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★ Ruffo, Francesco [XV-XVI secolo]. Illustrissimi ac excelle[n]tis. D[omi]ni Ra[m]berto Ma//lateste Sogliani Comitis: Prognostico[n] anni// M.D.XXiiij. Ad Reuere[ndum] D[omi]n[u]m Nicolau[m] Bo//na fide Ep[iscopu]m Clusinu[m] Roma[n]diole Preside[m]. Franciscus Ruffus Clusino Praesuli// Reuerendissimo. S.P.D. Impressum Fauentiae [Faenza] per Ioannem Mariam de Simonettis// Cremonen[sis] Die II. Ianuarii M.D.XXIIII (2 gennaio 1524).

In 4° (19 cm), A4, cc. [4]. 38 righe per pagina. Al frontespizio sono incise le armi del Papa e del Vescovo dedicatario. La dedicatoria è al verso della prima carta (Reuerendissimo Dño D. Nicolao Bon. Fid. Epo Clusino Ro//mandiolae Praesi. Dignissimo. Franciscus Ruffus de// Mõte Iani. Excelle[n]tissimi Comitis Soliani// scriba-et filioru[m] p[rae]ceptor-salute[m]). Caratteri gotici. Al recto della carta 3 si legge un riferimento alla concentrazione di Pianeti nel Segno dei Pesci (“de maximo omnium fere planetarum conuentu in signo Piscium, Anni M.D.XXIII”), cui venne attribuito da molti astrologi l’avvento del secondo Diluvio Universale. Al riguardo, rinvio all’ampio commento sub scheda n. 18.

Ruffo era il segretario del Conte Ramberto Malatesta, autore di altra opera sullo stesso tema (vedi le schede nn. 4785 bis-4786), cui in genere è attribuita anche l’opera qui descritta (così le biblioteche infra specificate e la bibliografia). In questo pronostico egli prevede quanto di peggio, sul piano degli accadimenti, possa immaginarsi: inondazioni, sterilità della terra, terremoti, carestie, epidemie pestilenziali, guerre, tumulti, insurrezioni della plebe, saccheggi e rovine. Queste previsioni, tuttavia, Ruffo le aveva sottoposte, prima della loro pubblicazione, al Principe Pandolfo Malatesta (Astrologorum […] princeps), il quale, una volta lettele, subrisit, facendogli osservare che da un lato potevano esser sbagliati i calcoli e, dall’altro, che sussistevano alcune gravi contraddizioni. Per esempio l’alluvione non poteva convivere con la siccità! Rilievi che, alla fine, convinsero Ruffo a maggior prudenza e a concludere che le previsioni astrologiche vanno comunque sempre considerate quali mere elucubrazioni, non più di eventualità.

Esemplari: Bibl. Com. Aurelio Saffi, Forlì; Bibl. Estense Universitaria, Modena.

Bibliografia: Piancastelli pp. 37-38 (cita anche un’edizione successiva di un numero maggiore di carte, presente tuttavia alla sola Bibl. Estense di Modena in forma di frammento di 2 sole carte); Riccardi I 2 399-400 (che descrive l’esemplare che ha visto alla Bibl. Estense di Modena, dove tuttora si trova, ma per errore attribuisce al pronostico cc. [8]); Thorndike V p. 228. L’opera è citata anche da Houzeau-Lancaster 14602 con il titolo: Prognosticon anni 1524: de maximum omnium fere planetarum conventu in signo Piscium anni 1523, Faventiae, 1524, in 4° (ma è l'opera del Conte Ramberto Malatesta, non quella qui descritta: vedi la scheda n. 4786).