★ “Pietrasanta, F. Michele” (Serravezza, Michele) [XV-XVI secolo]. [Al verso della prima carta] F. Michaelis de Petra//sancta ordinis Predicato[rum] de obseruantia, Arti//um & sacre Theologie doctoris clarissimi// Regentis studij in conue[n]tu Minerue, Ac// in Romano Gymnasio Methaphisicã// profitentis, libellus in defensionem// Astrologorum judicantium// ex coniunctionibus plane//ta[rum] in piscibus Anni.// M.D.xxiiij. [Al recto di h4]: M.D.XXI. die. XII. Iulii. Rome in// connentu [sic] sancte Marie super Mineruam.// Finis. [Dati editoriali assenti] [1521?].
In 8° (15 cm), a-c4 c-h4 (d1-4 assente e c1-4 ripetuta), cc. [32]. Incisione in legno al recto della carta 1 (l’Arca in mezzo alla tempesta e nel cielo un angelo con il braccio levato e la Vergine; sopra l’incisione: De vera diluuij p[ro]nosticatio[n]e); 4 altre incisioni nel testo di oroscopi in forma quadrata (le congiunzioni del 20 febbraio 1524). 2 capilettera. Il verso dell’ultima carta è bianco. Dedica a Giulio De’ Medici senza data né luogo.
Prima edizione.
E’ una delle numerosissime opere (qui in probabile prima edizione: le altre 2 edizioni, che recano date successive al 12 luglio, sono descritte nelle schede nn. 6146 e 6147: rispettivamente “Impressum Rome, per magistrum Marcellum Silber alias Franck, anno Dñi M.D.xxi. die vij octobris”, con [24] carte, e “Stampata in Roma adi 15 septembr. 1522”, con [16] carte, posseduta, quest'ultima, dalla sola Biblioteca Apostolica Vaticana) che tratta del Secondo Diluvio Universale, in relazione alla quale rinvio all’ampio commento della scheda n. 18.
Pietrasanta passa per esser stato uno degli assertori dell’arrivo del Secondo Diluvio Universale e in effetti nelle carte del fascicolo "b" elenca i significati delle 16 congiunzioni nel Segno dei Pesci del giorno 20 febbraio 1524 e attribuisce a tutte il significato di pioggia e neve in grande quantità, oltre a morte e gravi rovine. Non, espressamente e necessariamente, un Secondo Diluvio Universale, però. Dopo una lunga panoramica sulle opinioni dei maggiori astrologi dell'antichità, Pietrasanta così conclude al verso della penultima carta: “[…] in nullo militant contra vulgatam diluui opinionem apud sapientes, cum nullus astrologo[rum] sapientum dicat diluuium vniversale futurum, nisi multitudinem fortasse niuium & particulares quasdam inundationes in regionibus acquosis, et in talis multitudo aquarum vel niuium per conuentum talem planetarum significata non eueniret, non propter hoc deriderdi essent astrologi […]. L’opera è in effetti attraversata da costante difesa dell’astrologia, non incrinata però dal contestuale riconoscimento dei suoi limiti, della sua non-infallibilità e della non-interferenza con la religione cattolica e il principio del libero arbitrio. Di una cosa Pietrasanta è comunque certo, e lo scrive nella dedica: che agli astrologi, e all’astrologia, è certamente dato prevedere pioggia e neve (in relazione all’evento atteso per il 20 febbraio 1524) senza violare alcun dogma religioso.
Esemplari: Bibl. Universitaria Pavia; Bibl. Universitaria Padova; Bibl. Naz. Centrale, Firenze; Bibl. Civica Berio, Genova; Bibl. Nazionale Marciana Venezia; British Library; New York Public Library Research; Trinity College Cambridge University.
Bibliografia: Adams M 1399; Olschki 13497 (con data 1524); Thorndike V pp. 197-199.