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★ [Wettenhall, Edward] [1636-1713]. [Al recto della seconda carta] A judgement of the Comet which became first generally visible to us in Dublin, December XIII about 15 Minutes before 5 in the Evening Anno Dom. 1680, by a Person of Quality. Dublin, Printed by Joseph Ray for Joseph Howes, and are to be sold by Awnsham Churchill at the Black Swan in Pater noster-row in London, MDCLXXXII (1682).

In 4° (19 cm), [ ]4 a2 B-H4, cc. [6], pp. 55 [1, advertisement touching the Table of Comets, pag. 3 &c.], cc. [1, ripiegata e fuori testo dopo a1: il sistema solare attraversato dalla cometa]. Il recto della prima carta è bianco; al verso l’approbation datata 6 aprile 1682. Il verso del titolo è bianco. Note a stampa al margine. Errata al recto della carta [4] e in a2 verso. Dedica alla Contessa Honor di Arglas e alla Viscontessa Ann di Blessington. La dedica è seguita dalla Letter to the reader dello stationer.

Qui Wetenhall tratta in modo specifico della cometa di Kirch, resasi luminosamente visibile nel dicembre 1680. Rinvio alla scheda n. 109 per l’indicazione riassuntiva di astronomi e astrologi che se ne occuparono e dei quali ho descritto le opere. Rinvio inoltre all’indice specifico nel quale ho elencato gli autori che hanno scritto opere sostanzialmente monotematiche su singole comete.

Anche in quest’opera, che del resto segue di solo un anno quella oggetto della scheda n. 8670, Wettenhall prende vigorose distanze da chi crede alla false science dell’astrologia e sottolinea che nel transito di una cometa non c’è proprio niente di straordinario: a Comet is no more rare a thing or object of wonder, than a very dry Summer or a severe Winter. Lo dimostra con un elenco delle comete di cui si conserva memoria (pagine 3-9) e precisa che ce ne sono state molte altre non registrate. Quanto agli eventi collegati al transito delle comete, Wetthenall li qualifica come natural occurrences, anche se non nega che alcuni tra questi corpi celesti possano considerarsi signs of God. Assume poi che la gran parte delle visioni di forme strane delle comete sia stata abusive e frutto di fantasia. Conclusivamente, Wetthenall non solo nega che le comete determinino eventi di sorta, negativi o positivi, ma anche che rappresentino avvertimenti di Dio all’umanità: sono elementi del cielo come le stelle e nulla di più.

Esemplari: Cambridge University; Bodleian Library, Oxford; Glasgow University; British Library; Trinity College Library, Dublin; National Library of Ireland; Harvard University.

Altra edizione: Dublin, Printed by Joseph Ray for William Winter, and are to be sold by John North, Samuel Helsham, Joseph Howes, and William Norman, Booksellers in Dublin, 1682, cc. [6], pp. 55 [1], cc. [2]. Contiene una tavola ripiegata nella quale sono specificati i moti delle Costellazioni nello Zodiaco. Errata in A2 verso e A3 verso. Esemplari: Cambridge University; University of London; Bodleian Library, Oxford; Trinity College Library, Dublin; National Library of Ireland; Marsh’s Library, Dublin. Bibliografia relativa: Gardner 1290.