★ Lini, Giannantonio [XVI secolo]. Trattato contra peste novamente, e svccintamente composto all'vtilità pvblica dal magnifico, et ingeniosissimo M. Gio. Antonio Lini da Correggio diuiso in cinque parti secondo l'ordine naturale. Nella prima parte s'insegna il conservarsi da peste nei tempi, & loghi sospetti da quella. Nella seconda sono avertimenti per conoscere quando alcuno sia in principio di peste, con le provisioni che non uadi oltra, e rimedij all'occorrenti accidenti. Nella terza parte s'insegna la cura locale d'alcuno, che sia manifestamente apestato, & appari l'apostema. Nella quarta, come s'habbino à preparar quelli, ch'anno da confessare, curare, maneggiare, e sepelir gl'apestati. Nell'ultima parte si dechiara il modo, con che si sappia ch'in vna persona, ouer in un logho prima apestato non resti piu vestiggio di peste. Fatica molt'utile nel gran pericolo, in che si trouiamo adesso per questo male tanto contagioso, di che cosi il pouero, come il riccho commodamente si potrà preualere. Aggiuntoui il retto giudicio del sequent'anno 1576. Col Lunario, & altro calculato pur dal detto Meridiano della città di Correggio. Stampato in Bologna, Per Alessandro Benacci. 1576. Con licentia delli Superiori.
In 4° (20 cm), A-B4 C2, cc. [10]. Iniziali e testatine xilografiche. I verso della prima e dell’ultima carta sono bianchi. La dedica al medico di Correggio Gio. Pellegrino Merli è datata in A2 verso Di Correggio alli 2. di Decembro. 1575. La dedica è seguita dalla lettera al benigno lettore e da un sonetto anonimo in lode dell’Autore.
Su questo stesso, antico, tema (del rapporto tra i Pianeti e la peste), si possono vedere anche le opere di Alessandri, Ampzing, Chavant, Davin, Ferrier, Claude Fabri, Thibault, Gerolamo Manfredi, Valleriole (ove richiami: scheda n. 8313), Susio, Ficino, Augenio, Fiochetto, Joubert, Columba, Textor, Massaria e Nancel.
Nel caso specifico, i consigli di prevenzione di Lini sono strettamente basici: mangiare poco, non dormire di giorno, praticare il coito solo quanto basta a rendere il debito naturale alla tua consorte. I consigli per la cura della malattia ancora, se possibile, più deboli.
Questi, comunque, i titoli dei capitoli: Nella prima parte s'insegna il conservarsi da peste nei tempi, & loghi sospetti da quella. Nella seconda sono avertimenti per conoscere quando alcuno sia in principio di peste, con le provisioni che non vadi oltra, e rimedii all'occorrenti accidenti. Nella terza parte s'insegna la cura locale d'alcuno, che sia manifestamente apestato, & appari l'apostema. Nella quarta, come s'habbino à preparar quelli, ch'anno da confessare, curare, maneggiare, e sepelir gl'apestati. Nell'ultima parte si dechiara il modo, con che si sappia ch'in una persona, over in un logho prima apestato non resti piu vestiggio di peste.
Come si può vedere, non c’è cenno alla disciplina astrologica nei titoli appena riprodotti e d’altro lato la plaquette è completa (e si conclude con Il Fine). Al contrario, nel titolo principale Lini parla di un giudicio per l’anno 1576 e di un Lunario: penso che questa fosse l’intenzione, ma che Alessandro Benacci si sia letteralmente dimenticato di stampare la parte astrologica.
Esemplari: Harvard University, Medical School Countway Library; The National Library of the Medicine of the USA; Bibl. Universitaria di Bologna; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Com. Maldotti, Guastalla (esemplare incompleto); Bibl. e Musei Oliveriani Pesaro.
Bibliografia: Riccardi II V 91.