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★ [Morin, Jean Baptiste?] [1583-1656]. La vie de maistre Iean Baptiste Morin natif de Ville-franche en Beaujolois, docteur en medecine et professevr royal avx mathematiqves A Paris. Enrichie de plusieurs reflexions Astrologiques sur ses principales actions, & de quantité de Prediction Illustres qu'il a faites en differentes occasions. A Paris, chez Jean Heravlt, Libraire-Iuré, ruë S. Iacques, à l'Angle-Gardien, & Saint Raphaël. M.DC.LX (1660). Auec Priuilege du Roy. [Al recto della carta [4]: Acheuè d'imprimer pour la premeiere fois, le 7. Aoust 1660].

In 8° (16 cm), ã4 A8 B4 C8 D4 E8 F4 G8 H4 I8 K4 L4 M8 N4, cc. [4], pp. 153 [1], cc. [3]. Il verso della prima carta è bianco. Capilettera. Da pagina 116: Reflections astronomiques sur la vie de Monsieur Morin. Oroscopo natale di Morin a pagina 121. Il privilegio in ã4 recto è rilasciato il 26 maggio 1658 agli eredi di Jean-Baptiste Morin e riguarda sia quest'opera, sia Astrologia Gallica, all'epoca non ancora pubblicata.

Jean-Baptiste Morin nacque il 23 febbraio 1583 alle 8,34 a Villefranche. Divenne dottore in medicina a Lyon il 9 maggio 1613. Andò poi in Ungheria e vide le condizioni drammatiche in cui lavoravano i minatori nelle miniere d'oro che là si trovavano. Tornato a Parigi, cominciò a fare il medico, fianco a fianco con l'astrologo scozzese Davidson. Il risultato fu che Morin iniziò a sua volta ad occuparsi di astrologia, giunto ormai all'età di 34 anni circa; solo a 40 anni però il decouvrit la vray cabale des douze Maison Celestes (pagina 38) e scrisse così Astronomicarum domorum cabala (vei la scheda n. 5358). Venne chiamato al College de France a Parigi a ricoprire la cattedra di professore di matematica. Divenne il medico personale del Duca di Lussemburgo e successivamente del Duca di Effiat. Fu convocato ad assistere alla nascita di Luigi XIV per redigergli subito l’oroscopo. I suoi protettori ed estimatori più celebri furono Maria di Francia, la Regina di Polonia Maria Luisa Gonzaga, Richelieu e Mazzarino: nonostante ciò, egli si lamentò spesso dell’ingratitudine nei suoi confronti dei potenti. Nella biografia qui descritta, però, l'elenco degli amici è lunghissimo: tra di essi a sorpresa figura Gassend (compagno di scuola di Morin), amico nonostante gli insulti scambiati per lettera e attraverso i libri, tema cui dedica le pagine da 51 a 54. Tra gli altri: i Cardinali Richelieu e Mazzarino, Galileo, Longomontanus, Descartes (Philosophe delicat) le Comte de Pagan, Monsieur de Chavigny e molti altri ancora. Nel 1644 mette mano ad Astrologia Gallica, la metà della quale sarebbe dovuta rendersi disponibile per il pubblico nel mese di aprile del 1645: non riesce però a farsela pubblicare. Da pagina 63 sono illustrate le previsioni rivelatesi corrette (tra di esse quella delle morti di Luigi XIII e del Cardinale Richelieu), con le relative ragioni astrologiche. Interessanti le pagine (96-100) in cui critica les plus ignorant et les plus fols de tous, qui donnent trop de creance aux Astres e credono che toutes choses sont conduittes par un ordre fatal & irrevocable. E' più severo con questa categoria di persone che con quelle che qui ne croient point à l'astrologie oppure qui croyent trop peu à l'astrologie. E conclude affermando che c'é del vero nelle predizioni astrologiche, ma la scienza, dell'astrologia come della medicina, è di per sé coniecturalle e che alla fine Dio può decidere diversamente e far quel che vuole (comme il luy plaist). Le Reflections astronomiques sur la vie de Monsieur Morin sono un esame analitico dell'oroscopo natale di Morin in relazione ai fatti della sua vita, descritta nelle pagine precedenti.

Sull'autore di questa rara biografia non so che dire: con ogni probabilità la gran parte delle pagine erano state scritte dallo stesso Morin, poi assemblate e completate da amici o dallo stesso Henault, editore commerciale dell'opera.

La vie fu in parte ripubblicata in Astrologia Gallica (le prime xxi pagine).

Esemplari: British Library; Bibl. Mun. Rouen; Bibl. Mun. Lyon; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Bibl. Interuniversitaire de médicine et d'odontologie, Paris (2).

Bibliografia: Gardner 825; Caillet III 7789 (« très rare »); CATAF.