★ Chavigny, Jean Aymé (de) [1536-1604]. La// Première Face// Dv Ianvs// François,// contenant sommariament les trov//bles, guerres ciuiles & autres choses mèmorables advenuës en la// France & ailleurs dés l’an de Salut M.D. XXXIIII// iusque à l’an M.D. LXXXIX. Fin de la// maison Valesienne.// Extraite et Colligee Des Centv//ries et avtres commentaires de M. Michel// De Nostredame, iadis Conseiller & Medicin des// Rois Tres Chrestiens Henry II// François II &// Charles IX.// A la fin est adiovsté vn discovrs// de l’aduenement à la Couronne de France, du Roy Tres-Chrestien// à present regnant: ensemble de sa grandeur &// prosperité à venir.// Le tout fait en François & Latin, pour le contentement de plusieurs,// par Iean Aimes De Chavigny Beavnois,// & dedié au Roy. A Lyon,// Par les Heritiers de Pierre Rovssin.// M.D.XCIV (1594).// Avec Privilege. [Al verso dell’ultima carta: Lvgdvni,// Ex Typographia Haeredum// Petri Rovssin.// M.D.XCIV].
In 4° (22.7 cm), ã4 ẽ4 õ4 A-Z4 Aa-Xx4, cc. [16], pp. 336, cc. [8]. Testo in francese e in latino. Capilettera incisi, alcuni di grandi dimensioni. Dedica a Henri IV, Re di Francia datata in ẽ1 verso De Lyon ce premier Iullet 1594.
Jean Aymes de Chavigny era l’ultimo figlio di un mercante d’armi di Beaume. Attento studioso dei classici e cattolico rigoroso, nel 1556 andò a Parigi a studiare da Jean Dorat, che era a capo del gruppo di poeti noto come la Pléiade, che comprendeva fra gli altri Du Bellay e Pierre de Ronsard. Nel 1560 Dorat mandò Chavigny a svolgere le funzioni di segretario e amanuense di Nostradamus a Chalon-de-Provence. Chavigny divenne amico di Nostradamus, cui fu molto devoto, fino a raccoglierne in un manoscritto i Présages. La sua raccolta costituì la base per la confezione dell’opera in commento, le famose Centurie, che avevano visto la luce parte nel 1555 e parte nel 1558 (vedi sub Nostradamus, il commento della scheda n. 5635). Come è noto, Nostradamus aveva usato l’astrologia come base (o alibi) per le sue predizioni, più peraltro adatte a un mago che a un astronomo-astrologo. Chavigny le espone in francese e in latino, fornendo per ognuna di quelle che indica (complessivamente 348, l’ultima scritta alla pagina 276, ma da collocarsi alla pagina 194), la sua interpretazione. Il commento sulle centurie si conclude alla pagina 277. La pagina successiva è bianca e la 279, non numerata, contiene un avviso dell’editore al lettore, datato 14 maggio 1589, nel quale si spiega che, per riempire la pagina, che diversamente sarebbe rimasta vacque, si pubblica nelle pagine successive una lettera di un anonimo Signore (di cui l’editore cela il nome), lettera che est tombée entre mes mains. La lettera è per la verità firmata I.A.D.C.B. (che sono le iniziali dell’Autore), ed è diretta ad Alphonse Dornano, Cavaliere del Re e Consigliere di Stato: riguarda previsioni relative alla Corona di Francia, tratte dalle centurie di Nostradamus (pagine 281-300). Seguono 12 pagine non numerate dell’indice in francese e, prima delle 14 pagine della versione latina dello stesso indice e della pagina degli errata, Chavigny, nelle pagine da 315 a 336, si dedica ad Enrico IV, Re di Francia, cui formula pronostici specifici (che si fermano peraltro al 1594), questa volta solo in latino.
Detto tutto ciò, è evidente che non è, quella qui descritta, opera di astrologia (come Jacques Halbronn , autore del CATAF, mi ha contestato: ma identico rilievo, per decine di opere, potrei fare io a lui ...). La conservo ugualmente perché credo che almeno un commento alle Centurie (così come ho lasciato un’edizione di queste ultime) sia bene ci sia in una bibliografia astrologica, nonostante, come ho scritto a commento delle opere di Nostradamus, le citate Centurie non possano e non debbano considerarsi opere astrologiche, pur se scritte da un astrologo.
Esemplari (non esaustivamente): Médiathèque Mun. Rodez; Bibl. Mun. Dijon; Médiathèque Mun. Pierre Almaric d’Albi; Bibl. Mun. Louis Nucéra, Nice; Bibl. Mazarine, Paris; Médiathèque Mun. Roanne; Bibl. Mun. Beaune; Médiathèque Mun. Jean Lévy, Lille; Bibl. Mun. Lyon; BNF (7); Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; British Library; Queen’s College Library, Oxford; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Staats und Stadtbibliothek, Augsburg; Bayerische Staatsbibliothek München; Kungl. Biblioteket Stockholm; Bibl. de Genève; Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen; Bibl. Universitaria, Sassari; Österreichische Nationalbibliothek Wien;Newberry Library, Chicago; Victoria University Library, Toronto.
Bibliografia: Caillet 2303 (“ouvrage fort singulier”); Rosenthal 1429; Graesse II 129; Brunet I 1828; Dorbon 710 (“rarissime”); CATAF.