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★ Arquato, Antonio (Torquato, Antonio) [XV-XVI secolo]. [carta 1 recto, righe 1-3] Fatali prodigii delle stelle in lo anno. M.CCCCLXXXXI.// Allo inuictissimo diuo & faustissimo principe Alphonso de Arago[n]a heroico duca di Calabria// el pronostico de Antonio Arqutao [sic] Ferarese. [carta 8 verso, righe 51-52] Fato i[n] Fer[r]ara p[er] Antonio arquato ferarese. 8. kale[n]de. d[e] dece[m]bre. 1490. cultore dele Materie. [Gabriel de Grassis?] (24 novembre 1490).

In 4° (19.4 cm), senza segnatura, cc. [8]. 53 righe per pagina. Carattere gotico. Dedica al Principe Alfonso di Aragona, Duca di Calabria. Il nome dello stampatore non figura nel testo ma è frutto di attribuzione a mio avviso errata.

Antonio Torquato (o Arquato) fu astrologo e medico a Ferrara. Scrisse predizioni, non sempre motivate astrologicamente, per il periodo 1480-1540 che ebbero enorme diffusione e risonanza (Prognosticon de eversione Europae, e altre: vedi infra la scheda n. 383); gli si attribuì la previsione del Sacco di Roma, dell’invasione della Francia in danno dell’Italia alla fine del XV Secolo e il controllo di buona parte del territorio italiano da parte della Spagna.

E’ il primo di una lunga serie di pronostici e opere astrologiche di Antonio Arquato. Il testo si apre con una lunga dedica al Principe Alfonso di Aragona, del quale Arquato, grato, sottolinea l’interesse per l’astrologia (te dilecti de la nobilissima & celebra[n]da astrologia). Segue, al recto della seconda carta, l’indice dei 14 argomenti trattati: li signori de lo anno con li soi influxi, la complexione de li tempi & elementi, lo accidente del terremoto, la abundantia & carestia de li recolti, li prodigii de li populi d’europa, le infermitade de li homini, li portenti de le arme, li fati de certi homini obseruadi, lo eclipse del sole futura: & la coniunctione de le infortune, le regione de europa, li pronostici de alcune cita & senaturi, el fato de li signori & de la seta de maumeto, li ostenti de li signori christiani, tabulete ephemeridiale. Nel capitolo dedicato al terremoto, Arquato ne spiega sia le cause naturali (ostruzione delle porosità della superficie della terra a opera di pioggie che impediscono lo sfogo di vapori caldi e secchi attraverso le suddette porosità), sia quelle astrologiche e rassicura i lettori quanto alla pioggia di fuoco o venuta dell’Anticristo, che non si verificherà fino al 1702: d[i]luio igneo o vero lo adue[n]to: vul// garemente: de antichristo si come alchuni referifino [sic per “riferiscono”]: ma non sera causado diluuio de fogo in el tere//stro orbe in anzi lo a[n]no de christo. 1702. Quest’ultimo anno è poi oggetto di approfondita analisi da parte di Arquato, perché, come già ho rammentato, sarebbe stato fra l’altro caratterizzato da una pioggia di fuoco. Insomma: le qualità, sia astrologiche sia letterarie e di fantasia di questo Autore di grandissimo successo si rivelano fin da quest’opera d’esordio.

Esemplari: Bibl. Capitular y Colombina; Bibl. Lettere e Filosofia Univ. Firenze.

Bibliografia: Klebs 110.1; GW 2552; Riccardi II III 161.