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★ Benincasa, Rutilio [1555?-1626?]. Almanacco Perpetuo di Rvtilio Benincasa Cosentino. Illustrato, e diuiso in Quattro Parti, e quelle, in Quindeci Trattati distinte. Nella prima si tratta il far della Luna, Eclissi, Comete, Erigere la celeste figura, li Pronostichi, la Fisonomia, & altre curiosità. Nella seconda, della Elettione, Medicina, Vene, Arterie, Sagnia, Cauterij, Bagni, & il modo da mantenersi sano. Nella terza, il Coltiuare la terra, Gouernar giardini, Piantare, & incalmare gli alberi, & il tempo atto à tagliarli, che non si tarlino. Nella quarta, l’Arte del nauigare, tanto nel Polo Artico, quanto nello Antartico, col Reggimento della Tramontana, Crocero, Altura di Polo, Maree, & un Trattato delli Venti. Da Ottavio Beltrano di Terranoua di Calabria Citra. Opera molto necessaria, diletteuole, come anco di gran giouamento, & utile, così ad Astrologi, Fisionomici, Medici Fisici, come Chirurgi, Barbieri, Distillatori, Alchimisti, Agricultori, Nauiganti, Nocchieri, Viandanti, & à qualanque [sic] curiosa persona. Con tre Tauole, una delli Trattati nel principio, & l’altre due nel fine dell’opera, una delli Capitoli, e l’altra delle cose più notabili. In Nap[oli]. Appresso il Beltrano, MDCXLVII (1647). Con licenza de’ Superiori. [Unito] Beltrano, Ottavio [XVII secolo]. Astrologico Discorso, over l’Arte del Navigare, con lo reggimento della Tramontana, e del Sole, con una breue dechiaratione d’alcuni termini Astrologici, & una succinta regola di Cosmografia, Notatoui anco tutti i nomi di tutti i Mari, e Golfi, che in esso sono: Con vna osseruatione del Flusso, e Reflusso delle sue acque, Postoui anco alcuna buona parte dell’Isole, che vi soggiacciono, Diuiso in cinque Trattati. Da Ottavio Beltrano di Terranova di Calabria Citra. In Napoli, Appresso il Beltrano, MDCXLVI. (1646). Con licenza de’ Superiori.

In 8° (14.9 cm), A8 A6 A-D8 d8 E-Z8 Aa-Ee8 Ff4 Gg8 A4 A-H8, cc. [7], pp. [1-4] 5-457 [1], cc. [8]; cc. [4], pp. 123 [1], cc. [2]. Errori di paginazione. Ritratto di Beltrano all’età di 52 anni al verso della carta [6] della prima opera (Octavius Beltranus Crathigena Thvriensis Aetatis suae LII). Numerose illustrazioni xilografiche e vari schemi astrologici nel testo. Primo frontespizio con caratteri in rosso e nero. Nel frontespizio della prima opera è incisa una corona; nel frontespizio della seconda opera sono incise due Lune scure. Dedica di Ottavio Beltrano a Scipione Ristaldo (la prima opera) datata in A3 verso Nap. 2. Luglio 1646. In A2 verso è inciso lo stemma del dedicatario. Dedica di Ottavio Beltrano a Gio. Battista Di Stefano (la seconda opera) datata Napoli 25. Giugno 1646.

Almanacco che ebbe grandissima fortuna e diffusione. La prima uscita è del 1582, con ritratto di Benincasa all’età di 27 anni, al verso dell’ultima carta (In Napoli, per Horatio Salviani: vedi infra Riccardi), anche se viene generalmente identificata la prima edizione in quella del 1593 (In Napoli, nella stamperia di Gio. Iacopo Carlino). Aggiungo che comunque, prima di quest’ultima, nel 1587, fu anche stampato altro Pronostico di Rutilio Benincasa a Palermo, appresso Carrara (che fa probabilmente parte dell’opera descritta nella scheda n. 784). Continuò le pubblicazioni fino a questi ultimi anni, tra cui quelle del 1923, 1978, 1989 e 1995 (rispettivamente, Firenze, Salani; Catania, Tringale; Milano, Messaggerie Pontremolesi; S. Giovanni La Punta).

Ho descritto, in questa e nelle schede che seguono, un numero esiguo di edizioni perché mi sono limitato a quelle che ho effettivamente visto; peraltro, è probabile che gli esemplari delle edizioni più antiche siano in buona parte scomparsi, perché è piuttosto difficile trovarne descrizione o citazione nei cataloghi delle biblioteche sul web. In ICCU, per esempio, al momento in cui scrivo le edizioni più risalenti nel tempo appaiono essere quelle del 1636, in Napoli, per lo Beltrano, in 8°, cc. [8], pp. 444, cc. [8], e quella del 1642, in Napoli, per Camillo Cavallo, in 8°, cc. [8], pp. 448, cc. [7]: le sole Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma, e Bibl. provinciale Tommaso Stigliani di Matera sono in possesso di un esemplare dell’una e dell’altra abbondantemente incompleti. Le più antiche edizioni in possesso di biblioteche extraeuropee sono quelle di Venezia del 1612 e del 1613, entrambe all’Università di San Paolo del Brasile.

Secondo Melzi (infra) l’opera, solo nelle sue prime edizioni, deve essere attribuita a Sebastiano Ansaloni, astronomo. In effetti sembra di potersi ricavare dalla lettera del Beltrano a chi legge e dal Proemio (tra 1A6 recto e 2A1 verso) che l’effettivo autore quantomeno dell’edizione del 1646 qui descritta sia Ottavio Beltrano che evoca Benincasa come “inventore” dell’Almanacco. Quella oggetto di questa scheda è la prima edizione cui è aggiunta una parte, con paginazione e collazione separate, ad opera di Ottavio Beltrano (Astrologico Discorso, over l’Arte del Navigare, Napoli, Beltrano, 1646), talora pubblicata separatamente, editore di numerose annate.

Contiene il calendario, l’indicazione delle lunazioni e delle eclissi, gli aspetti e i significati dei Pianeti, previsioni astrologiche, ricostruzione degli effetti del passaggio delle comete sulle vicende umane, nozioni di astronomia, aritmetica, eolica, fisiognomica, anatomia, suggerimenti per gli agricoltori, e così via. Prevale comunque nettamente il contenuto astrologico. Di gran lunga il più completo, oltre che il più “astrologico”, degli almanacchi dell’epoca. Secondo Riccardi (infra) la parte più interessante è quella di Beltrano, come ho già rilevato probabile autore dell’intero almanacco tra il 1636, o forse prima, e almeno il 1653 (edizione, quest’ultima, descritta nella scheda n. 786). E tale è anche la mia opinione.

Esemplari di questa edizione: Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma; BNF.

Bibliografia: Piancastelli p. 84 (edizione del 1849); Riccardi I 1 114 (questa edizione, sub 1/10, fra le numerose citate, tra le quali, anteriori ad essa: quelle del 1593, sopra richiamata; del 1602, In Napoli; del 1615, In Napoli, appresso Gio. Giacomo Carlino; del 1622, In Venetia, appresso li Iunti; del 1629, In Venetia, appresso li Iunti; del 1632, In Napoli, per Egidio Longo et ristampato per Matteo Nucci; del 1639, In Napoli, per il Beltrano; del 1642, In Napoli, per Camillo Cavallo; del 1643, In Venetia, appresso i Giunti) e II I 6 (per la prima edizione del 1582, In Napoli, per Horatio Salviani e per quella del 1796) II II 91 (questa edizione dell’Astrologico discorso di Beltrano come opera a sé stante); Houzeau-Lancaster 10708 e 14200; Melzi I 124; Graesse I 336; Bibl. Magica 192 (per l’edizione del 1631, In Venetia, per Nicolò Pezzana, in 8°, 16 cm, cc. [12], pp. 516; 142); Angelica 34 (per l’edizione del 1601, In Napoli, per Gio. Iacomo Carlino, stampatore della Corte Arcivesc., in 8°, cc. [8], pp. 264); Grassi p. 71, per l’edizione di Napoli, Beltrano, del 1646, e 72, per le edizioni del 1670 (Venezia, Brigonci Gio.Pietro), 1681 (Venezia, Valvasense Gio.Francesco), 1688 (Venezia, Brigonci Gio.Pietro).