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★ “Paracelsus” (Bombast Von Hohenheim, Auréol Théophraste) [1493-1541]. T. Paracelsvs,// De la Peste, et de// ses cavses et accidents,// comprins en cinq liures, nouuellemēt tra//duits en François par M. Pierre Has//sard d’Armentieres Medecin.// En la fin est encore adiousté vn fragment de la// peste du mesme auteur, auec annotations// marginales pour plus ample intelligence// d’iceluy. A Anvers, De l’Imprimerie de Christophle Plantin, M.D.LXX. (1570).

In 8° (15,5 cm), A-K8 L4, pp. 164, cc. [1] [1 bianca]. Marca tipografica al frontespizio, con il motto Labor et Constantia. Capilettera xilografici. Note a stampa a margine. Il verso dell’ultima carta è bianco. Dedica del traduttore, Pierre Hassard (o Haschaert in fiammingo), ad Antoine de Withen, datata in A5 recto de Bruxelles ces Calendes de Ianuier. 1570 (i.e. 1 gennaio). Dopo la dedica si trova la lettera del traduttore al lettore, che termina a pagina 16. Seguono sonetti a Paracelso e a Pierre Hassard di Anthoine Olivier (pagine 17 e 18). L’approbation è in L3 recto ed è datata A Brusselles, l’an M.D.LXIX. XVII Februarij. L’Avtre fragment de la peste è tra pagina 156 e pagina 164.

Prima edizione francese e almeno quarta in assoluto, traduzione di Commentarius de peste parte di Medici libelli [1567: vedi infra] e di Bücher von der Pestilentz [1559: vedi infra].

Edizione postuma (come le precedenti) di particolare rarità, curiosamente ignota a tutte le bibliografie consultate e la sola in francese, di quest’opera del medico-alchimista-astrologo Paracelsus, che, nella premessa, afferma che le due scienze necessarie per occuparsi con risultato della peste sono l’anatomia e l’astrologia, che vanno considerate in rapporto tanto stretto da farne sortire un’unica scienza. In modo tale che ciascuno dei due soggetti obeit aux deux globules. L’origine della malattia, prosegue Paracelsus, sta nell’esprit de l’homme: un’anima cattiva dipende dall’anima celeste, con cui essa è strettamente collegata. In termini più semplici, il collegamento tra le virtù o i vizi degli uomini con l’influenza dei Pianeti che producono le une e gli altri è strettissimo: quando questo rapporto è malvagio (i.e. sono non virtuose le caratteristiche degli uomini) si produce il terreno necessario per l’infezione: car il a vne chose en foy comme le serpent, par laquelle il desire d’infecter vn chacun: tels sont Saturne & Mars, & de mesme volonté, nature, & proprieté, & C. Saturno è identificato in effetti come Le regent & dominateur sur la peste, con la collaborazione di Marte, che funziona come detonatore. Paracelsus precisa poi che i maghi sono soggetti che non distribuiscono incantamenti ma che piegano alla loro volontà o quantomeno interpretano i Cieli. Lo stesso rapporto con gli astri hanno i sapienti, cioè i filosofi, dotati della caratteristica di comprenderli. E’ indispensabile secondo Paracelsus identificare le seigneur ou dominateur des maladies, perchè le caratteristiche di ogni Pianeta si riflettono su quelle connotanti il male che colpisce un uomo: ed è per questo motivo che chi voglia curare la peste deve conoscere l’anatomia. Come si evince chiaramente dalle note che ho tratto dalla lettura di questo libro, il taglio di esso non è medicale, ma esclusivamente filosofico/astrologico (e lo stesso si può dire del fragment che chiude il volume). Il concetto di fondo peraltro non è del tutto nuovo: percorre la stessa linea di pensiero della sympathia tra uomini e stelle di Anthoine Mizauld (vedi). Quanto poi al rapporto tra le posizioni dei Pianeti e la peste, quali concause di essa o meri “segnalatori” del suo sopravvenire, vedi la pressoché totalità dei medici del XVI secolo (e in parte del XVII): un certo numero di opere sul tema sono elencate nella scheda n. 8313. Una nota merita infine Pierre Hassard o Haschaert: qui traduttore, ma anche autore di opere di contenuto astrologico (vedi le schede nn. 3582-3583).

Esemplari: British Library; Bibl. Central du Museum National d’histoire Naturelle, Paris; Erfgoedbibliotheek Hendrik Conscience, Antwerp.

La prima edizione, in tedesco, con il titolo Zwey Bücher Theophrasti Paracelsi des erfarnesten Artztes von der Pestilentz und ihren Zufällen, era stata pubblicata a Strassburg, da Messerschmidt, nel 1559 (in 8°, cc. 54). Esemplare tra gli altri della Staatsbibliothek Berlin. Bibliografia relativa: Rosenthal 3333.

Ne seguì altra, con lo stesso titolo e gli stessi dati editoriali, nel 1564. Ne possiede un esemplare, fra le altre, la Bibl. Nationale et Universitaire Strasbourg.

Zwey Bücher Theophrasti Paracelsi des erfarnesten Artztes von der Pestilentz und ihren Zufällen, era stata pubblicata anche all’interno dell’Opvs Chyrvrgicvm dello stesso Paracelsus, nel 1565-1566 a Frankfurt [durch Martin Lechner in Verlegung Sigmund Feyrabends und Simon Huters]. Ne possiede uno dei numerosi esemplari la Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel. Bibliografia relativa: Graesse V 127.

Prima edizione in latino (1567): Medici libelli […] Physionomia morborum. De terebinthina et utroque helleboro. Liber secundus de caduco matricis. De peste commentarius. Fragmentum aliud de peste. De ligno guaiaco. Explicatio aliquot Aphorismorum Hippocratis, Cöln, bey Arnoldi Byrckmans Erben, in 8°, cc. [12], pp. 261, cc. [1]. Esemplare della Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel.

Ulteriore edizione in tedesco, successiva a quella in francese sopra descritta, si sarebbe avuta nel 1575, con il titolo Vom vrsprung der Pestilentz vnd ihren zufallenden Kranckheiten, Auch derselbigen fürkom̄ung, vnnd heilung, Doctoris Paracelsi schreiben. Fleissiger mit vbersehung auss seinen Büchern zusam̄en getragen, vnd hinzu gesetzt summarien […] durch Bartholomeum Scultetum, Basel, Bey P. Perna, 1575, in 8°, pp. 157 [1]. Esemplare fra gli altri della British Library. Bibliografia relativa: Rosenthal 3335.

Ulteriori edizioni si sarebbero avute nel XVII secolo.