesse VII 156; Govi 190.

Altra edizione: 1654, Amstelaedami [Amsterdam], apud Joannem Rauesteinium [In fine: Goudae, typis Guilielmi vander Hoeve], in 12°, ✳-✳✳✳12 A-M12, cc. [36], pp. 288, Adiecto hac secunda editione de praeceptis ad filios libello. Esemplare della Bibl. Trivulziana, Archivio Storico, Milano.

Il De propria vita fu ristampato nell’Opera omnia di Cardano, nel 1663, la cui descrizione è nella scheda n. 1413.

L’opera è stata tradotta in italiano (da Vincenzo Mantovani) soltanto nel 1821 e pubblicata in quell’anno a Milano, Gio. Battista Sonzogno, in 8°, 23 cm, pp. xxxii 372, con il ritratto di Cardano all’antiporta.

Più recentemente, il De propria vita è stato tradotto in inglese da Henry Morley e pubblicato nel 1854 a Londra, con il titolo di Cardano his life. Fonte relativa: Gardner 203. Ancor più vicino ai nostri tempi e a riprova della sua attualità, il De propria vita è stato nuovamente tradotto in inglese da Jean Stoner e pubblicato con il titolo The book of my life nel 1931 a Londra da J.M. Dent (in 8°, 22 cm., pp. xviii 331 [1 bianca]). Esemplare della Birmingham University. Questa traduzione è stata ristampata nel 2002 e pubblicata a New York, New York Review Books, con un’introduzione di Anthony Grafton.