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Malatestis Sogliani, Ramberto (de) (Conte Ramberto Malatesta) [circa 1475-1532]. [carta A2 recto] Ramberti de Malatestis de Soliano Adversus falsas astrologantium minitationes ex conventu planetarum in signo piscium. Anno 1524. Epithome. [Al colophon: Fauentiae [Faenza], per Iohannem de Simonetis, anno Dominice incarnacionis 1524 die XIX Ianuarii].

In 4° (20 cm), A6, cc. [6]. In A1 recto: Sanctissimo domino nostro clementissimo Clementi septimo. Rambertus de Malatestis Soliani comes, vtriusque hominis incolumitatem, & pacem.

E’ una delle numerosissime opere che tratta del Secondo Diluvio Universale, in relazione alla quale rinvio all’ampio commento della scheda n. 18.

Non ho visto quest’opera, ma so che Ramberto Malatestis (il Conte Ramberto Malatesta) non appartenne alla (peraltro non numerosa) schiera di astrologi che individuarono nelle 16 congiunzioni contemporanee nel Segno dei Pesci il preannuncio, o l’effetto, del Secondo Diluvio Universale. Thorndike V 225-226 rileva che l’Autore scrisse queste poche carte in 2 giorni, così intendendo correggere l’equivoco ingenerato da terzi, che gli avevano attribuito, nel pronostico pubblicato pochi giorni prima (vedi la scheda n. 4785 bis), la previsione dell'imminente Secondo Diluvio Universale. Quanto all’Autore, riproduco quel che di lui scrive Piancastelli: “Il Conte Lamberto […] figlio adulterino, uxoricida, padre di un figlio, l’unico legittimo, pure uxoricida e dippiù incestuoso, ebbe, conservò e trasmise genuino il genio della sua razza: non pare si distinguesse molto nelle armi, ma, in compenso, seppe approfittare delle lezioni avute nella giovinezza a Firenze da Marsilio Ficino, e fu dotto nelle lettere e nelle discipline filosofiche. Si dedicò anche all’Astrologia e all’Astronomia, e vi riuscì tanto valente da offrirsi a Clemente VII di correggere il calendario, anticipando di mezzo secolo la riforma gregoriana, e di meritarsi il nome di Ramberto il Filosofo o l’Astrologo.” In nota a p. 40 Piancastelli cita altro autore (Berardi), secondo il quale Malatesta avrebbe pubblicato, e dedicato a Clemente VII nel 1524 l’opera (che altrove non ho trovato) De Eclypsi praeterita et maximis conjunctionibus, stampata a Rimini da Gerolamo Soncino.

Esemplari: Bibl. Comunale Aurelio Saffi, Forlì; Bibl. Com. Manfrediana, Faenza.

Bibliografia: Piancastelli p. 39 (de relato); Riccardi II VII 75; Thorndike V 225-226; Houzeau-Lancaster 14602.