★ La Taille, Jean (de) [1535?-1611?]. La// geomance abre//gee de Iean de la// Taille de Bondaroy,// Gentil-homme de Beauce.// Pour sçavoir les choses passees, presentes// & futures.// Ensemble le blason des pierres precieu//ses Contenant leurs vertus & proprietez. A Paris,// pour Lucas Breyer, tenant sa boutique, au// second pillier de la grand’salle// du Pallais. [sic]//1574.// Auec Privilege du Roy. [Al verso di ✳4: Acheué d’imprimer le huictieme iour// de Mars, l’an mil cinq cens// septante quatre].
In 4° (21 cm), ✳4 A-B4 B-N4; A-E4, cc. [4] 50 [2]; 18 [2]. In 2 parti. Nella prima parte il fascicolo B è ripetuto, è assente il fascicolo C e sono ripetute nella numerazione le carte 5-8. La numerazione, dopo la seconda carta 8, riprende dalla carta 13. Inoltre sono numerate 14 e 16 le carte 16 e 19. La seconda parte (Le Blaison des pierres precieuses) ha frontespizio e titolo suoi propri. Ritratto dell’Autore al verso del titolo, in ovale, ripetuto in E3 verso della seconda parte. Incisione di uno stemma (dell’Autore?) con motto In utrumque paratus al recto di ✳2, ripetuto in E4 recto della seconda parte. Testatine, fregi e capilettera xilografici. Titoli e frontespizi inquadrati nella stessa cornice xilografica. Schemi geomantici al verso della carta 8, al recto della carta 23 e al verso della carta 29 della prima parte. Numerose tabelle con simboli geomantici nel testo (prima parte). Note a stampa in corsivo al margine. Errata della prima parte in N4 verso. Dedica della prima parte a un sien amy e della seconda parte a Margherita di Francia, cui sono diretti sonetti nelle ultime carte.
Non è la prima opera di geomanzia che descrivo, anche se essa, come la definì Christophe Cattan (ovvero Cristoforo Cattaneo), è la figlia minore dell’astrologia, o meglio, è una forma semplificata della ben più complessa disciplina astrologica. Le basi sono in entrambi i casi comunque rappresentate dai 12 Segni e dai 7 Pianeti, i cui significati sono del tutto simili nelle due discipline. La differenza sostanziale è costituita dal tipo di divinazione: quella astrologica è in genere meno specifica, mentre tale è invece quella geomantica, affidata alla manipolazione di oggetti (in origine sassolini) o simboli. I quesiti da porre al geomante sono richiamati nella Table des demandes contenues en douze Maisons du Ciel (da N3 recto a N4 verso). La seconda parte tratta di 18 tra le pietre più preziose, delle loro caratteristiche, della possibilità e dei modi, quando possibile, di realizzare esemplari contraffatti e anche del rapporto delle pietre con i Pianeti.
Per altre opere di geomanzia, vedi anche Robert Fludd (scheda n. 2656), Francesco Maria Pompeo Colonna (scheda n. 1775), Christophe Cattan (scheda n. 1566), già citato, Gerardo da Cremona (scheda n. 3017), Luca Antonio Salerno (scheda n. 7055), Johann Tritheim (scheda n. 8185), lo pseudo Pietro d’Abano (scheda n. 6150), De Pisis (scheda n. 6174), Franz Hartmann (scheda n. 3573), “Geber” (scheda n. 2982), La Tayssonnière (scheda n. 4308), “Peruchio” (scheda n. 6034) e gli anonimi con i titoli Geomantia (1532 e 1534, schede 3012-3013), Kurtze Instruction zu der Geomantia (1701, scheda n. 4167), Tabulae geomanticae (1693, scheda n. 7832), The philosophical Merlin pubblicato nel 1822 (scheda n. 6095).
Esemplari: BNF (6); Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Bibl. interuniversitaire de médecine et d'odontostomatologie, Paris; Bibl. municipale, Metz, Moselle; Bibl. municipale d'étude et d'information, Grenoble, Isère; Médiathèque municipale Jean Lévy, Lille; Bibl. municipale d'étude et de conservation, Besançon; Peterborough Cathedral; British Library; Cambridge University; Wellcome Library; Österreichische Nationalbibliothek Wien; Bayerische Staatsbibliothek München; Harvard University, Houghton Library; Smithsonian Institution, Washington; Rutgers University, New Jersey; Burndy Library, San Marino, California; Yale University.
Bibliografia: Caillet II 6174 (“fort rare”); Brunet III 869; Graesse IV 118; CATAF.
Quest’opera, assieme ad altre dello stesso Autore, fu ripubblicata nel 1882 a Parigi, L. Willem, a cura di René de Maulde con il titolo Oeuvres de Jean de La Taille, seigneur de Bondaroy publiées d'après des documents inédits. Esemplare della Bibl. Université de Provence, Aix-en-Provence.