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★ [“Leo, Alan”] (Allan, Frederick William) [1860-1917]. The Astrologer’s Magazine. A work dealing solely with all branches of astral science. London, Published by the Proprietor, 12, Lugard road, MDCCCXC-MDCCCXCV [August 1890 – July 1895].

5 volumi in 8° (23.7 cm). Il primo volume [1890] consta di cc. [2], pp. 263 [1]; il secondo volume [1891] di cc. [2] e pp. da 265 a 572; il terzo volume [1892] di cc. [2], pp. 284; il quarto volume [1893] di cc. [2], pp. 288; il quinto volume [1894] di cc. [2], pp. 282. Varie illustrazioni nel testo di tutte le annate. Nel quinto volume, 5 fotografie al centro di altrettanti photo horoscopes, fra cui quella di Alan Leo (un gentiluomo baffuto) e di Sepharial (una sorta di hippie ante litteram).

Sono tutti i numeri pubblicati con questo titolo. Probabilmente questo periodico rappresentò la prosecuzione del Conjuror’s Magazine (1791-1793) [vedi sub Lavater, scheda n. 4325], pubblicato a Londra a cura di Johann Caspar Lavater (esemplari alla British Library e alla Yale University), successivamente ancora a Londra con il titolo di Astrologer’s Magazine and Philosophical miscellany: Consisting of philosophical transactions with a monthly portion of Lavater's Physiognomy (vedi le pubblicazioni del 1794 sub Lavater) e divenuto poi Practical Astrology (vedi la scheda seguente) e, successivamente, Fate and Fortune. Cessata la “presenza” di Leo, The Astrologer’s Magazine venne incorporato nell’altro periodico dal titolo Modern Astrology e fu così distribuito dal 1895 al 1901 (vedi la scheda n. 4375).

Ad Alan Leo si deve la rinascita dell’astrologia dopo l’Illuminismo. Ebbe un’infanzia difficile e disagiata (nonostante alla nascita il suo Sole nel Leone fosse in trigono con la sua Luna nell’Ariete: ah, i limiti dell’astrologia!), senza la possibilità di studi di qualche qualità. Fece varii lavori, ma non trovò una sistemazione fino a che non si mise a fare il rappresentante di commercio, attività che svolse fino al 1898. Da quell’anno, in effetti, si dedicò interamente all’astrologia; nel 1915 fondò all’interno della Theosophical Society la branche astrologica. Probabilmente contribuirono alla sua morte prematura le “persecuzioni” che subì dalla legge, che gli proibiva l’esercizio della sua attività di astrologo.

Eccellente opera nel suo genere. La materia è affrontata seriamente. L’astrologia è divisa in sottosezioni: la genethliacal astrology, che è quella degli oroscopi individuali; la horary astrology, che è quella cui si ricorre per avere una risposta a un quesito importante e specifico; la mundane or judicial astrology, che è quella per la quale si prevedono eventi erigendo un tema in un certo luogo; l’astro-meteorology, che è quella (oggi completamente abbandonata, dopo Toaldo [vedi la scheda n. 8035], ma molto praticata fin dalle epoche più antiche) diretta a prevedere le condizioni del tempo. I temi natali che vengono riprodotti sono originali o tratti da testi del passato, in entrambi i casi accuratamente commentati e motivati; inoltre, la rivista contiene sezioni dedicate alle lezioni di astrologia per i principianti, articoli degli astrologi di lingua inglese più quotati dell’epoca (fra cui Butler, Sepharial, Zadkiel-Morrison) e varie rubriche, inclusa una di carattere bibliografico. Un’attenzione particolare è dedicata al Pianeta Nettuno, il cui significato astrologico era allora ancora in evoluzione. L’ultima pagina del quinto volume annuncia la conclusione delle pubblicazioni.

Esemplari: British Library; National Library of Scotland; Wellcome Library; Manchester University; Bodleian Library, Oxford; Harvard University, Harvard College Library; University of Minnesota, Minneapolis; Brigham Young University Library, Utah; Northwestern University, Illinois; Grinnell College, Iowa; Yale University; Boston Public Library; University of Kansas.

Bibliografia: Gardner 950.