★ Sattler, Wolfgang [1579-1610]. Dianoia [caratteri greci] Astrologica, Quae Omnium Praedictionum Astrologicarum veras caussas inquirit, falsas vero examinat & damnat nulli non perutilissima. Coronidis loco Defenditur Aristoteles contra Neotericos plerosq[ue], qui de apparentis stellarum prioribus annis modò deprehensarum scripserunt. Accessit tandem & succincta Exegesis Astrologica, definitionum & diuisionum Astrologicarum verum Sistema. Auctore M. Wolffgango Satlero, Basileensi I. U. Stud. Montisbelgardi [Montbéliard], typis Iacobi Foillet, Illustris. Vvirtemberg Typogr., Anno 1605.
In 8° (16 cm), ✳8-✳✳4 A-Z8 Aa-Cc8 Dd4, cc. [12], pp. 392, cc. [16]. 1 carta di tavole fuori testo, ripiegata. Marca al frontespizio. Capilettera con motivi floreali. Il verso di ✳✳4 è bianco. Il verso dell’ultima carta è bianco. A p. 297 ha inizio la Exegesis Astrologica succicta. Dedica al Magnificis, Amplissimis, Consultissimis et prudentissimus Viri D. Ioanni Stofelio, I.V.D. celeberrimo Praefecto clarissimo […] datata in ✳✳2 verso Montilsbergardi ex Musaeo meo, ad diem 13. Augusti, Anno 1605.
Imponente trattato di astrologia, nel quale l’Autore, pur trattando funditus la materia, prende le distanze dai suoi colleghi non cristiani, e in particolare dagli astrologi arabi. Egli afferma che l’astrologia va tenuta ben separata dalle arti magiche, alimentate dalla superstizione, e che è disciplina utilissima se affrontata e praticata dopo l’immenso studio che richiede; da condannare, invece, se utilizzata a scopo di lucro e da improvvisatori, ovvero da astrologi che fanno divinazione soggettiva. Sattler attribuisce infatti speciale importanza all’astrologia metereologica (in allora, e prima di Giuseppe Toaldo (vedi la scheda n. 8035), strumento principe per sapere che tempo ci sarebbe stato: il tema andava sotto l’espressione di mutationes aeris), ma ne rileva l’utilità anche per la medicina (un capitolo è dedicato ai dies critici) e addirittura la giurisprudenza: l’astrologia è insomma utile (meglio: preziosa) se è usata in chiave mondiale o giù di lì, non se è strumento per fare predizioni che riguardino eventi attinenti singole persone. Per esempio, la peste: anche qui l’astrologia è utile, perché, scrive Sattler, la peste arriva se l’aria è corrupta a causa del transito di certi Pianeti in certi Segni, ed è, questa, circostanza che si può dunque accertare proprio attraverso le regole astrologiche, nell’ambito del “ramo” di questa scientia cui appartengono le mutationes aeris. Ancora: le guerre dipendono dalle posizioni degli astri, perché aspetti negativi o violenti (in senso astrologico) di Marte e Saturno scatenano ira e rabbia e dunque fanno sì che questi stati d’animo si trasformino in eventi collettivi. Sotto il profilo tecnico è opera completa: in particolare, va sottolineata l’attenzione con cui Sattler spiega come deve essere determinato il cosiddetto Dominus anni, cioè il Pianeta che governa l’anno preso in considerazione per la redazione di un pronostico. Non va dimenticato che nei secoli XV-XVII esisteva una produzione davvero massiccia di pronostici astrologici, specialmente in Italia e in Germania, ed era dunque indispensabile per chi li compilava conoscere gli strumenti di base, e tra questi, per l’appunto, il modo di identificare il Dominus anni. Il limite del massiccio lavoro di Sattler sta però nella sua direzione unilaterale e, come già ho detto, mondial-collettiva: tutto ciò che attiene alle persone è bandito e bollato come frutto di superstizione. Così, quando Sattler esamina il significato delle 12 Case e dei Singoli Pianeti, dati-base della disciplina astrologica individuale, esclude ogni indagine o valutazione personalizzata. E’, insomma, esattamente il contrario dell’astrologia moderna e comunque il contrario di ciò cui l’astrologia può teoricamente esser di qualche utilità.
Esemplari: Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (2); Wellcome Library; British Library; Middle Temple Library, London; Birmingham University; Sächsische Landesbibliothek Staats und Universitätsbibliothek, Dresden; Staatsbibliothek Berlin; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Universitätsbibliothek Kiel; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Württembergische Landesbibliothek Stuttgart; Staats und Stadtbibliothek Augsburg; Studienbibliothek Dillingen; Staats und Stadtbibliothek Augsburg; Universitätsbibliothek Basel; Universiteit Leiden; Riijksuniversiteit Gröningen; Österreichische Nationalbibliothek Wien; Kungl. Biblioteket Stockholm; Cornell University, New York; Columbia University, New York.
Bibliografia: Houzeau-Lancaster 5027; Thorndike VI p. 143; CATAF.