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★ Gallianus, Conrad [XV-XVI secolo]. Practica vff Drey ior// Namlich des// XXII XXIII// und XXIV.// Practiciert durch den hochgelerte göttlicher schrifft// Licenciaten Conradum Gallianum, der// Astronomischen kunst// ein erfarnen. [In c4 recto: Gedruockt [sic] zu Strassburg, durch Jo//hannem Schott, mit keyser// licher freyheit vff sechs jor. [1521].

In 4° (19.8 cm), a-c4, cc. [12]. Grande incisione al frontespizio: un dio spunta dalle nuvole armato di un arco e sotto di lui uomini cadono a terra e un castello si rovescia. Incisione a 2/3 di pagina in c3 recto (marinai pregano la Vergine apparsa a prua della loro nave). Grande incisione in c3 verso (con uno stemma nella parte inferiore). Incisione in c4 recto che riproduce Gesù e gli Apostoli. Incisioni rudimentali degli oroscopi del 10 marzo 1522, 10 marzo 1553 e 10 marzo 1554 in a3 verso, b2 recto e b3 verso. Incisione di una Luna nera in b1 verso e di altra in b3 recto. Il verso dell’ultima carta è bianco. Carattere gotico.

E’ una delle numerosissime opere che tratta del Secondo Diluvio Universale, in relazione alla quale rinvio all’ampio commento della scheda n. 18.

Gallianus è uno dei molti astrologi che (in quest’opera con 3 anni di anticipo) prevede l’arrivo del Secondo Diluvio ed enuncia, a dimostrazione della sua opinione, l’inquietante sequenza di congiunzioni (16) che si sarebbero formate nel Segno dei Pesci: il “tono” è minaccioso e volutamente terrorizzante, ma Gallianus sembra lasciare una speranza, rappresentata dalla conversione degli uomini a condotta di vita conforme al dettato di Cristo. Dopo le prime, così tranquillizzanti carte, seguono, separatamente trattate, le previsioni relative agli anni 1522, 1523 e 1524, ognuna di esse preceduta dal “Cielo” corrispondente all’ingresso del Sole nel Segno dell’Ariete. Le “diagnosi” hanno ad oggetto questioni attinenti il clima (e rammento ancora una volta che la meteorologia fino alla metà del secolo XVIII è stata nelle mani degli astrologi), le eventualità di guerra (elevate nel 1523 a causa di un’opposizione tra Marte e Saturno), le malattie (nel 1522 Gallianus prevede dissenteria e febbri pestilenziali; nel 1523, anno governato dal Sole, solo difficoltà nei parti; nel 1524 febbri acute e ancora pestilenziali), il raccolto (con attenzione particolare per gli alberi da frutto) e le condizioni generali di vita degli uomini, (mai brillanti, in nessuno dei 3 anni), che l’Autore suddivide a seconda del Pianeta di cui hanno le caratteristiche. Tra i destinatari di tale ultimo genere di attenzioni prognostiche Gallianus considera (e la cosa non è tra le più frequenti nei pronostici astrologici) i poveracci, per i quali prevede il triste mantenimento della vita che hanno. Nelle 3 carte finali Gallianus torna a trattare del tema iniziale, che, nella versione latina (oggetto della scheda seguente) definisce horrenda inundatione: qui però specifica che il diluvio non sarà universale, ma particolare, e colpirà, per un periodo di non un solo giorno, le zone settentrionali e quelle vicine ai grandi corsi d’acqua, quali il Reno e il Danubio: queste popolazioni, scrive, dovranno prepararsi per tempo, perché il pericolo per loro si avvicina.

Esemplari: Ratsschulbibliothek Zwickau; Bayerische Staatsbibliothek München; Bibl. nationale et universitaire, Strasbourg.

Bibliografia: Thorndike V p. 202; Zinner n. 1172.