★ Stöffler, Johannes [1452-1531]. Ioan//nis Stoeffleri Iustin//gensis qui et Ephemeridum autoris expurgatio// adversus divinationum XXIIII anni suspitiones a quibusdam indigne sibi offusas nomina//tim autem a Georgio Tannstetter Collimitio Ly//coripensi Medico et Mathematico in eo li//bello quem ipse consolatorium inscripsit.// Chasp. Vollandij Endecasyll.// Dextris auspitij uiam capesse// Ter felix liber, hostib, q; pectus// Tantum obuertere masculum memento.// Non deerunt tibi plurimi patroni// Qui te, qui dominum uindicabunt. Tvbingae. U.[lrich] M.[orhard]. [1523].
In 4° (19 cm), A-C4 D6, pp. 36. Titolo in cornice architettonica. Errata in D6 verso. Al verso del titolo epigrammi. Capilettera xilografici. Dedica a Eberhard Schenck datata in A3 verso Datum Thubingae Anno salutis nostrae MDXXIII, Calendis Nouembribus.
Stöffler qui torna sul tema a lui caro (o, meglio: a quello che lo avrebbe reso, sia pure negativamente, famoso), attinente alla previsione per il 24 febbraio 1524 del Secondo Diluvio Universale, che aveva scatenato il panico nelle popolazioni e determinato una gigantesca polemica astrologico-scientifico-letteraria. In realtà, come già ho scritto nelle schede nn. 18 e 7711, Stöffler era stato originariamente male interpretato e protesta vivacemente, accusando Tanstetter di questa cattiva interpretazione del suo pensiero (scritto). In effetti nel suo Libellus Consolatorius (del quale Stöffler riproduce qui ampi brani) Georg Tanstetter aveva qualificato astrologastri coloro che, come Stöffler (tra gli altri: Rangoni Giannotti, Peranzone, Costantino di Santa Maria, Diodati da Luca, Abioso, Rollan, Brusoni e Pietrasanta), avevano interpretato la grande congiunzione nel Segno dei Pesci come annunzio del Secondo Diluvio Universale. Ma Stöffler lo nega: afferma invece di essersi limitato a scrivere che le 20 congiunzioni avrebbero comportato mutationes & alterationes. Non aveva tuttavia detto quando né dove ciò si sarebbe verificato, perché queste sono cose che neppure gli angeli sanno. In particolare nega di aver predetto il Secondo Diluvio Universale (e ha ragione!), anche se i peccati degli uomini meriterebbero una punizione divina. Inoltre, scrive, è un fatto che le congiunzioni del febbraio dell’anno 1524, per chi sappia leggere le effemeridi, sono oggettivamente brutte e negli ultimi 8 secoli non si è verificato niente di peggio. Stöffler difende poi i suoi calcoli sotto il profilo astronomico-matematico, anch’essi essendo stati oggetto di contestazione da parte di Tanstetter.
Per un commento sulla vicenda e per l’indicazione di tutti gli autori che ne trattarono, vedi la scheda n. 18 di Giovanni Abioso Ioannes Abiosvs regni Neapolis ex Balneolo [...] uaticinans euētus anni MDXXIII per eclypsim primo Martii, ac etiam per uiginti planetarum coniunctiones in Februario anno domini MDXXIIII. Rinvio inoltre all’indice specifico, dedicato a questi autori e a queste opere.
Esemplari: Bayerische Staatsbibliothek München; Forschungsbibliothek Gotha; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Staats und Stadtbibliothek Augsburg; Staatsbibliothek Berlin; Universitätsbibliothek Basel.
Bibliografia: Zinner n. 1220; Thorndike V pp. 225-226.