★ Manfredi, Gerolamo [?-1492]. [carta 1 recto] Tractatus vtilis valde de peste compositus per magistrum// hieronimû de manfredis ciuem Bononiensem phisicû ac altro// logum dignissimum. [In fine:] Per me hieronimum de manfredis artium &// medicinem doctorem compositum hoc opuscu//lum litterali sermone Bononiae// M.CCCC.LXXVIIII// die ultima Decembris (31 dicembre 1479).
In 4° (20 cm), a-f6, cc. [36], 31-32 righe per pagina.
Seconda edizione.
Testo che ha ad oggetto la terribile malattia di quei secoli, che Manfredi così definisce: Pestis morbus est qui in humanis corporibus generatur que quidè efficit ipsa pestilentia. Pestis igitur est quedam egritudo venenosa & contagiosa que in viis cordis generatur ex corruptione & putrefactione spiritus vitalis q est in eo. Unde ex eo veneno infecto deficit vita […] Est morbus contagiosus […] ex ore homini pestilentiati & ex porris cutaneis […]. Manfredi è ben consapevole che la causa dell’epidemia deve farsi risalire alla putrefazione di corpi insepolti di uomini e animali e più in generale alle condizioni di mal nutrizione e di mancanza di igiene, ma quale concausa principale individua anche le posizioni celesti di Saturno, Giove e Marte e specifica che la peste, pur avendo carattere epidemico e quindi diffuso, colpisce soltanto chi abita nelle città che sono sottoposte al “governo” dei Pianeti che formano congiunzioni maligne. Quanto ai presagi anticipatori della peste egli colloca al primo posto il transito delle comete e le eclissi, oltre a particolari condizioni atmosferiche (vento fortissimo senza pioggia e grande freddo conseguente). Aggiunge poi che la peste virulenta di più tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Altra parte dell’opera è dedicata all’identificazione diagnostica dei 16 sintomi che indicano la presenza della malattia, alle misure per evitare il contagio e alle (povere, inefficaci) terapie che possono essere praticate ai malati.
Su questo stesso, antico, tema (del rapporto tra i Pianeti e la peste), si possono vedere anche le opere di Valleriole (ove richiami: scheda n. 8313), Susio, Ficino, Augenio, Alessandri, Massaria, Ampzing, Textor, Ferrier, Thibault, Chavant, Columba, Davin, Claude Fabri, Fiochetto, Joubert, Lini e Nancel.
Esemplari: BNF (2); Bibl. Universitaire Montpellier; Bayerische Staatsbibliothek München; Universitätsbibliothek Graz; Zentralbibliothek Zürich; Bibl. Civica Padova; Bibl. Palatina Parma; Bibl. Naz. Vittorio Emanuele III, Napoli; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Civica Trivulziana, Milano; Bibl. Apostolica Vaticana; The National Library of Medicine of the USA; Harvard University, Medical School, Countway Library; Yale University, Medical School; College of Physicians Philadelphia.
Bibliografia: GW 20568; Klebs 656.1; Hain 10696; Reichling VI 94; Brunet III 1363-1364; Graesse IV 363; Haym p. 199.
★ L’editio princeps è in italiano ed è stata stampata a Bologna il 5 dicembre 1478: in 4°, 20 cm, a-i6, cc. [54], 25-27 righe per pagina. Ne posseggono copie: Bibl. de l'Escorial Madrid; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Apostolica Vaticana; Bibl. Com. Ferrara (2); Bibl. Universitaria Alessandrina, Roma; Bibl. Naz. Marciana, Venezia; Bibl. Naz. Centrale Firenze; British Library; Osler Library Montreal. Bibliografia relativa: Klebs 655.1, Hain 10694 e GW M 20567.
Brunet III 1364, Graesse IV 363, GW M 20565 e Hain 10695 citano altra e precedente edizione del 4 luglio 1478 [Impresso nella citta di Bologna per mi Ugo di Rugerii MCCCCLXXXVIII adi iiii di luglio], in 4°, senza però indicare la paginazione, né biblioteche che ne posseggono copie.