★ Morin, Jean Baptiste [1583-1656]. Astrologicarvm domorvm cabala detecta. A Joanne Baptista Morino, Philosophiae & Medicinae Doctore. Immortalitati sacra. Parisiis, apud Joannem Moreau, via Jacobeâ, sub signo Crucis Albae. M.DC.XXIII (1623).
In 4° (16 cm), A-E4, pp. 38, cc. [1 bianca]. Incisione xilografica al frontespizio. Incisione di uno schema astrologico (domorum ordo, & nomina) a p. 16. L’Avis au lecteur è datato a p. 7 Parisiis Sole vernalem Aequatoris sectionem occupante, Anno Domini 1623. Testatine e iniziali. La p. 2 è bianca.
E’ la prima opera di astrologia pura scritta da Jean-Baptiste Morin. In essa il grande astrologo francese tratta di un elemento-base (e di eccezionale importanza) della disciplina astrologica: le Case zodiacali, delle quali indica i significati e i modi di determinazione sotto il profilo astronomico e qualifica come fonte primaria per le valutazioni proprie dell’astrologia, anche se su di esse, scrive, molti astrologi non hanno le idee chiare. Morin difende la razionalità della suddivisione del cielo in 12 settori, 4 dei quali, quelli cardinali, sono peraltro per nulla fittizi. Ma anche gli altri 8, afferma, hanno ragione d’essere e corrispondono fra l’altro alle parti della vita dell’uomo. Egli esprime il proprio fermissimo dissenso dal pensiero di Pico della Mirandola e di Alessandro De Angelis (nonché dei caeterique huiusce farinae Philosophi), che attribuiscono tutti gli eventi a cause fisiche ed escludono qualsiasi influenza celeste e cita se stesso, quando nella Nova sublunari anatomia (vedi la scheda precedente) aveva scritto che il calore che si trova nella più bassa regione aerea e nelle acque degli oceani non proviene dai soli elementi fisico-terrestri, ma anche dalla sfera celeste.
Note biografiche su Morin nella scheda n. 5370.
Esemplari: Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris (2); BNF (3); Médiathèque François Mitterrand, Poitiers; British Library; National Library of Scotland; Bodleian Library, Oxford.
Bibliografia: CATAF; Dorbon 3182 (“Rarissime”); Houzeau-Lancaster 5100 (con il titolo “Astronomicarum domorum cabala detecta”).