<<   N. 1824 bis   >>

★ Conti, Livio Ignazio [XVII secolo]. Anatomia dell’Anticometa, Opera curiosa, nella quale si palesano, & riprouano gli errori contenuti in vn libro intitolato l’Anticometa; Si difende l’Astrologia naturale; & si sostenta, che le Comete siano cagione, & indicio di molti mali nel Mondo. Di Livio Ignatio de Conti Medico. Dedicata All’Illustrissimo, & Eccellentissimo Signor Domenico Mocenigo. In Mantova. M.DC.LXV [1665]. Con Licenza de’ Superiori. [A pagina 134: Fu finita di stampare adi 1 Ottobre].

In 8° (15 cm), A-H8 I4, pp. [1-8] 9-135 [1 bianca]. Piccolo fregio xilografico al frontespizio. Testatine in A2 recto e a pagina 9. Modesti capilettera. Il verso di A1 è bianco. I4 verso bianca. Note a stampa al margine. A pagina 135: Sonetto sopra la Cometa di Gioseppe Gobboli da Viadanna. La dedica di Conti è senza data né luogo.

Il medico iatromatematico Conti difende vigorosamente la sua opera descritta nella scheda n. 1824, nella quale, come in questa, sostiene il fondamento e l’utilità, non solo in medicina, della scienza astrologica. Il suo avversario, mai nominato se non con il termine Anticometista, è l’autore di un’opera, verosimilmente contemporanea, o scritta non oltre un anno prima, con il probabile titolo di Anotomia dell’anticometa. Discorso naturale, di cui, nonostante le più accanite ricerche, non sono riuscito a trovare traccia. E’ opera, quest’ultima, misteriosa, ancor più rara quindi di quella, anch’essa rarissima, descritta in questa scheda. Inutile dire che Conti afferma l’incidenza della comete nei destini umani, come segni premonitori o come soggetti agenti. Imputa, fra cento altri addebiti, all’ignoto Anticometista di essersi dimenticato di escludere che le comete costituiscano meri presagi e non cause efficienti degli eventi che seguono al loro transito, sempre peraltro negativi. Conti, pur manifestando entusiastica aderenza alla disciplina astrologica, non manca di criticare gli Astrologastri, che accusa di imperfettione, impietà, & vanità. In pratica, sono coloro che fanno negromantia e non astrologia naturale, quest’ultima certo non colpevole dell’esistenza di questi scelerati (pagg. 17-19). L’opera di Conti è piena di citazioni di astrologi vari e tra questi l’oscuro Carlo Moscheni, che aveva evidentemente appena pubblicato l’opera descritta nella scheda n. 5381 sul transito della stessa cometa.

Esemplari: Bibl. del Museo Correr, Venezia.

Bibliografia: Houzeau-Lancaster 5764 cita l’opera, ma indica in Venezia il luogo di pubblicazione e in termini di incertezza la data di stampa del 1668; Riccardi I 1 370 (“frivolezze e stramberie astrologiche”).