★ « Andreas Astrologue de Padoue » ("Argolin, Andreas") [XVII secolo]. Prédiction merveillevse du sieur Andreas, Astrologue et Mathematicien de Padoue, sur l'Eclipse de Soleil qui se fera le douziesme jour d'Aout 1654, avec son explication & l'approbation d'Eistadius, Grand Astrologue. A Paris, par Jacques Beslay, ruë S. Iacques, et se vendent à la Ville de Barcelone, près S. Hilaire. M.DC.LIV (1654).
In 4°, [ ]1 A1 B2, pp. 7 [1 bianca]. La pagina 2 è bianca.
Questa plaquette ebbe all'epoca notevole riscontro mediatico. In effetti, le previsioni formulate dall'astrologo Andreas Argolin (ignoto autore nascosto dietro il velo di uno pseudonimo ispirato manifestamente al padovano Andrea Argoli) quali conseguenze dell'eclissi del 12 agosto 1654 scatenarono nei parigini il terrore della fine del mondo. Andreas Argolin costruisce la sua catastrofica previsione, unita ad altri disastri naturali e, nel giro di breve tempo, all'occupazione d'Europa da parte degli ottomani, perché il Sole eclissato veniva a trovarsi in congiunzione con Marte e Saturno, quest'ultimo appena entrato nel Segno del Leone (nel quale è in esilio), affermando altresì (contro il vero) che questa tripla congiunzione non si era mai formata dopo il Diluvio Universale. La ragione del cataclisma è identificata da Andreas Argolin (che si auto-attribuisce il consenso dell' ignaro astronomo Lorenz Eichstädt per dar peso alle sue previsioni) nell'ira divina, generata dai peccati degli uomini. Claude Auvry, vicario del Cardinale Barberini, chiese allora a Pierre Gassend di intervenire per contestare quella previsione e questo Autore, molto stimato all'epoca (oltre che avversario feroce di Jean-Baptiste Morin), scrisse l'opera descritta alla scheda n. 2923. A Gassend si unirono lo stesso anno Pierre Petit, con il suo Raisonnements contre les pronostics de l’éclipse du Soleil du 12 aout 1654, oggetto della scheda n. 6055, e René de Ceriziers, con l'opera descritta nella scheda n. 1604. Sul tema intervenne negli stessi mesi anche Pierre Gomboust, in dissidio con Pierre Petit (vedi la scheda n. 3192).
Esemplari: Bibl. Mun. Chalon-en-Champagne; BNF; Bibl. Interuniversitaire Sainte-Geneviève, Paris.
Bibliografia: CATAF.