★ Fludd, Robert [1574-1637]. Utriusque Cosmi Majoris scilicet et Minoris Metaphysica, Physica Atqve Technica Historia. In duo Volumina secundum Cosmi differentiam diuisa Avthore Roberto Flud aliàs de Fluctibus, Armigero, & in Medicina Doctore Oxoniensi. Tomus Primus De Macrocosmi Historia in duos tractatus diuisa. Quorum Primus de Metaphysico Macrocosmi et Creaturarū illius ortu. Secundus de Arte Naturae simia in Macrocosmo producta & in eo nutrita & multiplicata, cujus filias praecipuas hîc anatomia vivâ recensuimus, nempe Arithmeticam. Musicam. Geometriam. Perspectivam. Artem Pictoriam. Artem Militarem. Motus Temporis Scientiam. Cosmographiam. Astrologiam. Geomantiam. Oppenhemii [Frankfurt], Johan-Theodori de Bry. Typis Hieronymi Galleri, MDCVII (1617).
In 4° (31.1 cm). Tractatus Primus: ❃3 (senza mancanze) A-Z4 [ma A1 non c’è, nonostante non vi siano mancanze, neppure nella successione delle pagine e nella relativa numerazione] Aa-Bb4 Cc6. Tractatus Secundus: A-Z4 [tra V4 e X1, 1 carta ripiegata fuori testo] Aa-Zz4 [tra Mm2 e Mm3, 1 carta ripiegata fuori testo] Aaa-Ggg4 [tra Eee4 e Fff1, 7 carte ripiegate non comprese nella segnatura, ma numerate 409-412] Hhh2 Iii-Zzz4 Aaaa-Zzzz4 Aaaaa-Hhhhh4. Tractatus Primus: cc. [2], pp. 206. Tractatus Secundus: 1-788, cc. [5] [1]. Sono bianche nel Tractatus Primus le pagine [2-4] e 10. Sono bianche nel Tractatus Secundus le pagine 2, 160, 260, 342, 784 e le ultime [2]. Gli errata sono al verso della carta [5] del Tractatus Secundus. Bellissime e innumerevoli le illustrazioni, opera di Matthäus Merian [1593-1650]. Capilettera incisi, alcuni di grandi dimensioni. Al frontespizio del Tractatus Secundus figura la data del 1618. Dedica all’Imperatore Giacomo.
Principali e più suggestive illustrazioni nel Tractatus Primus:
pagina [1] antiporta (un uomo nudo occupa la Sfera del Microcosmo, sopra la quale ruota la Sfera del Macrocosmo, con i simboli dei Pianeti) e titolo, con la data del 1617; pp. 4-5 (Integrae Naturae Speculum Artisque Imago); p. 9 (struttura del Macrocosmo); p. 19 (Figura Solis), a piena pagina; p. 26 (un quadrato nero profondo: Et sic in Infinitum); p. 29 (forma circolare, la luce, su fondo nero cupo); p. 31 (un’ampolla rotonda e un’anfora collegate da un tubo); p. 37 (una forma circolare con nubi bianche, nera al centro, su fondo nero, quadrato); p. 41 (fiumi con fiamme: l’Universo primordiale), a piena pagina; p. 43 (nubi circondano sfere al cui centro si trova il Sole), a piena pagina e ripetuta a p. 141; p. 49 (i primi 3 giorni della Creazione); pp. 55 e 58 (Lucis Creatae Primariae Apparitio); pp. 63 e 66 (De elemento ignis); p. 69 (De Macrocosmi fabrica); p. 72 (forma cilindrica divisa in 5 parti, dal chiaro allo scuro: Aether, Ignis, Aer, Aqua, Terra); p. 81 (De Musica Mundana); p. 84 (a piena pagina); p. 89 (sezione della Sfera), a piena pagina; p. 90 (la mano di Dio compare tra le nubi e rappresenta il motore dell’Universo), a piena pagina; p. 92 (a piena pagina); p. 97 (la Terra e le Sfere), a piena pagina; p. 100 (parte di un grande violino); p. 145 (i Pianeti e le Stelle Fisse); p. 153 (un uomo brandisce una ruota, che è riprodotta in maggiori dimensioni davanti a lui); pp. 155 e 159 (uomini girano i perni di grandi ruote); p. 186 (composizione delle comete), a piena pagina; pp. 189-191 (sul tema della formazione de ventis); pp. 193-195 (sul tema de fulmine & tronitru); pp. 200-204 (sul tema de fontium origine).
Principali e più suggestive illustrazioni nel Tractatus Secundus:
pagina 1 antiporta (un primate al centro di una forma circolare divisa in 12 spicchi, dentro ciascuno dei quali vi sono figure che richiamano i temi del Tractatus Secundus: in calce figura la firma di M. Merian) e titolo, con la data del 1618; p. 9 (Numerationis Speculum); p. 13 (Proportionis Speculum); p. 20 (Numerorum Cossicorum Speculum); p. 40 (Numerorum Descriptio: ogni numero è associato a una figura di cosa o animale; lo zero è associato all’asino, quia […] Asinus nihil valet), a piena pagina; p. 62 (Valorum Characterum multiplicationis); p. 72 (Speculum Signorum); p. 76 (Sphaera residui valoris Characterum); p. 103 (Turris inaccessibilis altitudo inventio); p. 129 (un castello circondato da un fossato); p. 134 (De Arithmetica Musica), a piena pagina; p. 155 (tre figurine: una rappresenta due impiccati e un cane che ulula ai loro piedi; la seconda un campanaro; la terza un uomo che colpisce un albero per far cadere i frutti); p. 159 (frontespizio dealla Pars II del Tractatus Secundus: De Templo Musicae); fuori testo, ripiegata, dopo la p. 161 (il Tempio della Musica, con le note su forme architettoniche); p. 168 (un tempio ai cui lati si trovano, sotto colonnati, un satiro e un musicante); p. 171 (un grande tempio al cui interno è dissimulato un organo), a piena pagina; p. 184 (una grande colonna con i toni musicali), a piena pagina; p. 191 (un orologio con le note musicali al posto delle ore); p. 226 (Barbiti figura, uno strumento musicale a corde); p. 233 (l’Opharion, altro strumento musicale a corde, e alla pagina successiva, a piena pagina, il relativo “sistema”); p. 237 (un violino); p. 240 (uno strumento simile al violino); p. 242 (una tromba, un clarino, altri strumenti a fiato, un organo); p. 251 e, a piena pagina, 253 (primi mobilis descriptione); p. 261 (frontespizio della Pars III del Tractatus Secundus: un porto e due geometri che misurano distanze); p. 277 (un uomo che guarda un bosco); p. 281 (una piramide istoriata in riva al mare); pp. 282-287 (varie rappresentazioni a fini di dimostrazioni geometriche); p. 293 (frontespizio della Pars IV: un uomo guarda una scultura appoggiata su un basamento); p. 296 (un occhio); p. 307 (un tavolo, oggetti geometrici e sullo sfondo una cittadella), a piena pagina; p. 317 (frontespizio della Pars V: un uomo dipinge); p. 331 (serie di occhi), a piena pagina; p. 333 (serie di volti); p. 338 (un cervo); p. 343 (frontespizio della Pars VI: una cittadella attaccata da militari); p. 375 (la fortificazione di un porto); pp. 376-402 (35 illustrazioni di bastioni, sistemi di fortificazione e battaglie); pp. 409-412 (schieramenti di truppe), a pagine doppie; pp. 414 e 416 (accessori per macchine belliche), entrambe e piena pagina; pp. 418-419 (figure che riproducono la tecnica per attraversare corsi d’acqua); p. 421 (macchina bellica spinta da cavalli), a piena pagina; pp. 426-428 (cannoni e palle di cannone), a piene pagine; p. 416 (una grande carrucola); p. 438 (una pressa a percussione), a piena pagina; pp. 445 (sistema di contrappesi), a piena pagina; p. 455 (macchina per fondere), a piena pagina; pp. 457, 461, 465, 467, 476 (macchine), a piene pagine; p. 483 (macchina idraulica); p. 497 (una piramide; un uomo armato di falce in cima ad essa); p. 525 (un grande misuratore del tempo, alimentato ad acqua); p. 541 (una carta geografica in cui spunta l’America); p. 545 (un mappamondo); p. 547 (Rota horaria); p. 633 (lo Zodiaco); pp. 676, 682, 684, 686 (5 schemi zodiacali).
Il Tractatus Primus è diviso in 7 Libri, che trattano fra l’altro i seguenti temi:
Liber Primus
De natura infinita rerumque omnium opifice
Quot modis Deus in loco esse dicitur
De materia prima origine
De tenebris et privatione
De essentia universali
De duabus qualitatibus simplicibus et primariis
Quod universa coelorum tam spiritualis quam corporalium substantia sit
De Chaos
Liber Secundus
De mundo
De dono amatorio
De coelis compositione
De elementis
Liber Tertius
De musica elementari (la musica delle sfere)
Liber Quartus
De creaturis coeli Empyrei
De Daemonum et Angelorum compositione
De malo Angelo Lucifero
De malorum Daemonorum corporibus et passionibus
De anima
Liber Quintus
De corporis stellarum substantia et natura
De Planetarum natura
De Planetarum influentiis
Liber Sextus
De creaturis coeli infimi (inanimati e animati e, tra questi ultimi, vegetali e animali)
Liber Septimus
De causis meteororum
De Cometarum compositione
De ventis
De fulmine et tronitru
De pluvia, nive etc.
De fontium origine
Il Tractatus Secundus è diviso in 11 Partes: la Pars I (pagine 1-158) composta di 11 Libri; la Pars II (pagine 159-260) di 7; la Pars III (pagine 261-292) di 3; la Pars IV (pagine 293-316) di 4; la Pars V (pagine 317-342) di 3; la Pars VI (pagine 343-432) di 4; la Pars VII (pagine 433-501) di 4; la Pars VIII (pagine 502-528) di 3; la Pars IX (pagine 528-557) di 3; la Pars X (pagine 558-714) di 7; la Pars XI (pagine 715-783) di 4. Le Partes trattano i seguenti temi:
Pars I: De arithmetica
Pars II: De musica
Pars III: De geometria
Pars IV: De optica
Pars V: De Arte Pictoria
Pars VI: De arte Militari
Pars VII: De Motu
Pars VIII: De Tempore
Pars IX: De Cosmographia
Pars X: De Astrologia
Pars XI: De Geomantia
Prima edizione.
Robert Fludd fu un personaggio straordinario, dotato di un fascino personale e di un magnetismo tanto forti da costituire elementi all’epoca ritenuti terapeutici per i suoi pazienti, che egli, divenuto medico a Oxford, curava avvalendosi anche di nozioni di iatromatematica e alchimia. Figlio di un baronetto, divenuto tale per aver servito la Regina Elisabetta come tesoriere durante la guerra con l’Olanda, dedicò l’intera sua vita alla scienza, che egli interpretò in chiave mistica. Sua è la concezione dell’Anima Mundi, determinata da Dio e dalla sua luce. Fu seguace di Paracelso (a Londra aveva una farmacia con annesso laboratorio di alchimia) e convinto rosacruciano. Fu accusato di eresia, quasi fosse un ateo (quale non era), vittima dell’occhiuta mentalità ecclesiastica dell’epoca. Morì ancor giovane e consapevole della fine che si avvicinava rapidamente, senza essersi sposato né aver lasciato discendenti.
Il suo masterpiece è l’opera in commento, nella quale egli espone la sua idea del mondo e tratta fra l’altro della musica delle Sfere, frutto del moto delle Stelle (su questo tema rinvio al commento della sola opera che ho descritto di Giovanni d’Avella, scheda n. 515).
La parte dell’opera che si occupa di astrologia è, come si è visto, collocata tra le pagine 558 e 714 del Tractatus Secundus (Pars X), salvo qualche accenno presente nel Tractatus Primus, Liber Quintus. Si tratta dunque di un trattato vero e proprio (fra l’altro) sul tema, in cui Fludd affronta, in modo esaustivo e competente, tutti gli aspetti della materia. Egli afferma che l’astrologia non va condannata, la condanna, piuttosto, dovendo essere diretta a chi ne fa pratica da ignorante. Gli astri producono effetti su tutti, dalle piante agli esseri umani. Dichiara di non voler partecipare alla discussione di chi la divide in naturale e giudiziaria: preferisce invece distinguere l’astrologia in teorica e pratica ed occuparsi della prima, che costituisce la base della seconda.
Fatta questa prima suddivisione di carattere generale, Fludd rammenta le altre sottodivisioni che vengono utilizzate da chi si occupa di questa disciplina: l’astrologia cosiddetta introductoria, che si occupa dei Segni e della natura dei Pianeti; quella che tratta delle grandi congiunzioni; quella che tratta dei singoli oroscopi; quella che ha ad oggetto le cosiddette electiones (interrogazioni per quesiti specifici); e, infine, quella delle cosidddette imagina. Se la prende poi con chi, praticando da ciarlatano l’astrologia, la danneggia agli occhi della gente, facendola dequalificare da scienza ad arte frivola. Non condivide comunque, ad evidenza, l’opinione di chi vorrebbe vietare lo studio e la pratica dell’astrologia. Fludd prende successivamente in considerazione i singoli Segni dello Zodiaco e le rispettive caratteristiche; la natura dei Pianeti, le loro caratteristiche generali e i loro effetti sulle persone a seconda delle posizioni in cui si trovano; le Case dello Zodiaco e i loro significati; il modo con cui si deve disegnare un oroscopo. Chiusa questa prima parte di carattere generale (scritta con chiarezza e corredata di figure sinottiche e schemi di agevole comprensione), Fludd tratta De prognosticatione temporum (da pagina 687), e, cioè, di meteorologia, come noto molto praticata nei secoli XVI e XVII attraverso lo strumento dell’astrologia. Il Liber Sextus (da pagina 701) è interamente dedicato ai ladri e ai furti, in ogni loro aspetto (per esempio: in quali luoghi la refurtiva può esser stata nascosta?). L’ultimo dei 7 libri ha ad oggetto le Electiones, cioè le risposte ai quesiti specifici, tratte dalla valutazione astrologica oraria o giornaliera. La Pars XI è dedicata alla geomanzia, sorella minore dell’astrologia e la cui tipica funzione era, in effetti, assai simile a quella delle Electiones. Su quest’ultimo tema, vedi, dello stesso Fludd, il Fasciculus geomanticus (scheda n. 2656) e più in generale, le opere di Cattan e La Taille (schede nn. 1566 e 4305).
Esemplari: Det Kongelige Bibliotek, Copenhagen; BNF (15); Bibl. Muséè national de la marine, Rochefort (2); Bibl. Mun. Angers; Bibl. d’étude et du Patrimoine, Toulouse; Bibl. Mun. Dijon; Bibl. francophone multimedia, Limoges; Bibl. Interuniversitaire de La Sorbonne, Paris (2); Bibl. Victor Cousin, Paris; Institut de France, Paris; Bibl. Mun. Rouen; Bodleian Library, Oxford; University of London Library; Bristol University; Imperial College Library, London; British Library; Wellcome Library; Birmingham University; Lambeth Palace Library, London; Canterbury Cathedral; York Minster Cathedral; Bibl. Universidad Complutense de Madrid; Verbundkatalog Öffentlicher Bibliotheken; Landesbibliothek Fulda; Radboud Universiteit Nijmengen; Universiteit Utrecht; Universiteit Maastricht; Universiteit Leiden; Universitätsbibliothek Erlangen Nürnberg Hauptbibliothek; Bayerische Staatsbibliothek München; Staatliche Bibliothek Neuburg an der Donau; Bibliothek der Ludwig-Maximilians-Universität München; Staatliche Bibliothek Regensburg; New York Academy of Medicine; New York University; New York Public Library; Suny at Buffalo; University of Delaware, Newark; University of Texas, Austin; Harvard University; Harvard University, Houghton Library; The National Library of Medicine of the USA; University of Wisconsin, Madison; Brown University, Providence Rhode Island; Indiana University, Bloomington; Library of Congress; Duke University Library, Durham; North Carolina State University; University of Chicago; University of Minnesota, Minneapolis; University of Pennsylania Libraries; Centre Canadien d’Architecture, Montreal; McGill University, Montreal e numerosissimi altri esemplari di biblioteche americane in OCLC.
Bibliografia: Gardner 412; Bibl. Magica 478; Duveen p. 222; Caillet II 4042 (« traité fort rare et très recherché »); Cicognara 52; Houzeau-Lancaster 2965; Kenton p. 123 e illustrazione n. 48; Faggin pp. 137-138; CATAF; Graesse II 607; Brunet II 1313; Grassi p. 260; Thorndike VII pp. 98 e 439; Gaspari-Parisini I 213; Gregory p. 91; Cortot p. 76; Eitner VI p. Zinner n. 4582.
Fa parte di quest’opera Fludd alias De Fluctibus Philosophia Sacra & vere Christiana Seu Meteorologia Cosmica, già pubblicata a Francofurti, Prostat in officina Bryana, MDCXXVI (1626), in folio, 32 cm, ):(4 A-Z4 Aa-Pp4, cc. [4], pp. 303 [1], cc. [1 ripiegata]. Ritratto dell’Autore. Incisioni di Matthaeus Merian. Frontespizio in cornice. Esemplari (dell’edizione del 1626): Magdalen College Library, Oxford; University of London; Chetham’s Library, Manchester; University College London; Universitätsbibliothek Erlangen Nürnberg Hauptbibliothek; Stadtbibliothek Mainz; Bibliothek der Ludwig-Maximilians-Universität München; Österreichische Nationalbibliothek Wien; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; BNF; Réseau Vaudois; Cornell University, New York; University of Chicago; University of Illinois; University of Delaware; Harvard University, Houghton Library; The National Library of Medicine of the USA. Bibliografia relativa: Houzeau-Lancaster 2969.
Altre edizioni dell’opera oggetto di questa scheda:
1621, Oppenhemii [Frankfurt am Main], Aere Johan-Theodori de Bry, typis Hieronymi Galleri, 2 volumi in folio. Esemplare della University of London;
1624, Oppenhemii [Frankfurt am Main], J. T. de Bry e C. Rotelius, in folio. Esemplare della Wellcome Library. Bibliografia relativa: CATAF; Faggin pp. 137-138;
1638, Oppenheimii & Francofurti, 6 volumi in folio. Esemplare della Glasgow University;
1907, Paris, H. d’Aragon, in 8°, 19 cm, cc. [2], pp. xxii 293 [1], per la traduzione di Pierre Piobb, con il titolo Traité d’astrologie générale (De astrologia) Robert Fludd; étude du macrocosme annotée et traduit pour la premiére fois par Pierre Piobb. Esemplare della Polish National Library. Bibliografia relativa: Caillet II 4034.