<<   N. 8136   >>

★ Trapezuntius, Georgius (Giorgio da Trebisonda) [1396-1486]. Claudij Ptole//maei Alexādrini// Astronomorvm Prin//cipis Centvm// Senten//tiae// Interprete Georgio// Trapezvntio//. Lvcae Gaurici// Oratio de// Inventoribus, Vtilitate// et Lavdibvs Astro//nomiae. [In N4 verso: Impressum Romae per Valerium Doricum &// Ludovicum Fratres Brixianos, Anno// Christianae salutis M.D.XL (1540)].

In 4° (19.1 cm), A-P4, cc. [60]. Marca al frontespizio (stemma del dedicatario Cardinale Gerolamo Aleandro Chrysogonus). Capilettera xilografici. Carattere corsivo. I verso della prima e dell’ultima carta sono bianchi. L’Oratio de inventoribus di Gaurico ha inizio in O1 recto.

Prima traduzione in latino di Trapezuntius del Centum Sententiae (gli aforismi) di Tolomeo.

Questa traduzione è preceduta da quella di Pontano, edita la prima volta nel 1519 (Venezia, Aldo), scheda n. 6257 bis.

Trapezuntius fu un umanista greco, nativo di Creta. Ancora giovane si trasferì tuttavia in Italia, a Venezia, dove aprì, con Vittorino Da Feltre, una scuola per l’insegnamento del greco. Papa Eugenio IV lo chiamò a Roma come segretario privato e lo nominò professore di filosofia a La Sapienza. Accusato dai Platonici d’aver tradotto infedelmente Platone, dovette allontanarsi da Roma, dove rientrò con il Papa Callisto III, come segretario apostolico. Trascorse a Roma il resto della sua vita e in questa città morì nel 1486.

La dedica, che ha carattere anche di commento, è opera di Luca Gaurico. Dalla carta B1 recto alla carta D1 recto sono riprodotte le Centum Sententiae di Tolomeo. Dalla carta D1 verso fino alla carta N4 recto segue l’ampio commento di Trapezuntius e, subito dopo, la carta degli errata. Dalla carta O1 recto in fine, la Oratio de inventoribus di Luca Gaurico (vedi quest’opera in prima edizione sub Gaurico, scheda n. 2973). Quest’ultimo, come s’è visto autore di tale ultima opera e della dedicatoria, deve ritenersi il curatore dell’opera intera, che probabilmente curò anche l’opera di Trapezuntio, letterato cretese vissuto a Venezia e Roma e traduttore anche dell’Almagesto di Tolomeo.

Esemplari (non esaustivamente): Österreichische Nationalbibliothek Wien; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele, II, Roma; Bibl. Naz. Braidense, Milano; British Library; Bodleian Library Oxford; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Universitätsbibliothek, Rostock; Bayerische Staatsbibliothek München; Smithsonian Institution, Washington; Adler Planetarium, Chicago; Brown University, Providence, Rhode Island; UCLA Library, Los Angeles.

Bibliografia: Riccardi I 1 580; Graesse V 498; Gardner 1042.