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★ Titi[s], Placido (de) (“Didacus Prittus”) [1601-1668]. Tabvlae Primi Mobilis cvm Thesibvs ad Theoricen, & Canonibus ad praxim, additis In rerum demontrationem, & supputationum Exemplum Triginta clarissimorum natalium Thematibus Avthore D.Placido De Titis Pervsino Olivetano à mathematicis Serenissimi Leopoldi Gvilielmi Archidvucis Avstriae &c. Iuxta principia ab eodem Authore in sua Coelesti Philosophia exposita, atque ibidem tum rationibus è natura deductis, tum Physicae, & Mathematicae Principum Assertionibus eudentissimè comprobata. Patavii [Padova], MDCLVII (1657). Typis Pauli Frambotti Bibliop. Superiorum permißu.

In 4° (22.2 cm), [ ]4 &4 A-Z4 Aa-Zz4 Aaa-Fff4, cc. [8], pp. 413 [1], cc. [1]. Bella incisione all’antiporta (Ruphonus excud.): al centro la Sfera armillare e dietro di essa, motivi architettonici (Pavia?). Il motto è Hic absvnto tenebrae. Capilettera incisi e fregi al termine di ogni capitolo. Diagrammi nel testo, tra cui gli oroscopi di Carlo d’Austria, Francesco I di Francia, Gustavo Adolfo di Svezia, Ferdinando Gonzaga. Tavole delle longitudini e delle latitudini e altre astronomiche da pagina 146 a pagina 408. Bella edizione. Errata al verso della carta [8]. Dedica a Leopoldo Guglielmo, Arciduca d’Austria (al recto della carta [4]: Patauij Idibus Ian. MDCLVII [13 gennaio 1657]).

Prima edizione.

L’opera si apre con un richiamo sintetico alla Physiomathematica sive Coelesti Philosophia dello stesso Autore (vedi la scheda n. 8022). Dalla pagina 14 alla pagina 35 De Titi fornisce nozioni di carattere astrologico generale e insegna come tracciare il tema natale, nonché come utilizzare le tavole che costituiscono la seconda parte del libro. Sono qui ampliate e sviluppate le tesi già sinteticamente espresse nel De modis directionum del 1641, in relazione ai principi attinenti la domificazione e il calcolo delle direzioni primarie e delle progressioni (rinvio al riguardo al commento del De modis directionum, scheda n. 8019). Dalla pagina 56 alla pagina 139 Titi fornisce 30 esempi di temi natali e li commenta analiticamente. Si tratta di soggetti famosi all’epoca, tutti deceduti al momento dell’edizione dell’opera.

Opera importante, come del resto sono pressoché tutte quelle scritte da De Titi.

Esemplari: Bibl. Osservatorio Astronomico di Roma; Bibl. Opera Pia Collegio Nazareno, Roma; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (2); Bibl. Naz. Augusta, Perugia; Bibl. Guido Horn d'Arturo del Dipartimento di astronomia dell'Università di Bologna e dell'Osservatorio Astronomico, Bologna; BNF; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Wellcome Library; Cambridge University; University College London; British Library; Universitätsbibliothek Basel; IDS Zürich Zentralbibliothek; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Brigham Young University Library, Utah; New York Public Library Research; Cornell University, New York.

Bibliografia: Riccardi I 2 522; Bruni-Evans 5323; Houzeau-Lancaster 5224; Gardner 1224; Thorndike VIII 303; Grassi p. 689.

Altra edizione: [1814], London, Davis & Dickson, traduzione in inglese di John Cooper, in 4°, 22 cm, cc. [8], pp. xv [xvi] 462, in 4°, con il titolo Primum Mobile; with theses to the theory and canons for practice; wherein is demonstrated from astronomical and philosophical principles, the nature and extent of celestial influx upon the mental faculties and corporeal affections of man; containing the most rational and best approved modes of direction, [...] exemplified in thirty remarkable nativities of the most eminent men in Europe, according to the principles of the author, laid down in his “Celestial Philosophy.” Translated and corrected from the best Latin editions. Illustrated with notes and an appendix [...] by John Cooper. Esemplare della British Library (la Manchester University data dubitativamente 1820).